mercoledì 4 maggio 2011

Il Giovanardi pensiero

(ASCA) - Roma, 2 mag - ''Un bacio pubblico tra due uomini a me infastidisce. Un episodio ostentato di questo genere in un luogo pubblico da' fastidio: questo tipo di effusioni, se ad esempio due vogliono darsi un lungo bacio in bocca, se lo diano a casa loro, evitino di farlo davanti a persone terze'' Lo ha detto il sottosegretario Carlo Giovanardi a Radio 24.

''Se io vedo un nudista o una nudista su una spiaggia deserta in Sardegna non mi fa nessun effetto - ha cosi' argomentato - mentre se li vedo in spiaggia a Riccione in mezzo ai bambini e le famiglie mi provoca un fastidio immenso''. (fonte ASCA

Tempo fa parlai di come la cultura del dividi et impera ci renda tutti più deboli.
Stavolta Giovanardi mette le carte in tavola è fa luce sul suo pensiero che è quello dei tanti troppi italiani che mal sopportano situazioni di convivenza, di messa in comune, di compartecipazione.
Un nudista isolato, come un gay nel ghetto, è innocuo, controllabile, ci puoi far anche soldi sopra. Ma un gay inserito nella società, che convive con gli altri cittadini, senza ghetti, senza steccati, senza isole pedonali a lui dedicate fa paura perchè arricchisce l'umanità e toglie potere ai tanti Giovanardi che senza un popolo da dividere non hanno più potere e perdono la loro funzione primaria. Quella dei cattolici, che ti governano per conto di dio e ti mantengono nell'ignoranza perchè appena acquisisci spirito critico ti accorgi che ti stanno comandando.
L'alleanza tra il berlusconismo e la chiesa non è mai stata sancita è connaturata a queste due forme reazionarie e totalitarie di controllo delle vite altrui, per la sete di potere, per poter dire agli altri come vivere. E' alla base del mito fondativo del cattolicesimo, quel libro del Genesi che ha sancito il peccato originale dell'uomo tramite Eva che ha mangiato il frutto dell'albero della conoscenza. E' alla base del piano di rinascita democratica pidduista che Berlsuconi ha portato a compimento grazie alla complicità di tutta la sinistra che, quando ha potuto, (Dalema prima, Prodi poi) non hanno messo Berlusconi in galera.

Ora non vedo una via d'uscita non cruenta da questa crisi democratica che ha ucciso il paese. Una rivoluzione della portata di quella francese. Ma ci mancano i numeri. Perché gli italiani sono troppo presi a difendere il piccolo privilegio che ognuno ha to give a damn per il resto del Paese...

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