lunedì 11 luglio 2011

A volte purtroppo l'omo-transfobia è nell'occhio di chi guarda



Questo spot è stato giudicato transfobico da Roberto Mauri un lettore di Gay.it che ha scritto al sito, il quale ha scritto alla Perfetti (commissionaria dello spot) che ha risposto al sito che si è limitato a pubblicare lettera e risposta senza fare alcun commento.

Ora credo sia evidente a ogni persona  davvero libera da pregiudizi omo transfobici che questo spot non tratta di trans, perchè (come ha ricordato Mirella Izzo tra i commenti all'articolo) le trans non sono uomini con le tette e i trans non si tengono certo il seno.

Non si tratta nemmeno di un transgender (categoria più ampia all'interno della quale il transessualismo p solo una delle possibilità) perchè lo spot tocca altre corde come spiega Alberto Bruno nella lettera di risposta a gay.it.
Si gioca sull'iperbolismo di certa tv, di certe sopa o di certi programmi verità. Così il papà in realtà è una mamma e il figlio è una marionetta.
Un meccanismo talmente conosciuto che anni fa i Griffin ne hanno fatto una parodia (come ricorda il blog netslash2010 al quale devo questa citazione).



Chi vi vede una offesa alle o ai trans non ha ben presnete chi è una o un trans e confonde davvero parecchie cose.
Ecco un caso preciso di omocentrismo (transcentrismo), guardare cioè tutto in chiave omosessuale e trans.
Basta che ci sia un po' di ambiguità di genere (sessuale) che subito cicciano fuori travestiti checche e trans (indistintamente) che per molte persone, evidentemente sono un po' la stessa cosa.

Quello che sorprende ancora di più oltre la lettera e l'assenza totale di vaglio critico del sito gay.it sono i commenti postati all'articolo.

Gabriele Dario Belli fa minacce tonitruanti 
con l'ausilio dell'Associazione Trans Genere, abbiamo già intrapreso gli atti dovuti
atti dovuti?
con l'azienda Perfetti, titolare dello spot incriminato.
Noi riteniamo particolarmente offensivo e lesivo dell'immagine delle persone Trans, e delle loro famiglie, tale spot.
Quale trans????

Per fortuna Mirella Izzo restituisce allo spot la sua vera natura risponde per le rime a Gabriele:
Per carità di dio (o chi per esso)... (...) Lo spot della Perfetti gioca sostanzialmente sullo stupore e sul grottesco. (...) Un uomo attempato che si rivela "madre" al figlio difficilmente è transessuale perché le persone trans non sono UOMINI CON LE TETTE, come appare EVIDENTE nello spot, Nè un trans FtM si tiene quel fior fior di seno. Speriamo di non leggere lettere di proteste delle associazioni dei burattinai, offese per lo steretotipato accostamento a Pinocchio o di associazioi animaliste che protestano perché hanno ucciso una balena facendola cadere da un grattacielo...
Forse al laboratorio A spasso tra i generi che io Guido e Paola teniamo in giro per Roma (e Lazio)nel quale ragioniamo sugli stereotipi di genere e orientamento sessuale dovrebbero partecipare anche molti militanti glbtqi almeno a leggere certi articoli e certi commenti.



2 commenti:

Andrea ha detto...

Meno male che non sembrava strano solo a me che si stessero inalberando contro la pubblicità tacciandola di transfobia!
Pensavo di essere io a non capire l'offesa... invece almeno siamo in tre (più i commissionari!)

Alessandro Paesano ha detto...

Siamo in tre! Io, te e Mirella!