lunedì 31 maggio 2010

ALEMANNO: più fascista di così

 «Sono contrario ad una legge sull'omofobia dal punto di vista complessivo, perché avrebbe inevitabilmente dei contenuti ideologici. Sono invece favorevole ad una aggravante specifica per i reati di violenza» (...) . «Una legge che introduce il reato di opinione (...) può essere problematica per molti aspetti e quindi è inaccettabile». Alemanno sindaco (sic!) di Roma (fonte Corsera


Reato di opinione? Ah già non gli va giù che in Italia dire che i negri fanno schifo è reato... Che almeno i suoi camerati possano sfogarsi sui froci...

Più fascista di così...

Il berlusconismo non perdona: Arcigay roma contro la fiaccolata a sostegno del ragazzo recentemente picchiato nella Capitale.

altri blog che parlano della stessa cosa 



Nella notte tra martedì e mercoledì un ragazzo di 22 anni è stato picchiato da quattro romani sui 25 anni. La notizia viene data solamente il 29, quando l'Arcigay Roma* diffonde questo comunicato:
“Gli hanno urlato frocio, frocio e poi lo hanno colpito ripetutamente con calci e pugni all’addome e al volto fino a farlo cadere. E’ accaduto – afferma Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma - nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 maggio, tra l’1.30 e le 2 a S., un ragazzo romano di 22 anni, nei pressi di via Cavour (via del Fagutale). Il ragazzo aggredito si è rivolto a Gay Help Line 800.713.713, il numero verde antiomofobia per denunciare l’episodio e ha deciso di sporgere denuncia grazie al servizio di assistenza legale gratuita che la nostra associazione mette a disposizione”.

“Gli aggressori - aggiunge il responsabile dell’Ufficio Legale di Gay Help Line, Daniele Stoppello – quattro italiani tra i 25 e i 30 anni, dopo averlo lasciato privo di sensi per terra, gli hanno poi sottratto il cellulare con il quale, prima di essere colpito era al telefono con un amico al quale è riuscito a chiedere aiuto e che lo ha poi raggiunto sul luogo della violenza. Il ragazzo aggredito è stato ricoverato d’urgenza in Ospedale, riportando diverse ferite, tagli e contusioni al volto (in allegato le foto) e rischiando di perdere l’occhio. Le lesioni riportate dal mio assistito sono gravissime. E’ necessario fare piena luce su questa vicenda e, per questo, forniremo tutti i dettagli e gli elementi utili agli inquirenti perché siano trovati i responsabili”.

“Facciamo davvero un appello alle Forze dell’Ordine – conclude Marrazzo – perché rintraccino i colpevoli di questa aggressione così violenta: sono troppi i casi di omofobia di cui non sono stati individuati i responsabili, come, ad esempio, la coppia di ragazzi gay aggredita a Campo de’ Fiori, quella aggredita ai Fori Imperiali e il ragazzo aggredito al bus notturno qualche settimana fa. C’è da notare, inoltre, che gli aggressori sono sempre più spesso giovani. Le Istituzioni si impegnino davvero quanto prima a mettere in campo una campagna di formazione ed educazione contro l’omofobia e la transfobia a partire dalle scuole come avviene in molti altri Paesi europei. E’ necessario che la comunità lesbica, gay e trans e la città reagiscano a questo ennesimo episodio di violenza”. fonte Arcigay Roma

Non è un caso che il comunicato enfatizzi il contributo della Gay help line. L'Arcigay ha bisogno di finanziamenti pubblici per questa iniziativa e sfrutta l'aggressione per garantirsene di nuovi nell'immediato futuro (che oltre dal comune, potrebbero arrivare anche dalla Provincia). Sul sito non si fa riferimento ai finanziamenti ottenuti dal Comune di Roma, e si sottolinea anzi l'importanza del contributo dei volontari...

Nel comunicato il caso del ragazzo viene cannibalizzato da Arcigay il cui avvocato parla al plurale dicendo che "E’ necessario fare piena luce su questa vicenda e, per questo, forniremo tutti i dettagli e gli elementi utili agli inquirenti perché siano trovati i responsabili". Forniremo? Chi? Aricgay o l'aggredito?

Ma tant'è.

Appena la notizia si diffonde decidiamo di organizzare come We Have a Dream una fiaccolata alla quale aderiscono tute le associazioni romane e anche Arcigay (che indice una conferenza stampa alle 21, mezzora prima l'appuntamento per la fiaccolata, così da avere i media tutti per sé).
Anche se la fiaccolata non ha l'autorizzazione della questura (non c'erano i tempi tecnici per richiederla, bisogna andare almeno 72 ore prima ), avvertita la Digos, il gruppo convenuto davanti al Coming Out (il locale dal quale l'aggredito era uscito) si muove verso colle oppio passando proprio nella via dove è stata compiuta l'aggressione. Lì la fiaccolata ufficialmente si scioglie.
Poi per un sentire comune ci si incammina tutti verso il bar in via Cavour che, secondo La Stampa
"In via Cavour, uno dei miei due soccorritori ha chiesto dei fazzoletti in un bar per tamponare il sangue, ma loro si sono rifiutati. Nel frattempo io non ero cosciente e il mio sangue colava", ha spiegato la vittima al suo avvocato Daniele Stoppello.

Ci siamo così ritrovati tutti davanti al bar dove abbiamo gridato spontaneamente "grazie" e "vergogna" in tanti, all'unisono, gettando a terra quei fazzolettini che il bar si era rifiutato di dare.

Qualcuno però inizia a gridare "Cosa fate!!! Non è questo il bar!!!".
Panico.
Ci siamo sbagliati?
Dobbiamo credere scusa ai proprietari del bar?
Il mio amico Antonio commenta sconvolto ecco le facili strumentalizzazioni cui si può giungere e, un po' disgustato, se ne tona a casa.
Io cerco di capire cosa succede. Intanto la polizia si avvicina e chiede al gruppo non autorizzato di disperdersi.
Si creano due schieramenti da una parte, vicino ala polizia, alcuni componenti di Arcigay fra cui riconosco il presidente Francesco Marrazzo e il ragazzo che ha detto che il bar non è quello giusto, dall'altra tutti gli altri.
Si scopre che IL BAR E' QUELLO GIUSTO.
E se il bar è quello giusto Arcigay che rappresenta legalmente l'aggredito non poteva non saperlo.
La polizia vuole vederci chiaro.
Intanto è chiara la figuraccia che abbiamo fatto come movimento con l'opinione pubblica.
Un ragazzo americano mi chiede spiegazioni.
Gliele do. Mi guarda con una faccia... Poi mi ringrazia e se ne va.
Intanto SONO I PROPRIETARI STESSI DEL BAR A CONFERMARE CHE QUELLO E' IL BAR CHE NON HA DATO I FAZZOLETTINI...
Obtorto collo Marrazzo mette mano al megafono e chiede scusa, giustificandosi dicendo che siamo ancora sconvolti per l'accaduto ma i fischi degli astanti coprono la sua voce nonostante il megafono.
Capite?
Hanno mentito sapendo di mentire, cercando poi di giustificarsi che erano ancora scossi emotivamente per l'aggressione.
SCIACALLI.
E' una giustificazione da novellini della politica non da squali della politica glbtqi come Arcigay e Marrazzo sono.
Pur di coltivare i propri interessi (so anche quali sono ma non posso parlarne perchè non ne ho le prove...) non si fermano nemmeno dinanzi le bugie.
Mentono sapendo di mentire.
Proprio come fa Berlusconi che afferma tutto e il contrario di tutto, tanto poi ritratta, è stato frainteso, non lo hanno capito.
Se, infatti, come ci hanno detto con una faccia tosta esemplare, cambiando via via versione,  che loro non sapevano se il bar era quello, che ci sono delle indagini in corso (non è vero visto che non è ancora stata sporta denuncia...), che se volevano adire le vie legali contro il bar ora non lo si può fare... se qualunque di questa ragioni fosse stata quella vera che li ha spinti ad agire non avrebbero gridato pubblicamente CHE FATE IL BAR NON E' QUELLO come ho sentito e visto io (e posso testimoniarlo anche davanti a un giudice), bastava rivolgersi agli organizzatori della fiaccolata (loro sanno chi) e chieder a uno di loro qualsiasi all'orecchio "ma siete sicuri che il bar sia questo?".
Dispersi i manifestanti, mentre tronavamo al Coming marrazzo e gli altri ci hanno detto che non erano d'accordo con quell'agire politico (il rimprovero al bar).
Capite la democrazia?
Io non sono d'accordo (non io singolo cittadino, io presidente di un circolo di cultura gay finanziato dai soldi pubblici...) e non è che lo dico,  ne parlo, magari ci scrivo un comunicato, ma vengo, interferisco, mento e blocco l'azione. Se non è un comportamento fascista questo... (dove fascista mie cari lettori e lettrici in questo caso significa prepotente come riportato sul dizionario Zingarelli secondo significato del termine).
Se l'arroganza Berlusconiana di mentire e poi giustificarsi con versioni sempre differenti ha raggiunto anche parte del movimento vuol dire che il paese sta messo molto peggio di quanto si pensi.
E al di là dei problemi che la comunità omosessuale di Roma ha (un pride gestito da un nuovo comitato, che ha aperto alla destra, che ha tolto la parola gay facendo campeggiare solo la parola PRIDE perchè magari la parola Gay dà fastidio a qualcuno...) al di là delle diverse opinioni politiche, delle posizioni antagoniste, che si arrivi a mentire, pubblicamente, urlando come degli assatanati, ingenerando confusione, disinformazione, panico, e, perchè no, rischiando una rissa con chi SA che il bar è quello giusto, mi fa vomitare che per interesse politico si arrivi a manipolare anche una fiaccolata nata dal basso, spontaneamente, perchè un ragazzo di 22 anni è stato massacrato di botte.
Una fiaccolata alla quale si era chiesto di non portare bandiere di partito o di associazioni, richiesta che Arcigay ha ignorato pensando bene di diffondere il volantino del pride 2010 (quello dal quale è sparita la parola gay) il cui slogan è ogni bacio una rivoluzione (ne capite il senso politico?) un pride non condiviso dalla sinistra del movimento (che i soliti fasci e nostalgici accusano di essere estremista) e quindi non un pride di tutti (ma quelli del comitato dicono che alla maggioranza sta bene e che in democrazia vige il principio della maggioranza... Non vi ricorda forse qualcuno???).

Ed eccoti bello e sistemato anche il movimento!


Del loro comportamento bugiardo, calcolatore e opportunista Marrazzo e accoliti dovranno renderene conto alla comunità, al partito di riferimento, alla cittadinanza romana e all'Italia tutta.




Bollettino di guerra:

19 agosto 2009, Emilio Rez, gay, avvicinato con una scusa, quindi insultato e picchiato.

22 agosto 2009, Svastichella aggredisce una coppia di ragazzi colpevole di scambiarsi effusioni in pubblico. Uno dei due, Dino, verrà accoltellato allo stomaco.

26 agosto 2009,  ignoti danneggiano il Qube, la sede di Muccassassina,  serata del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli.

1 Settembre 2009, due teste rasate lanciano delle bombe carta in via San Giovanni in Laterano, la Gay street di Roma. Alcuni ragazzi verranno leggermente feriti.

19 Settembre 2009, ennesimo atto vandalico al Qube.

11 Ottobre 2009, nuova aggressione in via del Corso, contro una coppia gay. Gli aggressori urlano slogan neofascisti.

20 novembre 2009, Brenda, una persona transessuale coinvolta nel caso Marrazzo, viene trovata  carbonizzata nel suo appartamento. L’ipotesi è omicidio volontario.

25 Aprile 2010, Mattia, gay, viene aggredito in autobus, in pieno centro.

29 maggio 2010, un ragazzo di ventidue anni viene aggredito in via Cavour. Gli gridano “frocio”. Rischia di perdere un occhio. I gestori di un bar lì vicino gli negano soccorso.



*Oltre al servizio della Gay Help Line Arcigay Roma offre un circuito ricreativo del quale fanno parte

APOLLION – Sauna -
Via Mecenate 59/a, Roma - TEL. 06/4825389
EMC - EUROPA MULTI CLUB - Sauna –
Via Aureliana 40, Roma - TEL. 06/4823650
FREQUENCY - Cruising bar
Via Enea 34, Roma - TEL. 06.7851504
FRUTTA E VERDURA - Cruising disco –
Via di Monte Testaccio 94, Roma, TEL. 347.8797063
HANGAR - Cruising Bar –
Via in Selci 69/a, Roma - TEL. 06/48813971
IL DIAVOLODENTRO - Cruising –
Largo Itri 23/24, Roma - TEL. 347/7285891
K CLUB - Cruising –
Via Amato Amati 8, Roma - TEL. 06/21701268
LA TAVERNA DI EDOARDO II - Ristorante –
Vicolo Margana 14, Roma - TEL. 06/69942419
MEDITERRANEO SAUNA - Sauna –
Via Pasquale Villari 3, Roma - TEL. 06/77205934
SKYLINE - Cruising Bar –
Via Pontremoli 36, Roma - TEL. 06/7009431


Ma invece di dare i soldi a questi qui non si possono spendere le stesse cifre per fare dei corsi contro l'omofobia nelle scuole e nei posti di lavoro?!?!?!

sabato 29 maggio 2010

In attesa dell'ESTATE tutti al cinema

I FILM SUL PRATONE DELLA SAPIENZA 



LE PROIEZIONI SONO ALLE 21

8 GIUGNO

A dirty shame USA 2004 di John Waters


10 GIUGNO

An soap DANIMARCA 2008 di Pernille Fischer Christensen


15 GIUGNO
L' amore e basta ITALIA 2009 di Stefano Consiglio,


17 GIUGNO 
Butterfly (Hu Die) HONG KONG 2004 di Yan Yan Mak,

22 GIUGNO

Glue ARGENTINA/UK 2006 di Alexis Dos Santos,


24 GIUGNO

Iran trans GB/USA/CANADA/IRAN 2008 di Tanaz Eshaghian


Per dettagli sui film in programma cliccate qui

giovedì 13 maggio 2010

Tutt* in piazza per la Giornata Mondiale contro L'Omofobia

Rumoros* contro il silenzio!


Il 17 maggio 2010 si celebra la sesta giornata mondiale contro l’omofobia e la Transfobia (IDAHO International Day Against Homophobia).

La data ricorda il 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso anche l’omosessualità ego-distonica dall’elenco delle malattie mentali.

Il Parlamento Europeo si è già pronunciato il 18 Gennaio 2006 con una Risoluzione sull'omofobia in Europa nella quale condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale ed è tornata a parlarne con la risoluzione del 26 aprile 2007 per ricordare la necessità che la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale in tutti i settori sia vietata completando il pacchetto legislativo contro la discriminazione basato sull'articolo 13 del trattato CE, indicendo il 17 maggio di ogni anno quale Giornata internazionale contro l'omofobia.

Ancora oggi, nel 2010 alle sollecitazioni del Parlamento Europeo lo Stato Italiano risponde con l’indifferenza e il silenzio e continua a evitare di promulgare una legge che riconosca il reato di Omofobia.

Al silenzio istituzionale si unisce quello sociale. Entrambi favoriscono non solo la violenza fisica, ma anche la discriminazione a scuola, sul posto di lavoro, nei luoghi di aggregazione per le persone lesbiche, gay, trans gender, bisessuali, queer e intersessuali.

L’omofobia la si subisce ogni giorno, anche nei piccoli gesti della vita quotidiana, per questo vi invitiamo a scendere in piazza per farci sentire, in maniera pacifica, colorata e chiassosa!

Portate in piazza i vostri ‘strumenti’ per essere rumorosi contro il silenzio delle Istituzioni: strumenti musicali, fischietti, pentole, coperchi, campane, cellulari e tutto quanto troviamo nelle nostre case per squarciare il silenzio che circonda l’omofobia.

Vi aspettiamo Lunedì 17 maggio dalle ore 19 in poi, davanti la piazza di Montecitorio

- Leggeremo una sintesi della risoluzione europea contro l’omofobia, per conoscere ciò che succede attorno a noi e ciò che ancora non succede in Italia.

- Ognuno di noi potrà leggere le dichiarazioni omofobe, esplicite o velate, di personaggi pubblici, politici e prelati che contribuiscono a diffondere questo clima di odio sociale. Vi invitiamo a portare dichiarazioni, articoli, brevi scritti estratti da qualsiasi pubblicazione che ognuno di noi potrà leggere in piazza.

- Sulla scia della mobilitazione, della rottura del silenzio e dello spirito di solidarietà, alla fine imbracceremo tutti i nostri ‘strumenti’ e contribuiremo a costruire una chiassosa, ma pacifica orchestra rumorosa contro il silenzio!

puoi farti un’idea qui

Delle teorie riparative e dell'essere omosessuali

 Avevo deciso di non parlarne perchè non ho mai preso in considerazione seriamente le teorie riparative e chi le proponeva/propinava/propalava.
Era come rispondere a chi crede che gli alieni siano tra di noi.

Poi succede che Nicolosi (non lasciatevi ingannare dal cognome, è un americano...) il papà delle teorie riparative viene in Italia il 21 e 22 maggio a fare un convegno, invitato da un gruppo di ...riparati che hanno costituito il Gruppo Lot Regina della pace talmente ...riparati che nel loro stesso nome mettono il sostantivo Regina.

Su Internet viene ovviamente fatta pressione all'orine degli psicologi perchè prendano le distanze da Nicolosi denunciando la non scientificità del suo operare.

La risposta dell'ordine (del lazio) non si fa attendere:

“Noi, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, psicoanalisti, studiosi e ricercatori nel campo della salute mentale, in occasione della presenza in Italia di Joseph Nicolosi al convegno “Identità di genere e libertà”, condanniamo ogni tentativo di patologizzare l’omosessualità, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce una “variante naturale del comportamento umano”.

Joseph Nicolosi, fondatore del NARTH (Associazione per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità), sostiene, contro ogni evidenza scientifica, che l’omosessualità è “un disturbo mentale che può essere curato”, è “un fallimento dell’identificazione di genere” ed è “contraria alla vera identità dell’individuo”.

Queste teorie, le terapie “riparative” che su di esse si basano, e ogni teoria filosofica o religiosa che pretenda di definire l’omosessualità come intrinsecamente disordinata o patologica, non solo incentivano il pregiudizio antiomosessuale, ma screditano le nostre professioni e delegittimano il nostro impegno per l’affermazione di una visione scientifica dell’omosessualità.

Un terapeuta con pregiudizi antiomosessuali può rinforzare i sentimenti negativi di colpa, disistima e vergogna che molti omosessuali provano, e così alimentare l’omofobia interiorizzata e il minority stress, danneggiando spesso irrimediabilmente la salute mentale del soggetto.

La persona omosessuale che chiede di essere “guarita” (e i familiari spesso coinvolti) va ascoltata ed aiutata a capire le ragioni della sua difficoltà ad accettarsi, ma non va ingannata con la promessa di terapie miracolistiche prive di efficacia dimostrata. [Ndr il grassetto è mio].

Ricordiamo che gli psicologi italiani sono tenuti al rispetto degli articoli 3, 4, 5 del Codice Deontologico, che ribadiscono, tra l’altro, come lo psicologo debba lavorare per promuovere il benessere psicologico, astenersi dall’imporre il suo sistema di valori e aggiornare continuamente le sue conoscenze scientifiche.

Ricordiamo anche che le più importanti associazioni scientifiche e professionali internazionali, come l’American Psychological Association e l’American Psychiatric Association, raccomandano di astenersi dal tentativo di modificare l’orientamento sessuale di un individuo e (come recentemente ribadito dal Report of the Task Force on Appropriate Therapeutic Responses to Sexual Orientation dell’American Psychological Association, Washington, D.C., 2009) affermano che le terapie di “conversione” o “riparazione” dell’omosessualità sono basate su teorie prive di validità scientifica e non hanno il sostegno di ricerche empiriche attendibili.

E’ nostro dovere affermare con forza che qualunque trattamento mirato ad indurre il/la paziente a modificare il proprio orientamento sessuale si pone al di fuori dello spirito etico e scientifico che anima le nostre professioni, e in quanto tale deve essere segnalato agli organi competenti, cioè agli ordini professionali”. (fonte Psicologia gay)


Una bella vittoria, anche se, non fossimo in un paese in emergenza culturale per il buonsenso avremmo dovuto pensarla tutti così.

Non entro in merito alle teorie di Nicolosi.

Entro invece in merito alle affermazioni delle regine di Lot (scusate la battuta maschilista e omofoba).
Leggete cosa scrivono i signorini guariti perchè è molto interessante.


Il cuore del messaggio che vogliamo lanciare è che la presunta normalità dell’omosessualità, come fattore inevitabile per cui si nasce omosessuali, è solo un’azione portata avanti dalle organizzazioni pro-gay e contro la famiglia e la natalità per spaccare la società tradizionale. In realtà le tendenze omosessuali emergono a seguito di alcuni fattori come le condizioni familiari in cui si cresce o particolari situazioni di vita, ma che sono tendenze che possono essere sconfitte, riportando alla normale condizione per cui si è nati: essere uomo o essere donna


Questi (queste?) confondono ancora genere con orientamento sessuale tanto per capire quanto sono intrisi di patriarcato e maschilismo. Un equivoco dal quale nessuno è davvero immune se anche "tra di noi" gay ci si chiama al femminile...

Ma c'è un punto molto interessante che è quello dell'origine dell'omosessualità

Le ...regine dicono che i movimenti pretendono che omosessuali si nasca. Solo questa origine oggettiva darebbe all'omosessualità una consistenza dura e pura incontrovertibile.
Invece, dicono loro, visto che omosessuali si diventa, allora questa dignità di esistenza è meno forte e si può tornare indietro.

Una visione terzo sessista che piace anche a mote sorelle... Ma che non ha alcun senso nemmeno a livello semantico.
L'omosessualità è una delle possibilità sessual affettive che l'essere umano ha a disposizione. Nessuno può dire a un'altra persona (adulta e consenziente) con chi andare  a letto o cosa farci.

I diritti che gay  e lesbiche chiedono oggi con tanta insistenza sono gli stessi che chiesero le donne che fino al 60 anni fa nemmeno potevano votare (in Italia). D'altronde la Chiesa discettava sulla mancanza di anima nella femmina...

"Gay" non dovrebbe essere un sostantivo perchè non è una razza non individua comportamenti simili oltre a quello sessuale non tutti sono gay allo stesso modo e insomma se l'unica cosa che so di una persona è il suo orientamento sessuale il fatto di saperlo gay non mi garantisce maggiore fiducia del fatto di saperlo etero.

Gay individua una componente talmente trasversale nella compagine della varietà di pensiero atteggiamento cultura e sensibilità del genere umano che non dovrebbe nemmeno emergere se non c fosse un tabu che cerca sempre di nascondere minimizzare cancellare l'omosessualità.

Io ho orrore di una teoria dell'orientamento sessuale che lascia solo alla categoria di appartenenza e non a me la possibilità di scelta.
Lo diceva Keynes che gli omosessuali e gli eterosessuali puri sono una piccola percentuale e che tutti gli altri vivono in un mix composito tra i due orientamenti.
Sarebbe bello non parlare di orientamento ma di persone.
Non "mi piacciono gli uomini" ma mi piace Graziano invece che Mariassunta. Altrimenti si rischia che gay non indichi più solo l'orientamento sessuale ma uno stile di vita che prescinde dal sesso (altrimenti non capisco cosa significa gay for pay, cioè i porno-attori che girano scene gay ma loro sono eterosessuali... tornerò sull'argomento).

Non è vero che io non ho scelto di essere gay.
Quando ho scoperto che mi piacevano i ragazzi ho abbracciato questo mio orientametno con gioia e contentezza.
IO SONO FELICE DEL MIO ORIENTAMETNO SESSUALE
Se oggi ci fosse una pillola per l'eterosessualità non la prenderei minimamente (mi piacciono troppo i ragazzi per rinunciare  a loro. Al limite potrei cercare di ampliare, sostenere, esplorare la mia parte etero ma se , per fare questo, dovessi rinunciare alla mia parte gay, no grazie, sto bene così).
Si sceglie. E gli egodistonici che si fanno curare non capiscono che il problema è culturale, ambientale. Hanno paura di vivere una vita da emarginati e si adeguano ala maggioranza.
Ma in un mondo ferino come quello umano ogni scelta è causa possibile di discriminazione.
Ma tant'è. Finché ci saranno quelli come le ...regine di Lot dovremo essere più terra terra.

sabato 8 maggio 2010

Omocentrismo... l'altra faccia dell'omofobia

Lo so è un pessimo neologismo. Ma mi sembra che individui perfettamente un atteggiamento che hanno molti, troppi uomini, etero o gay che siano.

Prendiamo la foto di Ibrahimovic' e Piquè che ha fatto il giro del web.
Insomma un fan (?) o, piuttosto, un voyeur, ruba questa foto ritraendo i due calciatori fuori dallo stadio, nel loro privato.
Prima di questa foto non sapevo chi fossero 'sti due,. Sapete che il mio interesse per il calcio è pari a quello che ho per le martellate sulle gengive...
Apriti cielo!
Su facebook aprono addirittura un gruppo che si dice meravigliato del loro gesto (non metto il link, evito di fargli altra pubblicità).
Altri da collocazioni sospette scrivono invece cose molto condivisibili, come Giordano Bruno Guerri sul Giornale (leggetelo tutto l'articolo altrimenti vi viene un colpo..)


Un po' meno felici le osservazioni di gay.it pessimo sito pettegolo che mostra solo c e c di famosi o presunti tali ragazzotti
Ecco come commentano questa foto:
Giochi di prospettiva, o forse no. La foto rubata da un tifoso che ritrae i calciatori del Barcellona Zlatan Ibrahimovic' e Gerard Piqué in atteggiamenti intimi sta facendo il giro del web. Scattata dopo un allenamento al Centro Deportivo del Barça, l'immagine ritrae i giovani campioni mano nella mano. Ibra è appoggiato all'auto mentre Piquè sta in piedi, davanti a lui, un pò più vicino di quanto due semplici amici si concederebbero di stare. Molti sono i tifosi rimasti increduli, al punto da aprire una pagina sul social network Facebook chiamata "Anche io sono rimasto/a sbalordito nel vedere la foto di Ibra e Piqué". Altri sostengono che si tratti di un inquadratura "ingannevole" o di una sincera amicizia, molti, infine, sperano che si tratti di qualcosa di più.

un pò più vicino di quanto due semplici amici si concederebbero di stare.

Ecco. Anche agli occhi dell'autore di queste righe la foto non lascia dubbi.
I due sono prossemicamente al di là della semplice amicizia e dunque sono gay

Sia che si guardi questa foto e si dica "che schifo" sia che la guardi e si dica "che carini" non se ne esce, quell'atteggiamento è inequivocabilmente visto, letto, come gay o, comunque, fa insorgere il sospetto.
Ecco l'omocentrismo, altra faccia dell'omofobia. Leggere quel gesto di amicizia, di tenerezza, di solidarietà tra due uomini, come esclusivamente o precipuamente gay è frutto dello stesso maschilismo che legge come gay un atteggiamento di educazione, di sensibilità in un ragazzo perchè travalica il luogo comune sulla mascolinità.

Guardate la foto. Cosa si stanno dicendo i due?

a) Ma dai vedrai che lei ritorna con te.

b) Non preoccuparti tuo padre si riprenderà dall'infarto

c) non vedo l'ora di fare l'amore con te.

Quale vi sembra la più plausibile?

I due calciatori non rimangono uomini in tutti e tre i casi?

Non per il maschilismo strisciante che ci colpisce tutti (beh non proprio tutti) che ci fa dire
di a) certo se state così vicini la sua ragazza col cavolo che ci torna con lui, pensa piuttosto che siete due froci
di b) ma che maschio sei che ti preoccupi così vistosamente per tuo padre? Che sei una femmina che esteriorizzi i sentimenti? Non sai che i veri maschi si tengono tutto dentro?

di c) allora siete proprio froci.

Anzi nella mentalità da maschietto è meglio l'ipotesi c perchè non mette in discussione a e b anzi conferma il maschilismo: gli amici sono virili e i maschi non esternato SOLAMENTE I GAY LO FANNO.

Io ho un sacco di amici etero che non seguono alcuno stereotipo sulla mascolinità e molti mie amici (gay e non ) mi chiedono ma sei sicuro di lui?

D'altronde fin da piccolo se vedevo un ragazzo che mi piaceva non mi sono mai chiesto "sarà gay? Ma, più pragmaticamente ci starà?
Perché scopare coi gay quando puoi scopare con chi ti pare?

Ora che vedano in quella foto un atteggiamento gay gli eterosessisti cretini e maschilisti mi fa vomitare ma non mi sorprende più di tanto che ce lo vedano anche i froci (almeno quelli che scrivono su gay.it) mi fa vomitare un poco di più.