domenica 3 luglio 2011

Gay Wave? Un sito omofobico e maschilista

Siamo a luglio e il gossip diventa più sfacciato e inutile. Così basta che George Clooney lasci Elisabetta Canalis per interpretare quel gesto come prova (sic!) della sua omosessualità presunta.
E' quanto si legge sul post George Clooney è gay o no? Voci e smentite degli ultimi anni.
Non entro nel merito del gossip, la cui prima fonte sarebbero alcune dichiarazioni dei suoi amici Brad Pitt e Matt Demon. Voglio invece sottolineare alcune implicazioni del post che dimostrano il maschilismo e l'omofobia dell'autrice del post Vasta Maria.

Primo elemento lampante. La foto pubblicata nel post che "proverebbe" l'omosessualità di Clooney.
A parte il fatto che lo scatto può isolare un gesto che qui appare dinoccolato, ma cosa prova questa foto? Solamente il maschilismo di chi crede che chi ha il polso piegato sia gay. Ricordate? E' il primo gesto che compie Kevin Kline nel pessimo In & Out (Usa, 1998) di Frank Oz, quando Matt Dillon, nel film uno dei suoi studenti, dice in tv che il suo prof è gay.
Questo è lo stesso maschilismo che c'è alla base dell'omofobia.
Se sei dinoccolato non sei abbastanza virile. Se non sei ababstanza virile sei gay. Un concetto fascista, machista, sessista presnete anche in tanti presunti e presunte amiche dei gay che riconoscono ai froci la sensibilità e il gusto per l'arte. Senza rendersi conto che camminano sui carboni ardenti del sessismo e del maschilismo. Se sei sensibile, se ti piace la musica e l'arte non sei maschio (identità sessuale) ma sei gay (orientamento sessuale). Confusionari concetti da anni cinquanta. Insostenibili nel 2011.
Primo perchè non tutti gay sono sensibili. Secondo perché non tutti gli uomini sensibili sono gay o meno maschi.
Finiamola con questi stereotipi da osteria!
Come ha ricordato Aldo Busi a una sprovveduta Alba Parietti, essere gay E' virile!
Anche il concetto di gay=colui che non va con le donne è una definizione offensiva. Io voglio essere definito per quel che mi piace non per quel che mi viene addebitato come cosa che non mi piace.

Non solo. In questa definizione essere gay o straight sono due condizioni antitetiche, per cui George o è gay o è etero.
In realtà Clooney potrebbe essere benissimo bisessuale. E se davvero il fatto che si fa storie con uomini venisse provato non significherebbe automaticamente che le storie con le donne siano una copertura (come insinua l'autrice del post).
Però mentre dire che Clooney è bisessuale serve davvero alla causa, e fa meno notizia, dire che è gay fa più gossip e continua a propalare una visone dell'orientamento sessuale stereotipata e omofobica.
Mi astengo dal fare l'analisi logico-sintattica del psot che non ha alcun fondamento (a Roma si dice che l'autrice se la canta e se la sona) però sono davvero stufo di questo sito, del suo maschilismo omofobico e grido vergogna a chi, superficialmente (vero Carlo?), clicca su Faceboook avventatamente il tasto "mi piace".