martedì 16 agosto 2011

Sul matrimonio gay di Cuba tra Wendy Iriepa e Ignacio Estrada. (1)

Adnkronos qualche giorno fa ha pubblicato questa news:

Cuba: attesa per prime nozze tra un gay e un trans

L'Avana, 13 ago.
Le prime nozze gay si celebrano oggi a Cuba dove le unioni tra persone dello stesso sesso non sono legali, ma in questo caso la sposa, Wendy Iriepa, e' un transessuale ma in questo caso la sposa, Wendy Iriepa, e' un transessuale.
Facciamo l'analisi del comunicato.
Le prime nozze gay
Si dice nozze.  Non nozze gay. In tutti gli stati dove sono riconosciuti i matrimoni tra persone dello stesso sesso si tratta della stessa legge che riconosce i matrimoni tra persone di sesso diverso. L'istituto è sempre quello del matrimonio allargato ANCHE alle persone dello stesso sesso.
si celebrano oggi a Cuba dove le unioni tra persone dello stesso sesso non sono legali,
 quindi a che titolo le si chiama nozze gay?
ma in questo caso la sposa, Wendy Iriepa, e' un transessuale
Quante volte ancora dovremo ricordare a questi giornalisti che non si meritano di essere chiamati così che il genere della parola trans va accordato con il sesso di arrivo non con quello di partenza? Anche perchè se una persona ha fatto tanto per cambiar sesso è come minimo irrispettoso ricordargli il sesso di nascita?
ma in questo caso la sposa, Wendy Iriepa, e' un transessuale
A maggior ragione se LA  TRANS è stata RICONOSCIUTA donna  in forma ufficiale.

In ogni caso che cosa vuol dire che queste nozze si sono celebrate tra un gay e UNA trans?
Delle due l'una.
O il giornalista (ma saprei io come chiamarlo o chiamarla) pensa che siccome un uomo sposa una donna che è stata uomo sia gay - il che la dice lunga non solo sull'omotransfobia dell'autore della news (che vede gay laddove ci sono invece un uomo etero e una donna trans) ma anche sulla semplificazione ideologica e sul modo di riportare le notizie in generale - oppure il gay ha sposato la donna (poco importa se biologica o no) come copertura e dunque è un matrimonio che denuncia il clima omofobico di Cuba se costringe un gay a nascondersi dietro un matrimonio di facciata.

In realtà le cose sono più complesse di così.

Per capirci qualcosa di più non fidandomi della stampa italiana e sperando che il delirio sia dei giornali (e siti) italiani mi sono rivolto a fonti estere e locali più attendibili o più vicine ai fatti svoltisi.



Ho consultato così il blog di Yoani Sánchez una blogger cubana dissidente e che ha fatto da madrina alle nozze, il Latin American Herald Tribune,  più alcune testate internazionali, dalla BBC, al Guardian ad Aljazeera e ad Advocate.

Il tono di questi articoli infatti è meno approssimativo di quelli italiani e nessuno usa l'espressione nozze gay come AdnKrons nei loro titoli:

Cuba gay man and transgender woman marry1 (BBC)

Gay man weds transsexual woman in Cuba2 (Guardian

Il titolo che osa di più è quello di Aljazeera: Cuba celebrates its first transgender wedding3

Ecco i fatti.

Wendy Iriepa è una donna trans operatasi nel 2007. E' stata la prima a farlo a spese dello stato, grazie a un programma pilota che dal 2008 rende possibile il riassegnamento di sesso a titolo gratuito, a spese dello stato, riconosciuto a chiunque si trovi sull'isola, non importa quale nazionalità (ricordate il film di Michael Moore?).


Ignacio estrada, noto attivista gay e sieropositivo, è riconosciuto dal governo come un dissidente e mal visto da Mariela Castro, nipote di Fidel e figlia di Raul, fratello di Fidel, attuale Presidente del Consiglio di Stato Cubano.
Ignacio ha dichiarato al Latin American Herald Tribune di aver incontrato Wendy il 13 maggio di quest'anno, di essersi innamorato di lei e di aver deciso di sposarsi con lei il 13 agosto (data in cui Fidel Castro compie gli anni, 85 quest'anno). 
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Mariela è presidentessa del Centro Nazionale di Educazione Sessuale di Cuba (Centro Nacional de Educación Sexual de Cuba, CENESEX) impegnata per i diritti glbtqi e usata da molti, in patria e all'estero, come simbolo che il regime castrista ha cambiato opinione sull'omosessualità. Fidel infatti costrinse molti gay nei campi di rieducazione, subito dopo la rivoluzione, come è stato denunciato tra gli altri anche da Reinaldo Arenas (morto nel 1990)  nel suo autobiografico Antes que anochezca del 1990, dal quale Julian Schnabel, dieci anni dopo, ha tratto il film Before Night Falls, con Javier Bardem. 
L'omosessualità,  rimasta illegale fino al 1970,  veniva considerata controrivoluzionaria (esattamente come, nell'Italia del 1968, venne considerata un vizio piccolo borghese). Fidel Castro, lo scorso anno, ha ammesso che la repressione dei gay è stata una gran ingiustizia e se ne assunta la piena responsabilità.


Secondo il Latin American Herald Tribune Ignacio, lo scorso Giugno ha organizzato un Pride alternativo a quello ufficiale e per questo è stato visto da  Mariela (cioè dal Governo) come esponente di un movimento dissidente (da quello ufficiale di Mariela). 
Quando Mariela ha criticato l'inopportunità delle nozze di Wendy con Ignacio ha messo la donna (che lavorava presso il CENESEX) in una posizione scomoda dalla quale Wendy si è potuta sottrarre solamente col licenziamento. Alla faccia del governo gay friendly da quando al potere ci sono Mariela e suo padre...



Nessuno degli articoli da me letti però sottolinea il trattamento tutt'altro che friendly di Mariela e del governo né si chiede se il matrimonio tra Ignacio che ha dichiarato di essersi innamorato di lei e Wendy abbia una dimensione privata consistente (se cioè i due si amino davvero e dunque Ignacio è un gay alla prima storia etero, non ci sarebbe nulla di male) o se il loro matrimonio è solo un gesto politico e di provocazione.
Tutti danno per scontato che se ci sono di mezzo un gay e una trans il matrimonio in questione non sia un regolare matrimonio etero ma un matrimonio in qualche modo gay. Il movimento omosessuale ha molta strada ancora da fare...



Una donna trans che sposa un uomo gay non dovrebbe fare tutto questo scalpore visto che, anche in un paese omofobo come l'Italia, nessuno può impedire un matrimonio tra un omosessuale e una donna trans, sempre di un uomo e una donna si tratta e non di un matrimonio gay.

Una confusione forse indotta dalla dicitura matrimonio gay - invece della più precisa matrimonio tra persone dello stesso sesso.  
Il matrimonio gay non si riferisce al fatto che a sposarsi è una persona con quell'orientamento sessuale, indica soli il monoassortimento sessuale della coppia di coniugi. 
Se io, gay dichiarato, voglio sposarmi con una donna, lesbica dichiarata, nessun tribunale italiano (o Cubano) può impedire il matrimonio.

La confusione però non è solo dei siti italiani. 
Yoani Sánchez nel suo blog (tradotto in italiano sul sito de La stampa) a proposito delle nozze tra Ignacio e Wendy ha detto:
Quello che avrà luogo il prossimo sabato 13 agosto non può essere considerato legalmente un “matrimonio gay”, ma è quanto di più vicino siamo riusciti a ottenere. Wendy possiede un documento d’identità con un nome femminile, ma ai burocrati costerà fatica capire perché il suo certificato di nascita dice “maschio”.
Non so a voi ma  a me questa considerazione sembra un tantinello discriminatoria...
Firmeranno entrambi un documento davanti a un notaio e usciranno dal Palazzo dei Matrimoni come marito e moglie. Torneranno alla loro casetta nel municipio Playa coscienti di aver costituito un precedente importante, di averci dato una lezione, una spinta in avanti, un’accelerazione. Noi che saremo presenti alla loro unione legale, specialmente io che sarò la madrina, dovremo ringraziare Wendy e Ignacio. Perché per una sera, per una breve sera, avranno fatto entrare il nostro paese nel terzo millennio, nel bramato tempo di “adesso”.
Quel che non si capisce è come un matrimonio tra un uomo  e una donna (poco importa l'orientamento sessuale di lui e il cambiamento di sesso di lei) possa costituire un passo vanti per la causa
Se il matrimonio è tra le altre cose il riconoscimento della dignità dell'amore tra persone dello stesso sesso  questo matrimonio tra un uomo  e una donna continua a confermare che l'unica norma concessa nell'assortimento sessuale è quella etero, poco importa del resto. 
E, certo, se per sposarmi col mio uomo, o con la mia donna, devo cambiare sesso, con tutto rispetto per chi vuole farlo, beh no grazie, non mi sposo!!!

In nessun caso questo matrimonio rappresenta  la celebrazione delle unioni omosessuali perchè Wendy è una donna e poco importa se invece Ignacio è gay. La loro unione in quanto coppia  celebra comunque l'eterosessualità.

Non mi fraintenda qualche lettore distratto o confuso. 

Se Ignacio, da gay convinto, si è innamorato di Wendy, in quanto donna (anche se trans) non solo non c'è niente di male, ma la sua scelta "etero" non mette in discussione la sua omosessualità, né mette in incompatibile antagonismo etero e omosessuali. 

Ci innamoriamo delle persone prima ancora che del loro sesso di appartenenza e non c'è nessuna contraddizione se un gay intraprende una storia etero o viceversa, se non nella mente di chi vuole catalogare la sessualità e l'affettività umane in categorie oppositorie.

Però da qui a dire che il matrimonio ETERO tra un gay (che però se sposa una donna tanto gay non lo è più...) e una trans sia il simbolo delle unioni omosessuali ce ne corre...
Ma su questo fatto nessuno sembra voler puntualizzare nemmeno una sito gay storico come The Advocate che si limita a considerare - citando il Latin American Herald Tribune che riporta la dichiarazione - che Ignacio considers himself gay but had fallen in love with Iriepa after her transition.

Non è l'orientamento sessuale a fare di un matrimonio un matrimonio gay ma l'assortimento sessuale delle coppie.
Matrimonio omosessuale (=dello stesso sesso) si dovrebbe riferire solamente a questo al fatto che sono due persone dello stesso sesso a sposarsi ma siccome implica automaticamente che il motivo per cui ci si sposa o non ci si può sposare è l'orientamento sessuale della coppia e non il loro genere è sempre bene specificarlo ricorrendo alla parafrasi matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Se anche una militante internazionalmente conosciuta come Yoani Sánchez confonde identità sessuale con orientamento sessuale vuol dire che c'è veramente evidentemente un bisogno improcrastinabile di un vademecum per il giornalista ma anche per molte e molti militanti che spieghi le implicazioni logico-storico-sintattico-politiche ogni volta che usano certe parole, certi sostantivi certi aggettivi.

E' quello cui sto lavorando e non da solo...




Per quanto riguarda i commenti della stampa italiana dovrete attendere un post apposito. Perché noi italiani, come al solito dobbiamo distinguerci...







 
1) Un uomo gay di Cuba e una donna transgeder si sposano 


2) Un uomo gay sposa una donna transessuale a Cuba 


3) Cuba celebra il suo primo matrimonio transgender

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