lunedì 4 gennaio 2010

Il signor Abbate mi scrive...

...e minaccia di passare alle vie legali.

Di solito le minacce con me sortiscono l'effetto contrario.

Ecco la mail

Johnny Alexandre ti ha inviato un messaggio.

--------------------
(nessun oggetto)

In merito ad alcune diffamazioni che sono emerse dai suoi post sul suo blog in seguito ad una attenta lettura effettuata dal mio avvocato, e in merito alla pubblicazione di mail private avvenute tra il suo account di facebook ed il mio, sto valutando, insieme al mio avvocato se procedere legalmente e depositare una denuncia per diffamazione, se segnalare alla polizia postale l'avvenuta pubblicazione di mail private sul suo blog, e se procedere ancora con una denuncia per stalking dato che lei mi ha provocato profondo stress psico-fisico durante queste vacanze natalizie. Stress che si è palesato in stati d'ansia e febbre somatica come confermato dal mio medico di base. Inoltre stiamo valutando se mettere in atto un ulteriore denuncia per aver usato indebitamente sui suoi blog, il mio nome d'arte registrato presso la sede Siae di Napoli, via Medina, il 24 maggio del 2009. Il mio avvocato mi ha chiesto di dirle, in via del tutto amichevole, che è sicuramente in tempo per poter cancellare i suddetti post e le relative diffamazioni avvenute su di esso e le mail PRIVATE pubblicate sul suo secondo blog. E' difficile per me scriverle questa mail perchè solo da ieri ho cominciato a calmarmi e per questo ho chiesto a Emanuele di sospendere con lei qualsiasi conversazione per fare in modo che fossi io a parlare con lei in persona e chiudere la questione. Le chiedo di sospendere qualsiasi comportamento persecutorio nei miei confronti e le faccio presente che questa mail farà fede legalmente in quanto il mio avvocato ha certificato tutto quello che è stato scritto su questo argomento dal 25 dicembre 2009 a oggi sia su questo profilo che sui suoi blog. Sono certo che lei voglia intraprendere un comportamento più sano per dimostrare le sue ragioni senza dover necessariamente scadere in comportamenti punibili dal codice penale.

Lei ha sicuramente ragione nel definire sbagliati alcuni comportamenti dei membri del gruppo che ho creato, e per questo la invito a segnalare eventuali abusi alla redazione di Facebook, cliccando su "segnala frase" subito sotto la frase incriminata dell'utente che l'ha postata. Per quanto possibile tendo a eliminare frasi offensive, ma le ricordo che non è compito mio ma della redazione di Facebook.
Riguardo l'immagine del seminarista, la responsabilità è della Rai che effettuava le riprese quel giorno nella Basilica di San Pietro. Le faccio però presente che durante le riprese televisive vengono affissi all'entrata avvisi che recano la dicitura "In questo luogo si effettuano riprese televisive". L'affissione di tali avvisi fa in modo che chi entra in tali luoghi accetti con silenzio/assenso il "rischio" di essere ripreso.
Se le dovesse tornare utile, la sede legale della Rai è in viale Mazzini, 14 Roma.
Riguardo me, se la redazione di Facebook dovesse ravvisare nel gruppo che ho fondato, un qualsiasi reato, cancellerà immediatamente il gruppo cosi come prevedono le regole di tale social network.
E sempre riguardo me (e solo me) escludo qualsiasi sentimento omofobico confermando che il gruppo è esclusivamente satirico, e che è popolato nella maggior parte da utenti che si definisco omosessuali, e anzi è diventato mezzo per molti membri per postare articoli e argomenti a difesa dei diritti del mondo LGBT. Inoltre viene praticata molta autoironia da persone che si definiscono simili al seminarista nei modi e ciò conferma la natura ironica e satirica del gruppo, escludendo qualsiasi sentimento di omofobia, che il sottoscritto e sicuramente maggior parte degli utenti, ripudiano con forza.
Le rinnovo l'invito a sospendere qualsiasi atto persecutorio nei miei confronti a partire dal non rispondere a questa mail, e a cancellare qualsiasi post che parli del sottoscritto. Il mio avvocato mi suggerisce 10 giorni di tempo, io invece le dico che ha tutto il tempo che vuole (ma non esageri).
Le dico anche che odio perdere tempo nei tribunali, e odio dover spendere i miei soldi guadagnati con fatica, in avvocati e cose del genere e non c'è per ora da parte mia un'effettiva volontà di procedere in quanto mi provocherebbe ulteriore stress. Sono certo che in futuro lei saprà portare avanti le sue ragioni senza scadere nell'illegalità e nello stalking.
La invito a non rispondere per chiudere qui la questione, ma se lo facesse, sono tenuto ad avvisarla, per la legge sulla privacy, che la mail verrà letta anche dal mio avvocato.

Le ricordo ancora che per questo social network esiste una redazione apposita che ha la responsabilità di prendere provvedimenti qualora dovessero ravvisare nelle proprie pagine comportamenti illegali e le assicuro che sono persone molto attente al tema dell'omofobia.
Le auguro buon anno e le faccio i miei più sinceri auguri per il successo dei suoi blog.

J.A. Abbate.