martedì 8 giugno 2010

Roma. Niente rassegna cinematografica per paura di attacchi omofobi? E noi la facciamo lo stesso!!!

L'avrete letto sui blog, sui social forum, su FB.

Luigi Frati rettore de La Sapienza, primo ateneo di Roma, ha revocato l'autorizzazione alla rassegna di cinema a tematica omosessuale  Queerinaction di cui avevo già avuto modo di parlare che doveva iniziare stasera 8 giugno.


Ufficialmente la revoca è arrivata per motivi di sicurezza e per il timore di aggressioni omofobe all'interno dell'università (Messaggero). La sostanzialità di questi timori sarebbe stata confermata al rettore dalla Digos che lo avrebbe messo in guarda dall' autorizzare l'iniziativa, per altro già finanziata dalla Provincia di Roma, data la contrarietà dei gruppi di estrema destra che annunciavano azioni di protesta e tafferugli (Messaggero).

La Digos però ha ufficialmente smentito: Mai chiesto di annullare la rassegna, mai allertato la Sapienza su problemi del genere (Cinemagay.it) come si legge sui giornali (Radicali.it).



In realtà i giornalisti riportano ben altre motivazioni di Frati:
Se vado a casa di qualcuno chiedo il permesso. Io non ho mai autorizzato questa manifestazione, non ho cambiato idea. Oltretutto è un'associazione non universitaria e mi pongono un problema: aprire l'ateneo anche agli estranei, ma per fare ciò il Senato Accademico si deve esprimere. Visto che è una rassegna cinematografica chiedano la Casa del Cinema. (Messaggero)

Frati mente sapendo di mentire (ma questo, naturalmente, il giornalista del Messaggero si guarda bene dal dirlo). Se avesse intervistato gli organizzatori avrebbe scoperto che:

1) Il rettore  Frati  (udc) non firma mai nessun documento. A voce, in vari inncotri aveva assicurato di essere d'accordo. Ha chiesto le sinossi dei film.

2) Ha verificato le firme dei rappresentanti (altro che corpo esterno) e ha detto verbalmente più volte di procedere.
E' dunque falso che gli organizzatori sono un gruppo esterno falso perchè non avrebbero potuto presentare il progetto, che invece c'è ed è protocollato




Stasera dobbiamo andare in molti in segno di protesta e per dimostrare che non abbiamo paura.

Questa cancellazione infatti ammesso e non concesso siano vere le motivazioni date dal rettore, legittima la cultura omofoba e dimostra che ha già vinto, riuscendo a togliere a gay lesbiche e trans gli spazi di visibilità con tanta fatica conquistati.

Rispediamo al mittente la richiesta del Rettore a gay, lesbiche e trans e intersessuali di tornare a nascondersi come unica arma di difesa dalle aggressioni omofobe.

Il nostro orgoglio e la nostra visibilità non si piegheranno alla minaccia delle spranghe, e all’ottusità di certe istituzioni.
 

Noi ci appelliamo direttamente al Rettore e al Senato accademico perché tornino sui loro passi e permettano lo svolgersi della rassegna Queer in Action nei modi e nei tempi che erano stati previsti. (Queer in action)

Il pride arriva a Napoli 26 giugno 2010



Il 26 GIUGNO a Napoli noi persone lesbiche, gay, transessuali e transgender saremo i promotori della manifestazione Napoli Pride 10 “alla luce del Sole” indetta dal Movimento LGBTQI Italiano.

Il Napoli Pride 2010 è una manifestazione pacifica, antifascista e aperta a tutti e tutte senza discriminazioni di sesso, appartenenza etnica, religione, classe sociale, che condividono la necessità di costruire insieme alla comunità di persone LGBTQI una proposta di futuro che si ponga l’obiettivo di difendere la dignità e l’autodeterminazione delle persone.

Noi, cittadini e cittadine omosessuali e trans viviamo nel valore del superamento delle diseguaglianze e per l’affermazione di ogni parità civile e sociale. Ci appelliamo alla dichiarazione universale dei diritti umani, alla Carta dei Dritti Fondamentali dell’Unione Europea e della sua autonomia, alla Costituzione Repubblicana e al principio di laicità dello Stato italiano che ci tutela da ogni forma di ingerenza confessionale, per pretendere il nostro legittimo diritto di cittadinanza attraverso la manifestazione delle nostre identità e delle nostre istanze.

Le nostre rivendicazioni, si inseriscono in un quadro politico ed istituzionale desolante ed omofobo. Il clima sociale e culturale di intolleranza sostenuto da una classe dirigente arretrata e da gerarchie cattoliche sempre più anacronistiche e repressive, continuano ad alimentare, oggi come ieri, pericolose e vergognose campagne d'odio nei confronti delle nostre comunità, smarrendo completamente i valori liberali e democratici fondati sulla pacifica convivenza, sul pluralismo tra i gruppi sociali emergenti, sulla cultura delle differenze e della libertà, sulla laicità.

Di fronte a questa vera e propria operazione di istigazione al conflitto e alla tensione sociale scegliamo, ancora una volta, di assumerci l’onere di un'opposizione forte e decisa.
Dal Manifesto Politico del Napoli PRIDE 2010 (per leggerlo nella sua interezza clicca qui)


Appuntamento 
il 26 Giugno 
a Napoli 
ore 14 (concentramento) 
Piazza Cavour
arrivo Piazza del Plebiscito