lunedì 18 luglio 2011

Un grazie a Eleonora Crupi.



Eleonora ha risposto al mio post "contro" la canzone da lei interpretata. E' stata una piacevole sorpresa che mi ha molto lusingato.
Una risposta serena e garbata, uno stile che io troppo spesso manco di fare mio.
Potette leggere la sua risposta di seguito oppure cliccare qui per andare al commento originale.

Caro Alessandro,
innanzitutto piacere, sono Eleonora, l'interprete del brano che analizzi.

Ho letto tutto con molta tranquillità e mi fa piacere che cmq hai trovato la canzone e il video meritevoli di un articolo seppur in gran parte contrario.

La prima precisazione che faccio è che, nonostante tu lo metta in dubbio, il testo non è stato alterato per rispetto alla canzone... che sia più o meno conosciuta non è una cosa rilevante per me.
E' un brano scritto da un grande Autore, Niccolò Agliardi e come tutte le interpreti io mi sono messa a disposizione della canzone senza cambiarla, io sono l'interprete di una storia, non la protagonista (così come per esempio Fiorella Mannoia cantava "Non sono un cantautore").
Credo che chi avrà la voglia di ascoltare il testo capirà di cosa parlo, del resto "Perfetti" non è stata incisa da me per passare in radio ma per diffonderla tramite il web, quindi quasi sempre accompagnata dalle mie parole e dal video.

Canto questa canzone nelle mie serate da anni, ma ti confesso che la scelta di inciderla è nata quando sono stata selezionata tra le 40 voci del "passato di Amici" nei 6 finalisti in un concorso quest'anno.
Si pensava che avremmo avuto modo di cantarla nel serale del programma e lì è nata la mia scelta di partecipare con questo brano, pensando di portare un forte messaggio in un programma giovane e nazionalpopolare come Amici... purtroppo invece non ci è stata data questa possibilità.. ma io ho scelto di portare avanti lo stesso questa canzone perchè ci credo.

Sulla tua analisi del testo non metto parola, ti dico solo quello che penso io in breve... PERFETTI è la storia di un grande amore, come tutti i grandi amori è un grande amore sofferto... ed è assolutamente la storia di due ragazzi di 20 anni gay... non ci sono finti etero o che... anche la frase della donna non è riferita a donna quale madre o fidanzata ma semplicemente alla classica donna come figura amica che si prende cura di una persona amica al di là della sessualità... quella figura femminile sempre pronta ad ascoltare.
Sai cosa mi fa piacere? le mail che ricevo su fb di ragazzi e ragazze eterosessuali che mi fanno i complimenti per la canzone e il complimento che mi apre più il cuore è quando mi dicono che hanno sentito l'intensità di quell'amore... hanno capito che non importa se erano due uomini, due donne o un uomo e una donna... l'importante è che si amavano, e questa per me è una piccola vittoria, quando le persone capiscono che al di là della sessualità quello che c'è di fondo è solo amore... e l'amore è uguale per tutti, nella gioia e nella sofferenza.

La scelta del video è stata voluta...
non sta a me parlare a nome del regista, ma volevamo un video non didascalico... o certo avessi fatto baciare due uomini o avessi baciato io una donna, per la società in cui viviamo (purtroppo) avrei avuto molta più visibilità... ma non mi interessava fare notizia in questo modo... io ho cercato solo di portare un messaggio delicato in un modo delicato.
Il solo suggerimento che ti do sul video è che il protagonista, Ivano, soffre... e non è solo, almeno nelle scene dove ride felice... gira anche con la telecamera, ma in realtà in quelle scene non si riprende da solo, ma è l'altro ragazzo che lo riprende... e il suo ricordo di una giornata felice passata insieme.

Ti ringrazio nuovamente per l'attenta critica.
Un abbraccio
Eleonora

P.s. Per qualsiasi domanda mi trovare su fb:
www.facebook.com/ecrupidue
Ed ecco il video.




martedì 19 Luglio 2011: ore 15 tutti a Montecitorio!


Domani alla Camera dei Deputati si discutono le Norme per il contrasto dell'omofobia e transfobia. Pdl, Lega e UDC, hanno richiesto un voto sulle pregiudiziali di Costituzionalità per affossare le proposte di legge che, anche se sono state accorpate, sono due di impianto giuridico ben diverso, come ho già avuto modo di parlare.
Se, come sembra, passeranno le pregiudiziali si consumerebbe un ennesimo atto di sopruso per le persone  omosessuali e transessuali.

Arcigay nei giorni scorsi ha diffuso un appello a tutti gli Italiani che credono nella Democrazia, nella Giustizia, nella Dignità e nell’Eguaglianza invitandoli a presenziare al sit-in organizzato a Roma per il 19 luglio alle 15 a Montecitorio per chiedere al Parlamento un segnale forte contro l'omofobia e la transfobia.

Eventi analoghi si svolgeranno in molte città d'Italia.
Brescia (h. 19, Piazza Loggia),
Pavia (h. 18.30, Piazza della Vittoria),
Torino (h.18, Piazza Castello),
Milano (h. 18, Porta Venezia angolo Piazza Oberdan ),
Bologna (h. 19 ,Parco del Cavaticcio),
Livorno (h.14.30, Sala consiliare)
Reggio Calabria (h. 19, Piazza Italia).

Di seguito l'appello integrale

APPELLO A TUTTE LE PERSONE E LE ASSOCIAZIONI CHE CREDONO NELLA DEMOCRAZIA E NELLA GIUSTIZIA

Il giorno 19 luglio la Camera dei Deputati dovrà esprimersi, con un voto, sulla proposta di Legge contro l’omofobia e la transfobia, ma, prima ancora, sulle pregiudiziali di costituzionalità al testo stesso, la cui approvazione rischia di bloccare l'iter di votazione della Legge.

Le pregiudiziali di costituzionalità presentate alla Camera dai gruppi parlamentari del PDL, della Lega e dell'UDC contro la legge anti omofobia e transfobia costituiscono un vergognoso atto di discriminazione e di integralismo con le quali il Parlamento italiano si sottrae al suo dovere primario: porsi al servizio delle cittadine e dei cittadini, soprattutto,come in questo caso, di quelli per i quali la Costituzione impone, all’articolo 3, la rimozione degli ostacoli al conseguimento di una piena ed autentica eguaglianza e libertà.

In  esse si  afferma che l’introduzione di un’aggravante è inutile perché già ricompresa nel codice penale (motivi abbietti e futili) e che addirittura tale proposta di legge introdurrebbe una violazione del principio di uguaglianza, con un’aggravante solo per omosessuali/transessuali, e una violazione del principio di tassatività.

Tutto FALSO. L'aggravante dei motivi abbietti e futili è cosa ben distinta e diversa da quella oggi in discussione e non risulta che sia mai stata applicata nei casi di reati commessi per motivi di omofobia o transfobia. Una specifica e distinta previsione normativa, invece, rappresenta la chiara espressione della volontà, da parte del legislatore, di biasimare e condannare questi comportamenti criminosi. Il Parlamento si assuma la responsabilità di dire espressamente se intende condannare le persecuzioni nei confronti delle persone omosessuali e transessuali.

Quanto al principio di Eguaglianza, a costituirne  vera violazione è l'assenza di una  tutela nei confronti delle persone omosessuali e transessuali. Perché se si insulta qualcuno in ragione del suo credo religioso si viene puniti espressamente dalla legge, mentre se analogo atteggiamento persecutorio lo si ha nei confronti di una persona  gay, lesbica o transessuale non si viene puniti con una specifica previsione di legge? Perché, allora, non estendere alle persone omosessuali e transessuali la Legge Mancino? Il Parlamento abbia il coraggio anche in questo caso di assumersi delle responsabilità e non di ribaltarle.

La tutela, anche dal punto di vista penale, delle persone Lgbt è oramai patrimonio di gran parte dei paesi occidentali; l’Italia da che parte del mondo sta?

Se poi consideriamo che le pregiudiziali in questione si ostinano a definire l’orientamento sessuale come una “scelta” e non come una condizione innata dell’individuo, collocandolo nella sfera esclusivamente privata e sessuale, e di fatto cancellando l'identità, gli affetti, la vita di coppia, la stabilità, la dignità pubblica delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, allora appare chiaro che ci troviamo di fronte ad affermazioni di inaccettabile ed oltraggiosa rimozione e falsificazione della realtà e della vera natura delle persone lgbt.

Esse sono state formulate in spregio alle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che il 17 maggio scorso, in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, aveva auspicato l'approvazione di una legge contro la violenza verso omosessuali e transessuali. Queste pregiudiziali di costituzionalità, inoltre, costituiscono una violazione dei trattati internazionali e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, poiché ci pongono in netta contrapposizione rispetto alle direttive del Parlamento europeo, alle raccomandazioni e alle decisioni assunte da molti organismi comunitari che sollecitano l'adozione di specifiche norme di tutela, oltre che in clamoroso contrasto  con la recente risoluzione ONU in materia di diritti delle persone lgbt e con il rapporto del Consiglio d'Europa.

Con queste pregiudiziali il Parlamento italiano rischia di commettere  un'ulteriore violenza contro le molte persone omosessuali e transessuali vittime di numerosissimi casi di bullismo, aggressione, violenza e discriminazione.

Pensiamo dunque che questa sia una battaglia che riguarda indistintamente tutti e tutte, dalle Associazioni laiche a quelle cattoliche, dai movimenti per i diritti civili a quelli per i diritti sociali  ed è per questo che Arcigay rivolge un appello a tutte le persone  e le Associazioni che credono nella Democrazia, nella Giustizia, nella Dignità e nell’Eguaglianza perché siano presenti alla maratona oratoria per la Legge contro l’omofobia e la transfobia,  dalle ore 15,00 del giorno 19 luglio , di fronte al Parlamento della Repubblica per aiutarci a dire NO ad una gravissima ingiustizia.

Aiutiamoci tutti e tutte  a  cambiare l’Italia per farne un Paese europeo.


CI VEDIAMO TUTT* 
DOMANI 
ALLE 15 
A MONTECITORIO