giovedì 6 ottobre 2011

Chi critica fa peggio: Max Forte su Notiziegay.com critica gli orrori orografici di Patanè (che non ci sono) e poi in una sola frase infila delle mostruosità grammaticali. Il bue dice cornuto all'asino?

In un articolo su notiziagay.com l'aggregatore di notizie di gaylib, associazione glbt di destra (quelli che, sentendosi di rappresentare la comunità, e non rappresentando proprio nessuno, nemmeno loro stessi, propongono - senza per fortuna che nessuno li ascolti - scambi del tipo riconoscere diritti civili e rinunciamo [rinunciamo CHI? I quattro gatti dell'associazione? E GLI ALTRI???] a reversibilità della pensione. Norme su Unioni omoaffettive entro fine legislatura), su notiziegay.com, dicevo, Max Forte (in un articolo originario del sito e non aggregato da altrove) afferma che nel movimento glbt ognuno va sgangheratamente per sé in un dialogo tra sordi (titolo dell'articolo).
Cosa critica Forte?
Intanto si sente di essere fonte di informazione perchè esordisce con un Dobbiamo rendervi conto che come se lui sapesse cose che noi non possiamo sapere, mentre in realtà è uno qualunque di noi  che legge le dichiarazioni di altri e dice la sua proprio come chi scrive questo post.
Cosa ci vuole dire (e non rendere conto...) Max Forte?
Che a lui Patanè, Scalfarotto e Battaglia non piacciono. Non già per le loro dichiarazioni, le loro scelte politiche, ma proprio loro in persona e per le organizzazioni (o partiti) che rappresentano.
Dobbiamo rendervi conto che, negli ultimi giorni sono apparsi comunicati ed interventi da parte dei ‘rappresentanti’ del nostro sgangherato movimento Lgbtq.
Forte inizia con un verbo che non c'entra nulla (si rende conto di qualcosa che si è fatto o a cui si è partecipato, non si rende condo di qualcosa fatto da terzi) e sbaglia la d eufonica (ed interventi) che si usa solo quando la parola successiva comincia per la stessa vocale (ed eremi).
Perchè sono così pignolo sulla grammatica? Perchè, nel riportare il primo comunicato, quello di Patanè, Max Forte scrive che Patanè tra un ‘orrore’ ortografico e l’altro (...) praticamente getta nelle braccia di SEL la sua associazione.
Eppure, se si legge il comunicato stampa di Patanè, di orrori di ortografia non ce n'è nemmeno uno (c'è una d eufonica a sproposito, un congiuntivo forse dubbio, un uso delle virgole disinvolto, ma nessuno di questi è un "orrore" di ortografia).

Invece Forte scrive orrori grammaticali e, come vedremo, non sono gli unici.


Di cosa accusa Forte Patanè? Di avvicinarsi a un partito di sinistra, cosa che per un partito di destra è un male.
Puro scontro ideologico, non basato sui fatti.

I fatti ci dicono che mentre gaylib non chiede il matrimonio anche per le persone dello stesso sesso, ma parla di unioni civili, ed è contrario alle adozioni per le persone omosessuali, single o unite che siano, SEL nel suo programma politico il matrimonio e le adozioni anche per per coppie dello stesso sesso le contempla.

Se dobbiamo giudicare le posizioni delle singole associazioni facciamolo sui fatti, per favore, non sugli schieramenti di principio.
Ma se a un gruppo di gay di destra togli le petizioni di principio cosa rimane?
NIENTE. Perchè la destra, quale contributo può portare alla lotta di emancipazione delle persone glbtqi?
NESSUNO.
Può solo chiedere meno di quel che chiede la sinistra (che non è certo il PD che è un partito di centro e su molte posizioni vicino a gaylib, matrimoni tra persone dello stesso sesso compresi).
Affermazione questa che spero vivamente sia smentita più volte quando gaylib o altre associazioni di destra (se ce ne sono) daranno un contributo di rivendicazione diverso, originale, migliore e maggiore (aggiungendo rivendicazioni, non mediando al ribasso) di quello delle associazioni di sinistra (come si può considerare la reversibilità della pensione una moneta di scambio per ottenere le unioni civili?).

Il mio non è un no di principio alla destra è un no sui contenuti, di qualunque provenienza politica siano (e chi legge il mio blog sa che critico il pd e la sinistra allo stesso modo).
Se metto le mani avanti in maniera così sospetta (excusatio non petita...) è solo per non essere ridotto nell'agone dell'opposizione ideologica, quello che, mi sembra, guidi invece la penna (la tastiera) di Max Forte.
Infatti la critica a Patanè è tutta lì, gettarsi nelle braccia di Sel (e perchè è un male, verbigrazia?) non si entra nei contenuti del comunicato nel quale Patanè non si getta tra le braccia di SEL, ma esprime apprezzamento per tutte quelle iniziative che sinceramente rilancino la crescita culturale, sociale, etica,politica ed economica di un’Italia mai precipitata così in basso.
Iniziative che potrebbero venire anche da destra, se la destra sapesse cosa sono la crescita culturale, sociale, etica, politica ed economica.

Forte passa invece subito al secondo nome da criticare: Scalfarotto, reo di avere pubblicato sul suo blog un comunicato nel quale, secondo Forte,
apre la sua personale campagna elettorale per entrare in parlamento tra le fila del Pd, con un pistolotto/spot dove spiega cosa stia facendo il Partito Democratico e cosa possa fare in futuro a favore delle persone Lgbt.
Forte si dimentica (fa finta di dimenticare) che  i rappresentanti al parlamento non sono più scelti dal popolo ma dalle segreterie di partito per cui di quale campagna elettorale stiamo parlando?  
In realtà se uno va sul blog di Scalfarotto si rende conto che il pistolotto\spot è un post nel quale Scalfarotto ha pubblicato la  lettera nella quale si rivolge alle associazioni GLBT italiane (quindi anche a Gaylib...). Una lettera nella quale, una volta tanto, i diritti di categoria sono commisurati alla sperequazione e alla mancanza di diritti di tutte le persone:
Non è un caso che nel nostro Paese negli ultimi anni siano peggiorate le condizioni di ogni gruppo sociale: le donne, i giovani, le famiglie, i lavoratori, i malati, gli immigrati, gli anziani. Il governo che verrà non potrà dunque eludere le questioni dei diritti, perché le risposte a quelle questioni saranno il modo più efficace per disegnare la visione del paese che si vorrà mettere in pratica.
Immigrati, donne, malati, fumo negli occhi per la destra, che le donne le vorrebbe tutte in casa a compiere i lavori donneschi di mussoliniana memoria e gli immigrati tutti fuori dai patri confini (non a caso l'attuale legge contro l'immigrazione è a nome Bossi-Fini).

Lo scandalo della lettera di Scalfarotto è, casomai, che mente sapendo di mentire, perchè afferma che il suo partito (il PD) voglia il matrimonio per tutti come accade in paesi di cultura latina e cattolica quali la Spagna, il Portogallo, l’Argentina.

Scalfarotto MENTE perchè poco più di due mesi fa Ettore Martinelli, responsabile nazionale diritti del PD, alla Festa dell'unità di Roma ha detto letteralmente che il PD non potrà mai chiedere il matrimonio gay (come lui chiama l'estensione del matrimonio, l'unico che ci sia, lo stesso delle coppie etero, anche alle persone dello stesso sesso)  per motivi di opportunità politica.

Insomma una critica più mirata al fare (o non fare) di Scalfarotto e meno alla sua carriera politica nel PD sarebbe forse d'uopo. Ma anche qui Forte glissa e si rivolge subito contro Imma Battaglia senza un vero perchè (leggendo il suo comunicato come una risposta a Scalfarotto, anche se nel comunicato non se ne fa minimamente menzione) .
Dopo averla rimproverata di avere le tasche gonfie e averle riconosciuto il valore culturale del Gay Village (ma lo fa per affossare il valore dell'Europride) - si sa, a torto o a ragione Imma viene percepita meno a sinistra di altri esponenti del movimento e quindi è persona più gradita - le critica il fatto di aver annunciato di rimettere il suo attivismo glbt in favore di una diversa coscienza per superare la crisi e invece di esplicitare l'assunto politico che c'è sotto (in momenti di crisi come questo i diritti delle persone glbt cedono il passo a problemi più gravi e immediati, scelta legittima, non mi si fraintenda, ma criticabile dal punto di vista dell'attivismo dei militanti glbt) Forte risolve la cosa ponendosi una domanda di asfittico respiro:
Ma il ‘senso di responsabilità civile’ di cui parla, forse affonda le sue lussureggianti radici in un conto in banca?
Ora non si è mai vista una persona di destra  andare contro gli imprenditori... E nemmeno io, che di destra proprio non sono, checché ne pensino alcune checche sinistre,  nemmeno io dicevo capisco cosa ci sia di male ad avere le tasche gonfie (ammesso e non concesso che Imma le abbia...)
E rimette il suo attivismo fino a quando? Fino al suo ritorno dalle meritate vacanze?
Ecco qui Forte dimostra che non ha capito proprio il senso del discorso di Imma: se proprio voleva fare  una battuta cattiva, visto che confonde la Imma imprenditrice del Gay Village con la Imma militante politica di D'gay Project (che è un'altra cosa rispetto al Village) poteva chiedersi: E rimette il suo attivismo fino a quando? Fino alla prossima apertura del Village? Insomma un po' di coerenza! Se si vuole fare una critica la si faccia con competenza!

E infine l'apoteosi!
Dopo aver accusato Patanè di aver diffuso un comunicato stampa tra un ‘orrore’ ortografico e l’altro (che non ci sono) Max Forte scrive:
Questi leaders di cartone rassomigliano in modo impressionante con quella classe di dirigenti del centro-sinistra criticati da Nanni Moretti
Leader, non leaders perché le parole straniere recepite dalla lingua italiana si mantengono invariate anche al plurale e non seguono certo le regole grammaticali della lingua di provenienza: i leader, i film, i computer.
Il verbo rassomigliare vuole la preposizione a non la preposizione con.
Insomma il classico BUE che dice cornuto all'asino...!

Invece di rendere conto delle azioni di terzi (a che titolo?) Max Forte ci renda conto delle sue idee politiche e invece di stare a criticare quel che fanno gli altri ci dica come vuole muoversi lui, e perchè.