lunedì 25 gennaio 2010

Tutti uniti contro le discriminazioni

A Roma, il 26 gennaio 2010

presso la biblioteca comunale Franco Basaglia,
Via Federico Borromeo 67,
alle ore 17.00


si terrà il secondo di tre dibattiti

sulla discriminazione sessuale

(il primo,  oggi Lunedì 25 è sulla discriminazione razziale, Mercoledì 27 contro la discriminazione dei portatori di handicap)


Andiamo a sentire chi parla, cosa dice, e, soprattutto, cosa ne pensa il pubblico di un quartiere popolare (Primavalle)...


Il dibattito, organizzato dalla associazione Nuova Gestione si svolge nell'ambito di una manifestazione promossa dal comune di Roma Tutti uniti contro le discriminazioni  che ha visto oltre ai dibattiti tre serate di danza e teatro al Furio Camillo.


Poi vi racconto...

Cuore sacro

Sei credente e omosessuale? Sei affine all'agnosticismo perché omosessuale? Senti il richiamo della Fede, ma il tuo orientamento sessuale ti allontana dalla religione? Oppure sei eterosessuale e credente e non riesci a capire la posizione della tua chiesa sulle persone omosessuali?

Nuova Proposta, associazione di persone omosessuali cristiane, nell'ambito del suo programma di incontri 2009/2010, centrato sul tema della fecondità a 360°, ha organizzato, insieme a We Have A Dream, una tavola rotonda proprio per discutere di tutti questi temi e cercare di dare delle risposte a queste domande importanti.
Ragioneremo insieme sulle ragioni che possono spingere verso una posizione o l'altra.
Sarà un confronto sereno, non ideologico o conflittuale, senza dogmi o maestri.
Un incontro per conoscere realtà spesso dimenticate, sensazioni molto conosciute e per maneggiare quesiti che nessuno può dire di non essersi mai posto nella vita.

A seguire potremo stare insieme per un piccolo momento conviviale, nel quale conoscersi e parlare e al quale potremo partecipare tutti portando il necessario per mangiare e bere.

Speriamo di vedervi in gran numero!



Mi è stato chiesto di partecipare come non credente. Nonostante non nasconda la mia assenza di fede non mi piace fare proselitismo di ateismo, proprio come la Fede chi non crede non lo fa e basta.
Ho accettato di andare con lo spirito del vero confronto. Credo che ascolterò molto più che parlare. Affronterò l'incontro senza dogmatismi. Mi aspetto altrettanto. Vediamo se ho ben riposto la mia fiducia.

Roma, mercoledì 27 Gennaio
ore 20 e 30
Via Marianna Dionigi 59

organizzano Nuova proposta e We Have a Dream

martedì 19 gennaio 2010

Se le unioni civili non vanno al parlamento...

 ...succede che due ragazzi Francesco Zanardi, 38 anni, imprenditore nel settore informatico, fondatore del movimento Gay Italiani, e Manuel Incorvaia, 22 anni, precario, facciano uno sciopero della fame per essere uniti in matrimonio.
Succede che alcuni quotidiani danno la notizia dell'inizio dello sciopero della fame e poi non se ne parla più. Fa solo notizia (due righe due) che Francesco ha avuto uno shock anafilattico o quando  Manuel ha un malore ed è costretto ad interrompere lo sciopero. I quotidiani danno scarso rilievo alla notizia. Nessun rilievo la tv. Solo la rete e i singoli cittadini si mobilitano.
Alcuni privati cittadini hanno già iniziato a sostenere lo sciopero della coppia (ormai del solo Francesco) con uno sciopero-staffetta.
Il deputato Paola Concia ha fatto sua questa iniziativa legando lo sciopero non tanto ad una astratta richiesta di riconoscimento dei matrimoni quanto alla calendarizzazione della nuova proposta di legge (dopo che il primo tentativo è stato affossato per incostituzionalità) sulle unioni civili presentato alla Camera.
Tutti possono partecipare allo sciopero, ad oltranza o anche solo per un determinato numero di ore. Di modo che ci sia sempre almeno una persona che sciopera fin quando la legge non verrà discussa e approvata.
Perché anche l'Italia sia un paese civile

martedì 12 gennaio 2010

Sosteniamo Manuel e Francesco



Era tanto che volevo fare un post su Manuel e Francesco.
I giorni passano, lo sciopero della fame continua e io non ho ancora scritto nulla.
Mi limito a quotare due post del sito We Have a Dream
Manuel e Francesco stanno facendo lo sciopero della fame da ormai una settimana.
I media, la politica e molte associazioni per i diritti GLBT li stanno lasciando soli relegando al silenzio il loro gesto, per questo hanno deciso di convocare un un sit-in circolare in “stile americano” davanti alla sede del Parlamento per la sera del 12 gennaio 2010 alle ore 21:00 (Piazza Montecitorio).

Sarà una manifestazione pacifica con bandiere e ombrelli rainbow e cartelli a sostegno dei due ragazzi e del loro atto di protesta non violento.

Siete tutti invitati a partecipare e sostenere l’iniziativa e, se non siete a Roma, a replicare nelle vostre città la manifestazione alla stessa ora nello stesso giorno davanti alle sedi dei vostri comuni di appartenenza.

Manuel Incorvaia e Francesco Zanardi stanno seguendo uno sciopero della fame da una settimana ormai. Protestano contro l’ignavia della politica e rimarranno senza cibo finché non verrà calendarizzata almeno una delle decine di proposte legislative che riguardano le convivenze tra persone dello stesso sesso.
Manuel e Francesco stanno percorrendo questa strada drastica nel più totale silenzio dei media e della politica, aiutiamoli a superare quella che sembra una operazione di censura e diffondiamo il più possibile quello che stanno facendo attraverso i nostri contatti, i profili facebook e i blog.

Per chi volesse contattarli ci si può connettere anche a il loro sito

il loro gruppo su Facebook

il gruppo di sostegno su Facebook



CI VEDIAMO

MARTEDÌ 12 GENNAIO

A PIAZZA MONTECITORIO
DALLE ORE 21

Marco Simonelli a Roma


Quando il 2 ottobre organizzano una reading GLBTQI a Montecitorio, scrissi ai miei amici di suggerirmi poesie, brani di letteratura e quant'altro da portare al reading.
L'unico che si degnò di rispondermi fu Claudio Finelli, che mi suggerì alcune poesie di due sonetti. Io scelsi quella di Marco Simonelli che Claudio introdusse così:
2) Il secondo componimento è un sonetto simpatico e pungente, lazzo faceto che coglie nel segno ed è di un altro giovane poeta toscano. E' contenuto nel libretto di recentissima pubblicazione: Marco Simonelli, "Will - 24 sonetti", Edizioni d'If



Ecco il sonetto:

Il Vaticano dice di non farlo.
Vuol dir che non avremo cerimonia.
Ma quello Stato che moneta conia
il nostro patto, amor, non può disfarlo.
Ci unimmo un pomeriggio nel salotto,
sfiorandoci le mani, per merenda.
“Di tue ferite io sarò la benda”
promettemmo mangiandoci un biscotto.
In fondo non vogliamo un matrimonio.
Ci basta un bacio da scambiarci al sole,
un avvenir di giorni come prole.
È questa la ricchezza, il patrimonio.
(Chi ci dice che quelli con le ali
non siano anche loro omosessuali?).

Lo lessi al reading senza ringraziare mai abbastanza Claudio.

Oggi Claudio mi segnala, e io segnalo a voi, che

Sabato 16 gennaio
alle ore 18
presso il Papyrus Café,
in via de' Lucchesi 28 (zona Fontana di Trevi),
a Roma,
Marco Simonelli, poeta queer adorabile e fantastico queer performer, poeta vincitore del Premio di Letteratura i miosotìs presenta "Will - 24 sonetti".
Coordina Claudio Finelli.

Io ci vado, chi viene con me?

lunedì 4 gennaio 2010

Il signor Abbate mi scrive...

...e minaccia di passare alle vie legali.

Di solito le minacce con me sortiscono l'effetto contrario.

Ecco la mail

Johnny Alexandre ti ha inviato un messaggio.

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(nessun oggetto)

In merito ad alcune diffamazioni che sono emerse dai suoi post sul suo blog in seguito ad una attenta lettura effettuata dal mio avvocato, e in merito alla pubblicazione di mail private avvenute tra il suo account di facebook ed il mio, sto valutando, insieme al mio avvocato se procedere legalmente e depositare una denuncia per diffamazione, se segnalare alla polizia postale l'avvenuta pubblicazione di mail private sul suo blog, e se procedere ancora con una denuncia per stalking dato che lei mi ha provocato profondo stress psico-fisico durante queste vacanze natalizie. Stress che si è palesato in stati d'ansia e febbre somatica come confermato dal mio medico di base. Inoltre stiamo valutando se mettere in atto un ulteriore denuncia per aver usato indebitamente sui suoi blog, il mio nome d'arte registrato presso la sede Siae di Napoli, via Medina, il 24 maggio del 2009. Il mio avvocato mi ha chiesto di dirle, in via del tutto amichevole, che è sicuramente in tempo per poter cancellare i suddetti post e le relative diffamazioni avvenute su di esso e le mail PRIVATE pubblicate sul suo secondo blog. E' difficile per me scriverle questa mail perchè solo da ieri ho cominciato a calmarmi e per questo ho chiesto a Emanuele di sospendere con lei qualsiasi conversazione per fare in modo che fossi io a parlare con lei in persona e chiudere la questione. Le chiedo di sospendere qualsiasi comportamento persecutorio nei miei confronti e le faccio presente che questa mail farà fede legalmente in quanto il mio avvocato ha certificato tutto quello che è stato scritto su questo argomento dal 25 dicembre 2009 a oggi sia su questo profilo che sui suoi blog. Sono certo che lei voglia intraprendere un comportamento più sano per dimostrare le sue ragioni senza dover necessariamente scadere in comportamenti punibili dal codice penale.

Lei ha sicuramente ragione nel definire sbagliati alcuni comportamenti dei membri del gruppo che ho creato, e per questo la invito a segnalare eventuali abusi alla redazione di Facebook, cliccando su "segnala frase" subito sotto la frase incriminata dell'utente che l'ha postata. Per quanto possibile tendo a eliminare frasi offensive, ma le ricordo che non è compito mio ma della redazione di Facebook.
Riguardo l'immagine del seminarista, la responsabilità è della Rai che effettuava le riprese quel giorno nella Basilica di San Pietro. Le faccio però presente che durante le riprese televisive vengono affissi all'entrata avvisi che recano la dicitura "In questo luogo si effettuano riprese televisive". L'affissione di tali avvisi fa in modo che chi entra in tali luoghi accetti con silenzio/assenso il "rischio" di essere ripreso.
Se le dovesse tornare utile, la sede legale della Rai è in viale Mazzini, 14 Roma.
Riguardo me, se la redazione di Facebook dovesse ravvisare nel gruppo che ho fondato, un qualsiasi reato, cancellerà immediatamente il gruppo cosi come prevedono le regole di tale social network.
E sempre riguardo me (e solo me) escludo qualsiasi sentimento omofobico confermando che il gruppo è esclusivamente satirico, e che è popolato nella maggior parte da utenti che si definisco omosessuali, e anzi è diventato mezzo per molti membri per postare articoli e argomenti a difesa dei diritti del mondo LGBT. Inoltre viene praticata molta autoironia da persone che si definiscono simili al seminarista nei modi e ciò conferma la natura ironica e satirica del gruppo, escludendo qualsiasi sentimento di omofobia, che il sottoscritto e sicuramente maggior parte degli utenti, ripudiano con forza.
Le rinnovo l'invito a sospendere qualsiasi atto persecutorio nei miei confronti a partire dal non rispondere a questa mail, e a cancellare qualsiasi post che parli del sottoscritto. Il mio avvocato mi suggerisce 10 giorni di tempo, io invece le dico che ha tutto il tempo che vuole (ma non esageri).
Le dico anche che odio perdere tempo nei tribunali, e odio dover spendere i miei soldi guadagnati con fatica, in avvocati e cose del genere e non c'è per ora da parte mia un'effettiva volontà di procedere in quanto mi provocherebbe ulteriore stress. Sono certo che in futuro lei saprà portare avanti le sue ragioni senza scadere nell'illegalità e nello stalking.
La invito a non rispondere per chiudere qui la questione, ma se lo facesse, sono tenuto ad avvisarla, per la legge sulla privacy, che la mail verrà letta anche dal mio avvocato.

Le ricordo ancora che per questo social network esiste una redazione apposita che ha la responsabilità di prendere provvedimenti qualora dovessero ravvisare nelle proprie pagine comportamenti illegali e le assicuro che sono persone molto attente al tema dell'omofobia.
Le auguro buon anno e le faccio i miei più sinceri auguri per il successo dei suoi blog.

J.A. Abbate.

sabato 2 gennaio 2010

Aggiornamento sul webmaster ...sfranto!

E mentre nessuna notizia giunge dal fantomatico webmaster (alias Abbati?) so far noto intanto che il gruppo su facebook è passato da pubblico a solo per gli iscritti così non tutti ma solo gli iscritti possono leggere i commenti in bacheca...