martedì 12 gennaio 2010

Marco Simonelli a Roma


Quando il 2 ottobre organizzano una reading GLBTQI a Montecitorio, scrissi ai miei amici di suggerirmi poesie, brani di letteratura e quant'altro da portare al reading.
L'unico che si degnò di rispondermi fu Claudio Finelli, che mi suggerì alcune poesie di due sonetti. Io scelsi quella di Marco Simonelli che Claudio introdusse così:
2) Il secondo componimento è un sonetto simpatico e pungente, lazzo faceto che coglie nel segno ed è di un altro giovane poeta toscano. E' contenuto nel libretto di recentissima pubblicazione: Marco Simonelli, "Will - 24 sonetti", Edizioni d'If



Ecco il sonetto:

Il Vaticano dice di non farlo.
Vuol dir che non avremo cerimonia.
Ma quello Stato che moneta conia
il nostro patto, amor, non può disfarlo.
Ci unimmo un pomeriggio nel salotto,
sfiorandoci le mani, per merenda.
“Di tue ferite io sarò la benda”
promettemmo mangiandoci un biscotto.
In fondo non vogliamo un matrimonio.
Ci basta un bacio da scambiarci al sole,
un avvenir di giorni come prole.
È questa la ricchezza, il patrimonio.
(Chi ci dice che quelli con le ali
non siano anche loro omosessuali?).

Lo lessi al reading senza ringraziare mai abbastanza Claudio.

Oggi Claudio mi segnala, e io segnalo a voi, che

Sabato 16 gennaio
alle ore 18
presso il Papyrus Café,
in via de' Lucchesi 28 (zona Fontana di Trevi),
a Roma,
Marco Simonelli, poeta queer adorabile e fantastico queer performer, poeta vincitore del Premio di Letteratura i miosotìs presenta "Will - 24 sonetti".
Coordina Claudio Finelli.

Io ci vado, chi viene con me?

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