mercoledì 28 dicembre 2011

Chi parla male ragiona male. L'omosessualità secondo Giuliano Sangiorgi.

Solo per motivi ...mineschi cerco su internetto notizie riguardo Giuliano Sangiorgi (chi???) il cantante (che???) dei Negramaro che, quando Tiziano Ferro ha fatto coming out, è stato intervistato (a che titolo?) sull'argomento da Vanity Fair.
Non entro nei dettagli dell'intervista (Che non trovo sul sito del giornale e mi devo accontentare di quella, parziale, riportata dal solito sito gay,  nella fattispecie Gay.tv ma voglio entrare nel merito di alcune considerazioni che Sangiorgi fa nell'intervista (dando sempre per buono che le sue parole siano state riportate fedelmente...).
Dunque il nostro, cioè, il vostro, nell'intervista dice: 
(...)per me non ha senso dare così tanta importanza a un coming out sessuale. Tiziano Ferro è gay, e allora.
Bisognerebbe ricordare a Sangiorgi che l'orientamento sessuale, anche se si chiama così, non si limita alla sfera sessuale ma anche a quella affettiva
D'altronde quanti cercano di liquidare l'importanza di dirlo proprio dicendo che a nessuno interessa quello che fai a letto?
Peccato che non si ami solo a letto ma sempre, in tutta la propria vita ,e non solo privata ma anche pubblica. Quel che sfugge a Sangiorgi (ma è in ottima compagnia) è che chi fa coming out non lo fa solo per far sapere agli altri con chi fa a letto che cosa ma per legittimare un sentimento, una affettività. Perchè quella omosessuale non è una pratica sessuale ma è molto di più, è una opzione sessual sentimentale.
Se ne accorge persino l'intervistatrice che ricorda al Sangiorgi in maniera alquanto infelice che un personaggio pubblico che fa coming out può essere d'aiuto a chi famoso non è ma è pur sempre finocchio (o lesbica)

Forse la sua storia può aiutare qualcuno che ha sofferto [sic!]  come lui.
Ma lui, non pago, risponde
E' vero. Ma i telegiornali, quando riprendono certe notizie, non fanno trattati di psicologia. Fanno gossip.
Trattati di psicologia? Ah già si soffre per motivi psicologici non per lo stigma della società...
In qualche tg di mediaset, subito dopo la notizia di Ferro, hanno dato quella di Nichi Vendola che vorrebbe adottare un bambino con il suo compagno. Lasciando intendere: guardate a che punto siamo arrivati. Ecco, questo mi dà molto fastidio. Perchè se c'è una diversità, questa c'è rispetto a chi? Chi decide chi è il diverso? Io di certo non sono in grado di farlo.

Lei è favorevole alle coppie gay il diritto di sposarsi e di adottare figli?
"Assolutamente si".

Scusa [sic] la schiettezza della domanda: lei è gay?
E qui complimenti all'intervistatrice. Immaginatevi se Sangiorgi stesse parlando a favore dei migranti l'intervistatrice mica avrebbe chiesto: Scusi la schiettezza della domanda: lei è cittadino straniero?O se avesse parlato a favore dell'abbattimento delle barriere architettoniche: Scusi la schiettezza della domanda: lei è paralitico?

Solo se parli a favore dei gay ti chiedono se lo sei anche tu... La risposta di Sangiorgi è sintomatica dei guasti di ragionamento anche di chi è gayfriendly.

"No. Sono eterosessuale. Il mio istinto è quello, e quello di un omosessuale vale quanto il mio.
Affermazione fantastica, purtroppo subito cancellata da quella successiva
Ma io amo e amerò sempre le donne.
Ma, avversativo c'est à dire sarà anche un istinto che vale quanto il mio ma io il mio non lo cambierà mai e il mio qual è quello di amare le donne.
Perchè chi è gay, si sa, le donne non le ama mentre chi è etero non ama gli uomini (parliamo dei maschietti che, si sa, le donne non contano un c....).

Forse non basta più accontentarsi dei gayfriendly (se questi sono i risultati) ma bisogna chiedere a tutti di essere almeno gaysolidali.

Io non so voi ma sono stufo di queste perifrasi sull'omosessualità. Un gay è uno che non ama le donne, una lesbica è una che non va con gli uomini.
Pur di non nominare quel che ci piace ci si attribuisce quel che non ci piace e lo si sostituisce a quel che ci piace... Ma basta! Io amo gli uomini non odio le donne. E Anna Paola Concia ama le donne non è una che non va con gli uomini. Sarebbe come dire che i credenti sono non atei e gli atei non amano dio. Ma che cazzo!

E poi chiamano noi invertiti!!!