giovedì 12 agosto 2010

Aggiornamenti sui recenti casi di omofobia

Abbiamo già parlato della coppia che a Poetto, Cagliari, ha chiamato i Carabinieri perchè non gradiva un bacio tra due ragazzi.
Ora la stessa Unione Sarda che ne aveva dato notizia per prima (Anche se su Facebook uno dei due ragazzi ne aveva dato notizia prima che l'articolo venisse pubblicato) racconta che ci sono due versioni divergenti:

«Non un semplice bacio. Si toccavano le parti intime e uno dei due ragazzi aveva la mano all'interno del proprio costume». Questa la denuncia, solo a parole, fatta ai carabinieri del nucleo radiomobile intervenuti lunedì sera all'ottava fermata del Poetto dopo la segnalazione di due bagnanti infastiditi dalle effusioni, secondo loro troppo spinte, di una coppia di omosessuali. Per questo i militari hanno identificato le quattro persone e chiesto ai bagnanti se volessero presentare querela per atti osceni in luogo pubblico.
La versione raccolta dai carabinieri risulta così diversa da quella di uno dei due ragazzi, Max, ventinovenne commesso in un grande centro commerciale. Differenza sostanziale che ha riflessi sui commenti su un episodio che ha animato il dibattito in città e su facebook. (fonte Unione sarda)

Ieri abbiamo appreso tutti con sgomento (per l'aria da bufala) di una storia simile al "Settimo Cielo" chiosco (promosso a stabilimento) di Capocotta sul quale, pure,avevo scritto un post sollevenado dubbi sui fatti denunciati da Arcigay e non tanto per la fiducia verso Settimo cielo (che mi sembra gay friendly solamente per opportunismo economico, altrimenti perchè Mustafà si sente di consigliare a una giovane coppia etero i posti migliori lontani dai froci e dalle lesbiche?)

Oggi il Corriere, primo quotidiano a riportare il comunicato di Arcigay, pubblica un articolo di rettifica:
Diventa un caso l'ultima denuncia dell'estate sul presunto episodio di omofobia denunciato da Arcigay Roma. Il titolare dello stabilimento di Ostia in cui sarebbe avvenuto l'alterco tra un dipendente e due ventenni omosessuali romani, non ci sta e replica con una lettera aperta ai clienti che quanto riferito dall'associazione non risponde al vero. Spiega, Valerio De Santis, si sentirsi «amareggiato» per le ingenerose accuse, «perchè quei ragazzi non sono stati allontanati per un semplice bacio».
Ormai è stabilimento... (sic!).
Valerio De Santis (gay friendly essendo etero), ha scritto una lettera su Facebook:
Eccola:
Ed eccoci di nuovo qui a combattere contro le falsità e le cattiverie con cui personaggi in cerca di visibilità alimentano il gossip da ombrellone.
In questi giorni amici miei ne avrete sentite di tutti i colori sul presunto atto di discriminazione sessuale ai danni di due ragazzi che "si sono dati un bacio e sono stati cacciati dalla spiaggia",avvenuto al Settimo Cielo di cui sono il gestore. Accuse lanciate su tutti i giornali senza il minimo diritto di replica da parte dell'interessato (nonostante sia stato contattato da giornali nazionali e non, tg3, e radio).
Vorrei approfittare di questo spazio per rassicurare Voi, clienti e amici, sul fatto che al Settimo Cielo non ci siamo impazziti tutti insieme. Scrivo direttamente a Voi perché sapete qual è la vera natura della nostra spiaggia. Gli altri continuino a scrivere quello che vogliono...
Ecco solo alcune precisazioni :
- il famigerato bacio era stato solo l'inizio di una serie di effusioni che ben presto hanno superato i limiti della pubblica decenza ed è solo per questo che io e il mio staff siamo intervenuti chiedendo ai gentili amanti né di andarsene né di non baciarsi ma semplicemente di spostarsi di qualche metro per rispetto delle persone ( tra cui 2 bambini) che gli stavano intorno e di mantenere un atteggiamento più consono ad un luogo pubblico. Non è forse tra i miei compiti mantenere un ambiente in cui TUTTI si sentano a loro agio?
Sfido chiunque a venire in un giorno qualsiasi al Settimo Cielo e di andarsene senza aver visto due ragazzi o due ragazze baciarsi liberamente e senza che nessuno gliene facesse una colpa...
Questo proprio perché la nostra spiaggia è conosciuta come la più "friendly" del litorale, da 15 anni a questa parte... vantando collaborazioni con le più grandi associazioni gay .
- non c'è stato assolutamente nessun alterco con i clienti, le forze dell'ordine sono state chiamate dal ragazzo immediatamente dopo che sono stati "ripresi" per il loro comportamento e non hanno di certo dovuto faticare, come leggo su alcune testate, "per riportare la calma".
- L' Arcigay mi chiede di dissociarmi dal comportamento dei miei dipendenti e di rendere "scuse ufficiali" , ma nessuno appartenente all'associazione si è degnato, prima di mandare il loro comunicato stampa agli organi di informazione, di farmi anche solo una telefonata per chiedere delucidazioni sull'accaduto e basando la loro "tesi accusatoria" solo sul racconto dei giovani avventori.
Questo mi dispiace molto perché ho sempre creduto nel dialogo e nel confronto, cosa che evidentemente per alcuni passa in secondo piano rispetto all'attrattiva di un articolo sul giornale basato su un racconto monoparte.
Ma la cosa che mi dispiace di più è vedere infangato il nome del Settimo Cielo, una spiaggia dove da sempre ogni cliente ha vissuto la propria libertà senza mai essersi sentito discriminato. E voi ne siete testimoni. Chi dovrebbe chiedere i danni a questo punto ?
ValerioDe Santis– Settimo Cielo (fonte facebook) (potete leggerla anche sul Corriere
Smentite d'obbligo quando si vuole cavalcare a tutti i costi l'onda dell'emergenza omofobia... Io aggiungerei che il corriere ha avuto le stesse colpe di Arcigay. Un bravo giornalista una telefonata al diretto interessato, magari una intervista la avrebbe fatta. evidentemente è più redditizio cavalcare l'onda dell'emergenza omofobia che fare della buona informazione.
Dovremo tutti fare mente locale e cambiare mentalità. Non è che possiamo fare sempre come cazzo ci pare e poi ai primi che, a qualunque titolo, si lamentano, accusarli di omofobia...

Avevo sollevato gli stessi dubbi sul ragazzo di Cagliari, Massimo, per alcune sue discutibili dichiarazioni. Lo steso a quanto pare è successo a Roma.

Siamo tutti berlusconiani e pensiamo solo a noi senza pensare che intorno a noi ci sono anche altre persone.

Dobbiamo vigilare sempre, purtroppo da qualunque parte vengano le denunce, mai prenderle per buone...

E Arcigay (Roma) continua a inanellare bufale e manipolazioni...

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