sabato 24 luglio 2010

Preti gay su Panorama

Prima c'è l'articolo del Messaggero che anticipa quello di Panorama.
ROMA (22 luglio) - Preti sorpresi a frequentare i locali di ritrovo dei gay romani,
MMM non era meglio i locali romani gay? Perchè specificare che i gay sono romani? E perché specificare che i locali sono dei gay? Come se i preti anche se sono gay mantenessero una quidditas diversa dalla gayezza quale la pretaggine?
filmati con una telecamera nascosta durante feste notturne con prostituti e perfino durante un rapporto omosessuale con un partner casuale:
Già, certo che avere un rapporto eterosessuale con UN partner occasionale è un po' difficile.
I giornalisti fanno sempre questa specificazione ridicola: Leonardo e Marco hanno avuto un rapporto omosessuale. Basta dire rapporto sessuale è ovvio che essendo entrambi uomini hanno avuto un rapporto omosex... O no?
è questo il risultato di una inchiesta condotta dal settimanale Panorama, che nel prossimo numero sbatte in copertina «Le notti brave dei preti gay», con tanto di foto di due mani giunte su un rosario con lo smalto alle unghie.
della foto parleremo dopo
«Per venti giorni - afferma il settimanale - un giornalista di Panorama, affiancato da un complice gay, si è infiltrato nelle serate brave di alcuni preti che, a Roma, conducono una sorprendente doppia vita: di giorno sono sacerdoti in abito talare; di notte, smessa la tonaca, sono uomini perfettamente integrati negli ambienti omosessuali della capitale».
E pensare che Scalfarotto per dimostrare che è normale ha di recente detto che lui non ascolta tutto il tempo i Village People. Era meglio se diceva che la notte vede la tv e non va negli ambienti omosessuali della capitale.Ambienti omosessuali. Chissà come sono questi "ambienti". Sono gli ambienti a essere omosessuali o li fanno, gli ambienti, le persone omosessuali che li frequentano. Se entri in un locale gay ma sei etero rendi quell'ambiente un po' meno gay  o ti omosessualizzi tu un po'? Che modo ridicolo di parlare hanno i nostri giornalisti (sic!)
Panorama afferma di avere individuato «numerosi casi» e di averne raccontati «tre in particolare», usando nomi di fantasia: Paul, sacerdote francese di 35 anni, Carlo, sui 45, e Luca, «abbordato» su internet e poi ripreso in casa sua durante un rapporto omosessuale con il complice del cronista.
Di nuovo, un rapporto etero con IL complice del giornalista lo vedo molto arduo...
L'inchiesta racconta del primo incontro, avvenuto secondo Panorama il 2 luglio, tra il cronista e il suo complice gay con padre Paul, in un locale del quartiere romano di Testaccio, presente anche Carlo.

Davanti a loro, «due escort uomini hanno ballato seminudi»
Mazza! Addirittura seminudi!
con vari uomini, tra cui Paul, facendo poi sesso con alcuni di loro.
Lì? davanti a tutti???
Usciti dal locale, il complice gay del cronista di Panorama viene invitato a casa di Paul, gli chiede di indossare l'abito talare e ha un rapporto omosessuale, filmato con la telecamera.

Aridaje! che serve specificare che il rapporto sessuale è omosessuale? Cosa hanno fatto? baci? seghe? pompe? penetrazione? fisting? rimming? pissing? Ci sono MILIARDI di cose che possono fare due persone a letto.
Immaginatevi la cosa ridicola se Paul fosse andato con una con una donna e il giornalista avesse scritto e ha un rapporto eterosessuale, filmato con la telecamera.

Questi giornalisti di merda, che dovrebbero essere radiati da ogni albo perché non sanno nemmeno usare la lingua italiana, evidentemente con "rapporti omosessuali"  intendono cose strane, turche, non canoniche, perverse, innaturali, non normali come i rapporti etero. Alla faccia dell'omofobia!

Tutti i filmati a corredo dell'inchiesta - precisa il settimanale - saranno disponibili da domani sulla versione digitale di iPanorama sull'iPad.

Quindi io adulto consenziente che non faccio nulla di illegale, vengo ripreso a mia insaputa e i mie video messi online su un sito, a pagamento per giunta!
C'è da far chiudere Panorama PER SEMPRE (e far fare ai sedicenti giornalisti che vi lavorano quel che Mao faceva fare ai suoi giornalisti ZAPPARE LA TERRA)

La sera successiva, racconta sempre Panorama, Paul e Carlo si rivedono con il cronista di Panorama e il suo complice al Gay village di Roma, «mostrando -sottolinea il settimanale - di trovarsi a loro agio in quell'ambiente».

Ma che cosa vuol dire??? A loro agio in quale ambiente? Il Gay Village è frequentato da etero, ragazzi e ragazze. Ma il giornalista sa di cosa parla?

Paul e Carlo si rivedono con il cronista di Panorama e il suo complice al mercato di campo de fiori di Roma, «mostrando -sottolinea il settimanale - di trovarsi a loro agio in quell'ambiente». Vi rendente conto del ridicolo?!?!?

Badate che anche se riporta le affermazioni di Panorama il giornalista del Messaggero  trova quelle frasi del tutto comprensibili e di senso compiuto altrimenti non le riporterebbe e basta ma le commenterebbe...

Il giorno dopo, domenica 4 luglio, sempre secondo Panorama, Paul ha celebrato la messa su un tavolino della propria abitazione, alla presenza del cronista di Panorama e del suo complice. Panorama sostiene di aver verificato «che Paul è effettivamente un prete».
Perché celebra la messa?
Con Carlo c'è un secondo incontro in un ristorante del centro di Roma, «abitualmente frequentato da gay».

Si sa i gay si riconoscono come i migranti, gli zingari, le donne e i bambini vanno tutti in giro con lo smalto rosa fucsia
Alla fine del pranzo, «Carlo ha portato il complice di Panorama nel suo appartamento, che è collegato a una grande struttura ecclesiastica, e ha avuto con lui un rapporto sessuale», anche questo ripreso dalla telecamera nascosta.


Stavolta niente "omosessuale" meno male!

«Il cronista di Panorama - afferma ancora il settimanale - ha anche filmato Carlo mentre celebrava messa in una chiesa non lontana dal suo appartamento».
Cosa disdicevole per un prete!!! Come dire prima ha preso cazzi in mano e poi senza lavarsele ha toccato l'ostia...
Il terzo prete, Luca, è stato avvicinato da Panorama attraverso internet, su una chat omosessuale: dopo un approccio esplicito, cui è seguito un appuntamento, l'incontro è avvenuto il 6 luglio «davanti alla chiesa di una missione cattolica».
Che prete sfrontato! Non solo è gay ma fa incontri addirittura davanti la chiesa!!!

È «puro scandalismo», secondo autorevoli fonti vaticane, l'inchiesta sui preti gay svolta da Panorama. Nessun commento alla notizia è giunto dalle fonti ufficiali, ma in ambienti della Santa Sede, la notizia è apparsa «priva di prove concrete e circostanziate» ed è stata vista come «un tentativo di trovare ad ogni costo argomenti forti per svegliare i lettori sotto l'ombrellone», come fosse «un serpente di mare». «E quand'anche si volesse sviscerare un argomento così complesso e delicato quale la sessualità dei sacerdoti - aggiunge la fonte - non basterebbe un'inchiesta di 15 giorni, per quanto accurata».

L'inchiesta di Panorama sui preti gay è documentata: lo precisa il direttore, Giorgio Mulè, replicando alle osservazioni di fonti vaticane che parlano di notizia «priva di prove concrete e circostanziate». «Le anonime ma autorevoli fonti vaticane citate relativamente all'inchiesta di Panorama sulle notti brave dei preti gay a Roma - sottolinea Mulè - parlano di una notizia priva di prove concrete e circostanziate ed è bollata come un tentativo di trovare ad ogni costo argomenti forti per svegliare i lettori sotto l'ombrellone».
bella ripetizione...
«Desidero rassicurare le anonime fonti vaticane invitandole a recarsi in edicola per leggere l'inchiesta.
Un po' di pubblicità non fa mai male. 
Ove non fosse sufficiente sarò lieto di fornire loro nomi, cognomi e indirizzi dei sacerdoti che hanno compiuto atti sessuali, peraltro documentati da riprese video incontrovertibili.
e vai in galera, visto che c'è il diritto alla privacy VISTO CHE I SUDDETTI PRETI NON HANNO COMMESSO REATO ALCUNO. Siamo arrivati alla delazione come durante il Ventennio. Perchè Panorama è ancora online? Perchè la rivista non è stata sequestrata? perchè il direttore non è già in GALERA dove è stata buttata via la chiave?

I nostri lettori, inoltre, saranno sicuramente svegliati dalla nostra inchiesta. Ma le anonime fonti mi credano: avremmo preferito non disturbare il loro riposo piuttosto che raccontare questa squallida storia».
Squallido è Panorama e il suo direttore. Anche perchè non attacca i preti che non osservano il celibato, ma solo quelli gay. dunque è l'omosessualità ad essere squallida.
Quindi un prete che per conto proprio nel tempo libero va in un locale a ballare è squallido più di un politico eh usando le auto blu paga 3 mignotte per se e altri cazzi al vento vecchi e panzuti come lui... Capita l'antifona.
Il Messaggero però non fa analisi si limita a riportare l'articolo condividendone di fondo il giudizio estremamente negativo di Panorama: preti froci? che schifo! quelli etero possono invece tranquillamente andare a mignotte o trans.

Poi c'è l'articolo di Panorama. Che  va in edicola con questa copertina.


Omosessualità ancora confusa con effeminatezza e unghie laccate di rosa (sic!),bel palato quelli di panorama coltivano per i propri lettori. Volgare, maschilista patriarcale e omofoba propri come metà degli italiani, quelli che continuano a votare Berlusconi, proprietario di questo settimanale.
Ecco il testo (e le foto) pubblicato sul sito
Un’inchiesta con telecamera nascosta, seguita da verifiche minuziose e da controlli accurati. Per venti giorni Carmelo Abbate, giornalista di Panorama, affiancato da un «complice» gay,
I giorni da 15 (per il messaggero) sono diventati 20. Almeno qui complice è tra virgolette
si è infiltrato nelle serate brave di alcuni preti che, a Roma, conducono una sorprendente doppia vita: di giorno sono sacerdoti in abito talare; di notte, smessa la tonaca, sono uomini perfettamente integrati negli ambienti omosessuali della capitale. Quella che ne è uscita è un’inchiesta sul campo che ha permesso di scoprire una realtà inedita
Veramente già nel lontano 1994 Thomas Migge, pubblicò in Italia un'inchiesta di tutt'altra levatura giornalistica. Il libro è Può mai l'amore essere peccato? pubblicato per i tipi della Marsilio. Giornalista tedesco, abbordò i preti come per un incontro (avvicinandoli in luoghi di incontro o sulla linea 64 dell'autobus) e poi rivelava la vera natura dell'incontro, molti hanno negato l'intervista, molti hanno risposto. Ne è nata una casistica molto interessante e molto umana nella quale il giornalista, con strumenti culturali professionali ma anche umani direi ben più profondi di quelli di Panorama descrive l'umanità degli intervistai che prima ancora di esser e preti sono esseri umani con le debolezze e i difetti di tutti. nessuna demonizzazione ma solo la volontà di capire e di sapere come vivono quei preti la propria clandestinità.
Miliardi di anni luce dall'abisso di bassezza morale, nullità professionale, scempio deontologico e comportamento al limite del reato penale (spero che la magistratura aprirà una indagine al più presto) di qunato fatto da Panorama e i suoi giornalisti (sic!).
e per certi versi sconvolgente: sacerdoti che partecipano a feste notturne con escort uomini; che hanno rapporti omosessuali con partner casuali; che frequentano chat e ritrovi gay.
Le chat, essendo ambienti virtuali non si frequentano, ma vai a spiegare l'italiano a gente che ha in spregio la deontologia professionale...
Panorama ha individuato numerosi casi
casi, come si trattasse di un crimine, di qualcosa di eccezionale, di strano,etc...
e ne ha raccontati tre in particolare: quello di Paul, quello di Carlo e quello di Luca (i nomi sono inventati per proteggere l’identità dei sacerdoti).
Il primo, un francese sui 35 anni, ha incontrato il cronista di Panorama venerdì 2 luglio, in una festa gay in un locale del quartiere di Testaccio.
Una festa gay in un locale? una normale serata del locale o si festeggiava un evento particolare? Perché usare la parola festa? se non per sottolinearne surrettiziamente l'aspetto vizioso?
Nella serata, cui partecipavano – retribuiti - due escort uomini che hanno ballato seminudi con il prete e con altri ospiti (praticando poi sesso gay con alcuni di loro),
ecco che ritorna il discorso di prima, come fanno due uomini a praticare sesso etero?... A cosa serve questa specificazione se non a usare la parola gay in modo piccante?
era presente anche Carlo, il secondo prete, che ha un’età tra i 45 e i 50 anni. La notte termina a casa di Paul, dove il complice gay del cronista di Panorama prima chiede al prete di indossare l’abito talare e poi ha un rapporto sessuale con lui, ripreso dalla telecamera nascosta.
Intanto compiaiono alcuni estratti dai video ripresi, senz autorizzazione, illegali perchè non sono prova di alcun crimine ma sono una epslicita violazione della privacy.
 MA scommettiamo che il direttore di Panorama in galera non ci andrà?

La sera successiva Paul e Carlo hanno dato appuntamento al cronista di Panorama e al suo complice al Gay village di Roma, mostrando di trovarsi a loro agio in quell’ambiente.
Il gay village è un posto normalissimo dove si balla si beve e si fumano sigarette, frequentato da tantissimi etero e tantissime donne non tutte lesbiche. Perché specificare che il prete si trovava a suo agio in quel posto?
In questa occasione, Carlo più volte si è assentato sostenendo di averlo dovuto fare per evitare di incontrare quelli che aveva riconosciuto come altri preti o catechisti.
Altra affermazione falsa. Anche gli altri preti o catechisti erano nello stesso luogo infamante quindi erano tutti costretti alla stessa omertà che tutelava ognuno individualmente.
La serata si è chiusa con lo stesso finale della precedente.
Come per dire che a differenza degli etero che sono fantasiosi i gay sono ripetitivi, maniacali, compulsivi, caratteristiche di un atto sessuale che è un vizio e non una normale variante della sessualità umana.
Il giorno dopo, domenica 4 luglio, Paul ha celebrato la messa su un tavolino della propria abitazione, alla presenza del cronista di Panorama e del suo complice.
Il videoeditoriale del direttore: abbiamo le prove
Le prove di cosa? 


Panorama ha verificato che Paul è effettivamente un prete. Con Carlo, invece, l’incontro si è svolto in un ristorante del centro di Roma, abitualmente frequentato da gay. Carlo ha indicato una coppia di uomini a un altro tavolo, sostenendo che uno dei due fosse un prete e che fossero «fidanzati».
Fidanzati tra virgolette. perchè mentre un prete può essere fidanzato con una donna due uomini possono solo scimmiottare le pratiche etero... Omofobia allo stato puro
A suo dire, il locale è abitualmente frequentato da tanti prelati gay.
Carlo ha sostenuto anche che almeno il 98 per cento dei preti che conosce è omosessuale,
affermazione priva di qualunque spessore statistico.
ma ha aggiunto che nella Chiesa di oggi c’è una parte «intransigente» che si sforza di non guardare la realtà, e un’altra parte più «evangelica», che invece riconosce e accetta il fenomeno dei preti omosessuali.
Non per la dottrina ufficiale.
Al termine del pranzo, Carlo ha portato il complice di Panorama nel suo appartamento, che è collegato a una grande struttura ecclesiastica, e ha avuto con lui un rapporto sessuale, anche questo ripreso dalla telecamera nascosta.
Il cronista di Panorama ha anche filmato Carlo mentre celebrava la messa in una chiesa non lontana dal suo appartamento. Sulla versione online di “Panorama” e sull’iPad saranno disponibili, dal 23 luglio, tutti i filmati a corredo dell’inchiesta.
 Il Vicariato ha subito rilasciato una dichiarazione


La rivista Panorama nel numero di oggi, venerdì 23 luglio, pubblica un lungo articolo dal titolo “Le notti brave dei preti gay”. L’estensore del servizio afferma di aver frequentato alcuni sacerdoti gay e di aver documentato i loro comportamenti con una telecamera nascosta. La finalità dell’articolo è evidente: creare lo scandalo, diffamare tutti i sacerdoti, sulla base della dichiarazione di uno degli intervistati secondo il quale «il 98 per cento dei sacerdoti che conosce è omosessuale», screditare la Chiesa; e - per altro verso - fare pressione contro quella parte della Chiesa da loro definita «intransigente, che si sforza di non guardare la realtà» dei preti omosessuali.

I fatti raccontati non possono non suscitare dolore e sconcerto nella comunità ecclesiale di Roma, che conosce da vicino i suoi sacerdoti non dalla “doppia vita”, ma con una “vita sola”, felice e gioiosa, coerente alla vocazione, donata a Dio e a servizio della gente, impegnata a vivere e testimoniare il Vangelo e modello di moralità per tutti. Questi sono gli oltre 1.300 sacerdoti delle 336 nostre parrocchie, degli oratori, delle molteplici opere di carità, degli istituti di vita consacrata e delle altre realtà ecclesiali operanti nelle università, nel mondo della cultura, negli ospedali e sulle frontiere della povertà e del degrado umano, non solo nella nostra città ma anche in terre lontane e in condizioni assai disagiate. Chi conosce la Chiesa di Roma - dove vivono anche molte centinaia di altri preti provenienti da tutto il mondo per studiare nelle università, ma che non sono del clero romano né impegnati nella pastorale - non si ritrova minimamente nel comportamento di costoro dalla “doppia vita”, che non hanno capito che cosa è il “sacerdozio cattolico” e non dovevano diventare preti. Sappiano che nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici. Coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto. Non vogliamo loro del male ma non possiamo accettare che a causa dei loro comportamenti sia infangata la onorabilità di tutti gli altri.

Dinanzi a simili fatti aderiamo con convinzione a ciò che il Santo Padre Benedetto XVI ha ripetuto più volte negli ultimi mesi: «i peccati dei sacerdoti» ci richiamano tutti alla conversione del cuore e della vita e ad essere vigilanti a non «inquinare la fede e la vita cristiana, intaccando l’integrità della Chiesa, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto».

Questo Vicariato è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale.

23 luglio 2010 (fonte Romasette.it sito del vicariato di Roma.

Il disonore non è fare del sesso ma praticare del sesso gay. Nessuno si sogna infatti di fare accenno ai preti etero che scopano con donne o mettono su relazioni sentimentali con donne. Nessuno chiede loro di venire allo scoperto. nessuno pensa che un prete che fa sesso con una donna infanghi tutta la chiesa. Un prete che scopa con un uomo, maggiorenne e consenziente..., sì.
Le posizioni della chiesa sono medievali a dir poco e sono degne della peggiore omofobia talebana e islamica. La chiesa va censurata, criticata, denunciata e le va impedito di discriminare i reti gay, non perché on li vuole nel suo connesso, è libera di farlo, ma perchè li accusa di infangare l'onorabilità degli altri preti, evidenziatone anche di quelli che fanno sesso con donne.

Le reazioni da parte dfi tutto il mondo omosessuale e non non si sono fatte attendere. Anche whad ha detto la sua, con puntualità e precisione. ecco il testo integrale che potete leggere anche su Facebook e sul sito Wehaveadream.eu.

Con una copertina aderente allo stile del settimanale, Panorama pubblica oggi un pessimo articolo - ampiamente pubblicizzato già ieri - sulla vita notturna di alcuni preti omosessuali mischiando omofobia e pruderie, gossip di bassa lega e disinformazione.
La copertina: due mani giunte con un rosario e lo smalto rosa sulle unghie. Non sappiamo chi siano i grafici di Panorama e non sappiamo che luoghi e quali omosessuali frequentino, ma diciamolo con franchezza: con quell’immagine molto old style vuole associare l'idea dello smalto, simbolo stereotipato della femminilità, all'omosessualità facendo l'equazione "gay = donna". Nulla di più falso, nulla di più stantio.

Tornando invece all'articolo vero e proprio vi si legge solo di preti adescati e filmati anche durante rapporti sessuali senza il loro consenso in barba alla filosofia sulla privacy. Anche questa volta il filmato ha un solo scopo che non è certo fare un’inchiesta su un illecito o su un malcostume:

- perché non c’è nulla di nuovo sotto il sole: tutti ricorderanno il servizio di Exit, il programma di La7 condotto da Ilaria D’Amico.

-perché due persone adulte e consenzienti che hanno un rapporto sessuale consensuale non commettono alcun reato

-perché si prova a sputtanare una categoria, quella dei preti, che vengono cosi accomunati tutti, indiscriminatamente, a viziosi, ma non ci è dato però di sapere cosa pensino questi uomini dell'omosessualità e come la vivono

-perché si prova a sputtanare una comunità, quella delle persone gay che vengono - ancora una volta - mostrate come interessate solo al sesso promiscuo.

Ci sembra ovvio che ci sono un sacco di preti eterosessuali e ci aspettiamo quindi che per contraddire le nostre supposizioni e dimostrare che l'intento era solo di informare dell'esistenza di un fenomeno Panorama faccia anche un reportage su quei preti eterosessuali che hanno rapporti con prostitute, che hanno relazioni stabili e a volte figli.

Di fronte a questo servizio, è da notare che il vicariato di Roma, al contrario dei casi di pedofilia, che vengono insabbiati o sminuiti, chiede ai preti omosessuali di venire allo scoperto e di rinunciare ai “benefici” – che credevamo non esistessero – derivanti dallo status clericale.

Esprimiamo anche forti perplessità per le dichiarazioni di alcuni esponenti dell’associazionismo gay che nel tipico sport della corsa al comunicato e alle dichiarazioni a mezzo stampa, invece di rinunciare ad un contributo allo sciacallaggio messo in atto da Panorama, confessano esperienze personali, danno numeri e aiutano a definire topologia e vademecum per partecipare a questi incontri.

-We Have a Dream-
Un attacco ai gay e alla cheisa senza precendenti, fatoda Berlsuconi che sta evidentemente preparando una ttacco totale per difendersi da quella che teme essere la sua fine politica. Un messaggio in stilemafioso d iavvertimento possimao toccare chiuqnue non ci fermiamo davanti a niente.
Nemmeno il paese civile però.
Stilizzereremo diverse manifestazioni di protesta. Sarete prontamente informati qui e su facebook.