venerdì 28 gennaio 2011

Ancora sulle ecolalie di Signorini (e di gaynews 24)

Già tempo fa mi ero occupato di lui, scrivendogli anche una mail alla quale non si è mai degnato di rispondermi.


Ora torno a occuparmene per un editoriale pubblicato sul sito di TV Sorrisi e Canzoni.

Ho appreso la notizia leggendola sul sito gay24news (del quale pure ho avuto modo di parlare) che non perde occazione per dire cazzate o omettere di commentare dettagli importanti.

Ma procediamo con ordine.

Ecco l'editoriale di Signorini:

Care lettrici e cari lettori, sui giornali nei giorni scorsi ho trovato una notizia che avrei preferito non leggere: Elton John è diventato papà. Per carità, non ho niente contro Elton John, che conosco e stimo non solo come cantante. Ma il modo in cui è diventato padre francamente non lo condivido: ha preso una donna «in affitto» per avere un erede, che ha chiamato Zachary Jackson Levon Furnish-John (Furnish è il cognome del suo compagno David, con cui convive da 12 anni e con cui è sposato civilmente da cinque). Alcuni giornali hanno commentato questo fatto come «una nuova conquista delle coppie gay» e considerano Elton «un apripista sui diritti degli omosessuali». Sarà. Ma più che alla coppia Elton-David e al suo ruolo di «apripista», a me viene da pensare al piccolo Zachary. Che non potrà contare sulla figura veramente insostituibile per un bambino: quella della madre. Sono sicuro che Zachary crescerà in una famiglia che lo ama e che fortunatamente può offrirgli una vita senza preoccupazioni economiche. Ma tanto amore e tanti soldi secondo me non basteranno mai a nascondere la mancanza di una madre. Perciò sono d’accordo con Papa Benedetto XVI quando afferma che i bambini devono crescere in una famiglia dove ci sono un papà e una mamma. E senza mettere in discussione le rivendicazioni dei gay, lasciatemi dire che Elton e David secondo me sono andati un po’ oltre i propri «diritti». Pensando probabilmente troppo ai propri desideri e troppo poco alle esigenze di un bambino. Alla prossima.
as@sorrisi.com
 Non c'è che dire. L'ipocrisia degli omofobi non ha limite alcuno. Se la coppia è di uomini, manca la mamma, se la coppia è di donne, manca il padre... Certo affermazioni quali  Perciò sono d’accordo con Papa Benedetto XVI quando afferma che i bambini devono crescere in una famiglia dove ci sono un papà e una mamma sono ridicole perchè offendono anche tutte le coppie di separati e divorziati il cui costume è quello di litigarsi i figli e puntare a un affido secco a uno dei due genitori (anche se dall'introduzione dell'affido condiviso nel 2008 ha cambiato le carte in tavola...). 

Comunque signorini è il classico italiano, fascista e cattolico) che pretende di decidere per conto degli altri. e va preso per quello che è una nullità che esprime pareri non richiesti.

C'è un altro aspetto però che lascia perplessi nel post. Ma prima di parlarne leggiamo il cappello introduttivo con cui gaynews 24 ha commentato la notizia.
Anche Alfonso Signori, Direttore di Tv Sorrisi e Canzoni ed opinionista televisivo non ha mancato di polemizzare con la scelta di paternità da parte del cantante Elton John ed ecco cos’ha scritto ai suoi lettori dall’osservatorio privilegiato del blog di Sorrisi e Canzoni Tv:
Intanto è un sito e non un blog. In un blog si possono lasciare commenti invece l'editoriale di Signorini non lo si può commentare (c'è solo un indirizzo mail al quale scrivere, privatamente, e non è detto che ti risponda, e, cosa ben più importante, solo Signorini legge la mail, se la legge..., non i lettori del SITO).

C'è un passaggio nell'editoriale che è così offensivo che Signorini andrebbe schiaffeggiato (moralmente, si intende)

Zachary Jackson Levon Furnish-John (Furnish è il cognome del suo compagno David, con cui convive da 12 anni e con cui è sposato civilmente da cinque).
Allora. Se John e  Furnish sono sposati Furnish non è il compagno ma il Coniuge ma si sa per Signorini l'italiano è un'opinione. L'opinione è quella ottocentesca del matrimonio vero come matrimonio in chiesa (se no non si capisce la distinzione matrimonio civile) evidentemente per Signorini il matrimonio è solo quello in chiesa (e tra persone di sesso diverso).

Però, immaginatevi se questo stesso metro omofobico venisse applicato anche alle coppie etero.
Prendiamo Gianfranco Fini e la sua (ex) moglie Daniela Di Sotto.
Fini incontra Di Sotto nei primi anni 80. nel 1985 hanno una figlia e si sposano nel 1988.

Quindi se Singorini applicasse lo stesso metro si dovrebbe dire
Daniela di sotto compagna di fini con cui convive da 12 anni e con cui è sposato civilmente da cinque.
Civilmente...
Tutti i cattolici di merda si dimenticano che in Italia l'unico matrimoni ad avere valore legale è quello civile e non quello ecclesiastico che viene equiparato a quello civile, riconosciuto come se. Mentre a sentir loro sarebbe vero il contrario.

Inutile dire che di tutto questo gaynews 24 nemmeno si è accorto?

giovedì 27 gennaio 2011


Cara Mina,
sono stanca della politica italiana, fatta da anziani che pensano soprattutto a salvare la propria poltrona a rotelle. Anche se non sono proprio di sinistra, mi piace Nichi Vendola, mi sembra riesca a darci una speranza. Il fatto che sia cattolico e gay magari lo aiuta a osare di più con idee e proposte, proprio perché deve sfidare e vincere molti pregiudizi. Ma secondo te, l’Italia è pronta per un premier gay?
betta

Non sarebbe una novità. Mi sembra che ci siamo già passati, per quelle strade. Cioè, mi risulta che, nei decenni, ne abbiamo già avuto almeno uno. Ma erano tempi in cui si rifuggiva accuratamente da qualsiasi tipo di coming out. Adesso, invece, di «rivelazioni» se ne fanno fin troppe. Sogno un mondo in cui l’omosessualità non sia equiparata a immoralità, indecenza, oscenità, corruzione, vergognosa offesa alla morale comune o addirittura a pedofilia. Questa è una orrenda china che non ci porterà niente di buono. Ciao, Betta.
Mina
Vanity Fair - 3/2011 del 26.01.11

venerdì 14 gennaio 2011

Gay news 24. Quando il giornalismo (sic!) è miope

Leggo questa notizia su gay news 24

Roma: Svastichella pena ridotta in appello, da sette a quattro anni.

In appello la condanna è scesa da 7 a 4 anni, per la concessione delle attenuanti generiche. Ma resta invariata la contestazione di tentato omicidio. Per questo motivo le parti civili, Arcigay e Comune di Roma, si sono dichiarate soddisfatte.
Pena ridotta nel processo d’appello per Alessandro Sardelli, noto come “Svastichella”, l’uomo accusato di aver aggredito due ragazzi omosessuali la notte tra il 21 e il 22 agosto del 2009 al Gay Village all’Eur.
Casomai l'uomo condannato, in Appello, non solo più accusato. Accusato vuol dire che non siamo sicuri sia stato lui... Accusato si dice di un colpevole prima del processo (per la presunzione di innocenza garanzia costituzionale) ma questo omofobo è stato giudicato in due processi e ritenuto in entrambi colpevole, quini non accusato, ma condannato,o, semplicemente l'uomo che HA aggredito etc. etc.

Lo hanno deciso i giudici della I Corte d’Appello, presieduta da Eugenio Mauro, che hanno ridotto la condanna a quattro anni dai sette inflitti con rito abbreviato il 13 gennaio scorso.
Ecco un'occasione mancata per ricordare che, ci fosse stata la legge contro l'omofobia, le attenuanti generiche non sarebbero state applicabili. Io sono un garantista, ma a un porco che perchè vede due ragazzi darsi un bacio davanti alle camionette che vendono panini alle 4 del mattino decide che la cosa non gli va giù e accoltella al ventre il primo sfascia in testa all'altro una bottiglia non capisco per quale cavolo di motivo bisogna dargli le attenuanti generiche...
Il pg Elisabetta Ceniccola aveva chiesto invece la conferma di tale condanna

cioè sette anni invece che 4, quasi la metà... Alla faccia delle attenuanti!
La riduzione è motivata dalla concessione delle attenuanti generiche, ma lascia invariata la contestazione di tentato omicidio, porto d’arma bianca e lesioni gravi, per aver ferito al torace un ragazzo gay
<\blockquote>
Un ragazzo gay. In questo caso la specifica è irrilevante visto che per la legge un ragazzo gay o etero sono esattamente uguali... Un ragazzo perchè gay avrebbe invece spiegato l'origine omofobica del gesto... D'altronde, si sa, l'italiano, come la matematica, sono solo un'opinione...

Dino, e averne colpito un altro alla testa, Giuseppe. Soddisfatti per questa decisione le parti civili costituite, il Comune di Roma con l’avvocato Enrico Maggiore, l’Arcigay Roma e i due ragazzi aggrediti con l’avvocato Daniele Stoppello.

Sì? Siamo sicuri che i due ragazzi aggrediti siano soddisfatti?
“E’ importante che sia stata confermata la nostra presenza come parti civili – ha detto Stoppello – E’ stato così stabilito un importante principio in merito alla possibilità dell’Arcigay di essere parte in questi processi.
Traduzione. Non ce ne frega un cazzo di come si svolgono i processi nei quali riusciamo a infilarci come "rappresentanti dei gay" l'importante è che si parli di noi. Tant'è che perdiamo l'occasione di ricordare che una legge contro l'omofobia avrebbe evitato le attenuanti. Perché Svastichella ha accoltellato un ragazzo per un bacio che stava dando al suo partner, alle 4 del mattino.
Non solo, rileva anche come sia stato confermata la sussitenza del pericolo di vita per Dino, a fronte di una consulenza che invece non la riconosceva”. “E’ stato stabilito il principio che il Comune – ha aggiunto Maggiore – è parte in questi processi, sottolineando così il lavoro svolto dall’amministrazione comunale nella direzione della tolleranza, dell’integrazione sociale e di condanna nei confronti di azioni deprecabili con quella per la quale eravamo a processo”.
Traduzione . Anche a noi del Comune non ce ne frega un cazzo di questi froci. Se ci siamo costituiti parte civile è perchè non potevamo fare altrimenti, se no strumentalizzavano la cosa contro la nostra amministrazione che si sa, in quanto di destra è comprovatamente omofoba.

In tutto questo il sito riporta queste dichiarazioni e dà la notizia col tono finto professionale di chi riporta i fatti senza commentarli.
Invece i commenti ci sono, anche se impliciti, e sono assolutamente insostenibili.
Questo articolo è uno spot per Arcigay e il comune di Roma, fatto sfruttando i due ragazzi aggrediti ignorando completamento il gesto di Svastichella un gesto di squisita e pura omofobia.
Ma si sa, in due ragazzi gay se la sono andata a cercare, che bisogno avevano di baciarsi davanti a Svastichella?

Datemi un secchio sto per vomitare.


Secondo articolo sempre su gay news 24


James Franco, una mezza ammissione: “forse sono solo gay”…


James Franco l’attore americano di origini italiane che negli ultimi anni è diventato un beniamino del pubblico omosessuale di tutto il mondo grazie alle sue interpretazioni di personaggi gay
Cioè James Franco piace ai gay non perchè è un bonazzo della madonna, ma perchè ha interpretato tanti personaggi gay. Ma come sono provinciali e separatisti 'sti gay. Gli piacciono gli attori quando interpretano personaggi come loro...
Ma non si rende conto del ridicolo l'autore  di questo scritto (scusate la tastiera si rifiuta di scrivere la parola art.. art.. niente non ne vuole proprio sapere...)?

Non importa come parli dei gay. L'importante è che ne parli...
(nel film “Milk” nella parte di uno dei fidanzati storici di Harvey Milk e il poeta Allen Ginsberg in “Howl“)
Tanti?? Sono due!!! (James Franco ha all'attivo ben 25 film...)
da sempre è costretto a combattere con giornalisti che durante le interviste gli rivolgono sempre un sacco di domande sul suo orientamento sessuale.
E il giornalista non si chiede perchè? Perché a nessuna attrice che interpreta una prostituta chiedono scusi ma lei fa la mignotta? Perché il giornalista (sic!) non dice che la domanda non ha senso e nasce da una visione solo negativa dell'omosessualità (se lo interpreta un po' lo è, un etero non lo farebbe mai...).
Il rito si è ripetuto anche qualche giorno fa dove nel corso di un’intervista rilasciata dall’attore per parlare del suo ultimo lavoro “127 hours” all’ennesima domanda se era gay James Franco ha dato una risposta particolarmente articolata sul cosa, il come ed il perchè si era ritrovato ad interpretare personaggi omosessuali chiudendo sibillinamente: “Ma forse sono solo un gay”. E se non lo sa lui…
Ecco il provincialismo gay tutto italiano. Invece di apprezzare, cogliere e rimarcare la sottile ironia di James Franco che è un attore e interpreta personaggi che gli piacciono e non ha nessun problema a interpretare personaggi anche gay ma che, visto che continuano a chiederglielo, che pensassero pure che è gay, per lui non è un problema, la ...signorina che ha scritto queste note si sdilinquisce a pensare che James Franco possa essere gay. Evidentemente si pone la stessa domanda cretina dei sue colleghi basata sull'equazione  Interpreti un frocio? Lo sei anche tu. 
Non si illuda, Franco ha già dimostrato che, a prescindere dall'orientamento sessuale, è molto più intelligente di chi ha scritto questa nota basate sul gossip più deleterio.



Datemi un secchio sto per vomitare di nuovo. Se avete finito i secchi fa niente. Vomito sull'articolo. (E vai! Ho vinto sulla tastiera!!!).