venerdì 23 settembre 2011

Outing: 23 settembre ore 10

Fra poche ore sapremo.
Sapremo se il blog anonimo listaouting è un bluff oppure no.
Sapremo come diranno e che prove addurranno. Sapremo se l'iniziativa è seria o se, dopo tutto, avevano ragione gli avversori.

Io so solo una cosa. So che quel che listaouting non deve fare è questo:
Roberto Calderoli è finocchio. Ecco perché non fa che prendersela con i gay e non parla d'altro (se si esclude qualche occasionale stronzata sulla Padania, il Dio Po, il ritorno alla Lira eccetera).
Direte voi: e come lo sai? Beh, me lo hanno detto, ripetuto e confermato un po' di persone, molte provenienti dal Nord Italia e molte "per conoscenza personale" del fatto. Tra queste persone, anche un famoso editore (tranquillo signor Achab, non ce l'ho mica con te: ho scritto "famoso"). Allora, sapete come si diceva una volta? Vox populi, vox dei. Io a Dio non ci credo, ma al popolo eccome.
E adesso denunciami, caro ministro Calderoli. Stando alla legge sulla privacy le tue abitudini sessuali non sono protette da segreto perché tu sei una persona pubblica e pubblicamente impegnata contro - guarda tu - proprio i diritti civili dei gay. Eventualmente, in tribunale, chiamo a testimoniare le persone che mi hanno assicurato di avere una "conoscenza personale dei fatti". A' la guerre, comme à la guerre.
p.s. Si ringraziano gli amici blogger nei commenti per la segnalazione della foto del nostro ministro colto in posa virile e padana da "Repubblica".

E' un vecchio post (ne manca l'incipit in cui spiega la differenza tra outing e coming out) di Anellidifumo, del lontano 2005, squisitamente omofobico e maschilista.

Un post nel quale si fa tutto quello che nell'outing (quello vero) non si è mai fatto.

Si dice che Tizio è finocchio. Ma all'outing non interessa l'orientamento sessuale.
Come prova si cita un coraggiosissimo e deontologicamente parlando ridicolo "me l'hanno detto".
Attenzione non una fonte certa da tenere nascosta per ovvi motivi (uno dei pilastri del giornalismo americano)  ma un disgustoso me lo hanno detto, ripetuto e confermato un po' di persone, molte provenienti dal Nord Italia e molte "per conoscenza personale" del fatto. Tra queste persone, anche un famoso editore (...). Allora, sapete come si diceva una volta? Vox populi, vox dei. Io a Dio non ci credo, ma al popolo eccome.
Uno stile delatorio degno del miglior Mussoliniano.

Non si specifica bene quali siano gli atti omofobici se non un generale ecco perché non fa che prendersela con i gay e non parla d'altro (se si esclude qualche occasionale stronzata sulla Padania, il Dio Po, il ritorno alla Lira eccetera). 
Tra l'altro anellidifumo si improvvisa psicologo e, nei commenti, spiega come Calderoli sia  un uomo politico ossessionato dalla sua omosessualità e per questo capeggia una violenta campagna omofobica (...)  la sua posizione politica di forte omofobia passa dalla categoria appunto della politica a quella della fissazione personale, della patologia da disturbo della personalità e dell'identità psicologica, quindi si depotenzia alla radice. Un'omosessualità così male accettata è infatti sicuramente fonte di disturbo della personalità e, di conseguenza, è patologica. 

Capita l'antifona? Non si colpisce il comportamento del politico, ma si colpisce la persona, non solo accusandola di essere un finocchio ma di essere un finocchio egodistonico e dunque  patologico. 
Invece di criticare politicamente atti e comportamenti politici si cerca di demolire direttamente la persona usando l'omosessualità (egodistonica) come un'arma. 

Se non è omofobia questa... Il bue dice cornuto all'asino.

Tra l'altro fosse vero quel che dice anellidifumo Calderoli andrebbe aiutato, curato e non certo messo alla gogna mediatica con l'outing.

Inoltre, anche se fosse, Calderoli non è gay ma bisex visto che è stato sposato e oggi ha una compagna. Ma il maschilismo non fa considerare queste relazioni etero legittime e vere. Se sei frocio lo sei per tutta la vita,e le storie con donne millantate, una copertura.


Quel che non capisce Anellidifumo è che non c'è bisogno di addurre una omosessualità egodistonica per spiegare l'omofobia. E' una spiegazione naif oltre che maschilista. Maschilista perchè vede negli omofobi dei gay repressi, naif perchè per spiegare la contraddizione tra omofobia e omosessualità adduce spiegazioni personali (con una psicologia da cartine di cioccolatino) e non quelle, più rilevanti e pertinenti, politiche e di gestione del potere. E questo è il vero cuore dell'outing. Si denunciano persone che impongo una visione politica che discrimina e delegittima le persone omosessuali e trans e poi nel privato si fa come si vuole perchè il potere che si ha consente di fare come cazzo pare e piace.
E' una questione politica, non morale. D'altronde come diceva Andreotti il potere logora chi non ce l'ha.



Infine, ciliegina sulla torta, come prova (l'unico straccio di prova che anellidifumo produce) viene presentata una foto, segnalatagli dai lettori che ritrae Calderoli in posa virile e padana da "Repubblica".

Peccato che considerare un uomo gay perchè poco virile sia esattamente la mentalità dalla quale scaturisce lo stigma e che vedere un gesto poco virile (ammesso e non concesso che quello ritratto nella foto lo sia) come esclusivamente omosessuale è omofobico, maschilista e patriarcale.

Ecco, spero proprio che stamane non saremo costretti a leggere queste cazzate omofobiche anche su listaouting che, nonostante l'anonimato non lasci ben sperare, non si tratti di un volgare pettegolezzo basato su un pregiudizio omofobico, ma di una denuncia seria basata su prove concrete e con argomentazioni un po' meno omofobiche di queste.

2 commenti:

Giacomo ha detto...

E' uscita, una semplice lista di 10 nomi, senza nessun commento, come sospettavo... Che tristezza.

Alessandro Paesano ha detto...

Già, nemmeno uno straccio di prova, una introduzione, una spiegazione...