giovedì 12 gennaio 2012

Rita dalla Chiesa a Forum avverte Francesco Bruno: tante persone, su giudizi come il suo, possono rimanere marchiate a vite psicologicamente. E lei come psichiatra lo dovrebbe sapere.

 Parole di buonsenso quelle di Rita Dalla Chiesa...

C’è un criminologo un po’ piazzato che va in quelle trasmissioni dove ci sono… come si chiamano quegli affari dove fanno vedere dove hanno ammazzato la gente… i plastici. C’ha sempre da dire su vari crimini… Bene, questo signore avrebbe detto che i gay in realtà sono come dei disabili, sono anormali, sono malati. Io devo dire che questa è una cosa che noi rigettiamo fortissimamente, come dovrebbero fare tutti. Lui ha capito che non c’era aria buona in giro per lui. E’ uno psichiatra, pensate a quanto male possa fare a un ragazzo, come l’altro giorno un ragazzo ha tentato il suicidio perché i genitori non lo accettavano come gay. E quindi su un ragazzo di quindici anni quello che viene detto da uno psichiatra può essere devastante. Quindi stiamo attenti a quello che diciamo, caro professore. Le persone sono persone, basta con la classificazione. Io diffido sempre di chi ha paura degli altri. Non può dire che sia una malattia. La prego, cerchi di evitare di dare giudizi di questo genere perché tante persone, su giudizi come il suo, possono rimanere marchiate a vite psicologicamente. E lei come psichiatra lo dovrebbe sapere.

(grazie al sito gaymagazine per la trascrizione)

Per vedere il video cliccate qui
..che ricordano, nella sostanza, quelle altrettanto toccanti e vere di Sigourney Weaver nel film Prayers for Bobby (Usa, 2009) di Russell Mulcahy nel quale interpreta  Mary Griffith la madre di Bobby Griffith, un ragazzo esistito davvero che si è suicidato gettandosi da un cavalcavia perchè non accettato come gay. Before you echo 'Amen' in your home or place of worship, think and remember...a child is listening. Mary Griffith.

Lettera aperta al vescovo Paolo Urso. Ad uso e memoria dei compagni attivisti..

Caro vescovo, ho letto le sue dichiarazioni sul Quotidiano Nazionale su molti argomenti diversi della società contemporanea tra le quali lei, da persona illuminata e magnanima fa, a titolo personale purtroppo, essendo la politica del Vaticano decisa altrove e altrimenti, tutta una serie di concessi alle persone omosessuali davvero notevoli dal suo punto di vista e dell'organizzazione presso la quale lavora.

Pur ringraziandola della sua magnanimità e disponibilità rimando al mittente tutte le concessioni da lei fatte e su alcune delle quali alcuni siti della rete, nonché alcuni cittadini italiani (sesso e orientamento sessuale ben individuabili) hanno dato ampia risonanza senza che se ne capisca davvero il perchè. e non se ne capisce perchè.

Nelle sue dichiarazioni, infatti, al di là e ben prima delle sue concessioni, ci sono alcuni inequivocabili punti di vista che sono degli irricevibili insulti, alla mia persona, e ai miei diritti di cittadino costituzionalmente garantiti (anche se , purtroppo, alcuni ancora solo sulla carta).

Non capisco cosa ci sia da ringraziarla se lei come la chiesa tutta ci considera dei peccatori, anche se si affretta a specificare che La Chiesa fa le sue valutazioni, ma ciò non toglie che deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay e le lesbiche. Non va confuso il peccato con il peccatore.
Non capisco cosa ci sia da gridare al miracolo se lei ci concede (non si sa a quale titolo visto che lei rispetto lo Stato italiano è un cittadino esattamente come me) dall'alto della sua omofobica visione del mondo il diritto a costituire delle unioni affrettandosi a specificare però che Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo.

Ecco, bravo!

Non ci intendiamo.
Perchè lei si impiccia di questioni che riguardano lo Stato italiano e non quel posto di fanatici superstiziosi che bevono il sangue e mangiano la carne del figlio del loro dio e  propalano questo delirio come adorazione ecauristica.

E per fortuna che i malati siamo noi!

Io rimando al mittente i suoi deliri teofagi e non accetto le sue concessioni parziali e discriminatorie perchè io in quanto persona omosessuale ho gli stessi diritti delle persone etero e ho diritto a quel matrimonio che lei non mi riconosce.

Non le permetto di usarmi per ricostruirsi una verginità da persona tollerate.

Perchè lei e la chiesa siete iniqui, teocratici, contrari al progresso scientifico, assassini in nome di dio, basta aprire un qualsiasi libro di storia, ben peggio e in maniera più sistematica del peggiore dei regimi totalitari.

Il culto per la morte che la sua chiesa spaccia per parola di dio mi offende e mi disgusta e mi fa provare per lei e quelli come lei un disprezzo ancora maggiore che per quelli che in maniera meno ipocrita di lei hanno il coraggio almeno di palesare le vere opinioni che lei maschera da buona novella, continuando impunemente a discriminare.

Altrettanto disgustato sono da tutti quei compagni di sventura, discriminati come me da persone come lei, che plaudono alle sue concessioni come fanno gli schiavi con i padroni più buoni.

Ma con me non attacca vescovo.

Le sue opinioni non richieste, non considerate, non hanno peso alcuno nella società civile, laica e libera da preconcetti tanto grossolani quanto quelli che lei continua a diffondere con tutta la malvagità del morbo della fede uno dei pericoli più insidiosi della storia del genere umano.

Viviamo tutti meglio senza il suo dio sanguinario e maschio e senza di lei.

Salmo un omofobo sconosciuto.

Salmo, chi era costui? Un cantante (?) rap che scrive pezzi, assieme a Guè Pequeno,

come questo:

Il brano (?) si intitola Merda in testa (se lo dicono da soli...)


Guè Pequeno

Fin da piccolo, fra sai, che avevo grosse ispirazioni
SP nei miei polmoni con l’imbosco nei miei coglioni
Da grande ocus pocus, trasformo barre in euro
Guardo la tv, mentre ho il volume a palla nello stereo
Multi-tasking
E frate la tua tipa è multi-cazzi
Si vero è troppo impegnata, non c’ha un buco libero
Tengo separato il business dagli amici e dalla donna
Ricorda tieni siempre separata las dodas.
Capisci un po’ le citazioni, no, non hai mai visto un film
Questo flow è già storia Guepe Story X
Contro me la tua testa fa crash tipo una bottiglia di Becks
Con la tua tipa sono un groupie entro sempre nel back
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Uhh

Salmo

Sconvolto spettinato in paranoia, mentre guido
Ho un teschio in faccia na hacido Salmo amigo comprendido
So che ottengo, perché esigo
Parlo poco, perché in due parole me la sbrigo
Rap da algebra preparato in materia
Il mio corpo è in aria, sono di sostanza aerea che ora porti con chi
Mi ascolta in stereo, faccio Hysteria
Ci sfioriamo appena, tipo Capoeira
Hey man occhi spenti, dietro lenti Ray-Ban
Chiama il numero della bestia come gli Iron Mayden
Ho dei problemi in testa tipo psicotico
Doppia personalità mi sdoppia un clone prototipo
Vivo day by day sono il capo come Ray
Più hardcore degli Utop
Avessi un figlio gay sicuro lo pesterei
Vuoi far suonare Salmo in giro chiama il 666
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Quanta merda fra
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa
Troppa merda in testa
Quanta merda che c’ho in testa.

Il brano ha fatto scalpore per il verso (?) di Salmo
Avessi un figlio gay sicuro lo pesterei
ma NON per un altro verso, di Guè, che ha me salta subito all'occhio:
E frate la tua tipa è multi-cazzi Si vero è troppo impegnata, non c’ha un buco libero.

Comunque sia Salmo è stato criticato su faccialibro  al punto tale da averlo indotto a scrivere il seguente commento:

Nel giustificarsi (excusatio non petita...) Salmo spiega che a dargli fastidio sono gli atti di esibizionismo.

“Non tollero gli Homo esibizionisti che usano la scusa di essere incompresi per poter andare in giro conciati male come zie con la barba e i peli nel culo , on tollero quando volgiono essere accettati mettendo nel web "foto di nudo artistico" mentre s'inculano uno con l'altro , da vomito 
Per Salmo sono da vomito solo gli esibizionismi gay non quelli etero come per esempio quello di Guè Pequeno, col quale canta il brano in questione, che in un altro video, censurato da Youtube, si esibisce con una bella signorina zinnuta.


GUE' PEQUENO - GIU' IL SOFFITTO from Guepeko on Vimeo.


Da notare il numero di persone al quale piace questa sua invettiva contro gli HOMO esibizionisti (ma sì tornassero tutti dentro l'armadio e sparissero per sempre)
2991 (alle 01 di giovedì 12...) e i 687 commenti dove omofobi e ...omofili se le dicono di santa ragione...

Prima di stasera Salmo per me era solo una roba religiosa. Adesso so che è anche una roba omofoba.

Come dite? E' la stessa cosa?!?!

Una foto che a Salmo piace molto...



Francesco Bruno: un omofobo che discrimina in nome di una scienza che nemmeno conosce.

Avrete letto tutti delle ecolalie di Francesco Bruno, riportate sul sito pontifex a proposito degli omosessuali.
Ora pur rimanendo convinto che certi siti vadano ignorati e con essi i loro contenuti mi sembra utile analizzare le argomentazioni di Bruno, a sostegno del suo pregiudizio discriminatorio, come esercizio critico e analisi di certi autoreferenziali e contraddittorie argomentazioni a sostegno di tesi insostenibili.

Non commento certo l'assunto di base che vede un singolo criticare la comunità scientifica internazionale, senza entrare nemmeno un minino nelle motivazioni di una critica importante (visto che si è da soli contro l'intera comunità scientifica mondiale...), perchè inesistente. Mi soffermo più su alcune considerazioni secondarie che, pure, se ben lette, si rivelano controproducenti per il Bruno stesso. Infatti a ben vedere le argomentazioni sostenute dallo psichiatra vengono in difesa e non a detrimento delle persone omosessuali. Ma procediamo con ordine. Dice Bruno:
Se la omosessualità non è malattia, come dice la OMS, deve però parlarsi di anormalità. Siamo nel campo, quando la omosessualità non viene scelta volutamente, di anormalità funzionali essendo il sesso volto naturalmente alla procreazione.
Dunque per Bruno ci sono due tipi di omosessualità, L'omosessualità per scelta la cui causa dunque è un atto di volizione, e l'omosessualità innata frutto di anormalità funzionali.

In medicina una anormalità funzionale è quando un organo non funziona secondo i parametri con cui lavora di solito. L'anormalità funzionale dell'omosessualità riguarda dunque l'uso errato della funzione sessuale essendo il sesso volto naturalmente alla procreazione. Solo sesso, niente sentimenti. Evocazioni della parola omosessuale.

Il sesso tra due uomini e due donne in quanto sterile è per Bruno esempio di anormalità funzionale. Ma qui non si sta parlando degli organi sessuali di per sé, come disse la Garfagna, ricordate?, per la quale le persone omosessuali sono costituzionalmente sterili. A meno di specifici casi di sterilità (che nulla hanno a che fare con l'orientamento sessuale)  qui la funzione messa in discussione e considerata anormale è quella dell'accoppiamento tra persone dello stesso sesso, quello sì sterile. Non si capisce se le coppie etero che prendono precauzioni contraccettive o le coppie etero sterili siano sussunte sotto lo stesso principio di anormalità funzionale perchè non si può avocare la potenzialità della fertilità alle coppie (come fa, sbagliando, la sentenza della Corte Costituzionale a proposito dell'illegittimità del riconoscimento del matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso) ma ai singoli atti sessuali senza dimenticare che le stesse persone coinvolte in rapporti sessuali omosessuali possono avere avuto o avere in futuro rapporti sessuali con persone dell'altro sesso e procreare.
Da questo punto di vista le coppie omosessuali sono coppie sterili che magari hanno desiderio di fare dei figli e la tecnologia medica ogni viene loro incontro (non in Italia, che rifiuta la procreazione assistita eterologa anche alle coppie sposate etero). L'anormalità funzionale diagnosticata da Bruno invece di essere causa di diniego della legittimità di quel tipo di rapporto sessuale potrebbe essere affrontata cercando di risolvere il problema. Invece si nega aiuto a queste coppie infertili i nome di una fertilitò naturale di esclusivo appannaggio etero.
Sarebbe come dire che visto che un diabetico ha l'anormalità funzionale che non gli fa produrre a sufficienza insulina non debba essere aiutato a produrne a sufficienza ma, riconosciuto il suo status di anormale, discriminato per questa sua disfunzionalità.
In qualche punto di questo farraginoso ragionamento si passa dalla disnfuzione della coppia alla disfunzione del singolo.

Per farmi capire. L'omosessuale nato, lo è per una disturbo di personalità legato, probabilmente, ad una errata assimilazione dei ruoli dei genitori, o anche a cause organiche che sarebbe complicatissimo spiegare.
Dunque se quello che Bruno dice ha un senso, chi NON SCEGLIE di essere omosessuale, cioè chi ci nasce, ci nasce per un disturbo della personalità. Ora ribadito per l'ennesima volta che nessuno sceglie l'orientamento sessuale, né che si possa cambiare solo con un atto di volontà, delle due l'una:

o la personalità è innata e dunque l'omosessualità è un disturbo innato della personalità (lo dice lui L'omosessuale nato, lo è per una (sic) disturbo di personalità)

oppure l'omosessualità la si assimila (dunque non ci si nasce) per una (sic) disturbo di personalità legato, probabilmente, ad una errata assimilazione dei ruoli dei genitori. Come dire che Bruno stesso ammette che il suo pregiudizio è basato sul cliché dei ruoli di genere. Bruno se ne deve rendere conto perchè subito dopo, ammette, contraddicendosi,  o anche a cause organiche che sarebbe complicatissimo spiegare.
Ruoli (sociali) o cause organiche? 


Beh, troppo comodo caro professore  dei mie stivali: se ti metti contro l'OMS forse, per quanto complicatissime, uno straccio di spiegazioni le devi... Non pago, Bruno continua

Tuttavia, è nella stessa situazione, dal punto di vista concettuale, di chi è handicappato, sordo o cieco. Per queste categorie, con una certa ipocrisia si dice diversamente abili, non vedenti e simili. Il gay è diversamente orientato per la sessualità e quel diversamente la dice lunga sulla normalità.
E qui il nostro esimio gioca sulla polisemia di un termine passando dal gergo scientifico a quello popolare, diversamente infatti nel caso delle definizioni politicamente corrette dei sordi, dei ciechi o dei paralitici,  significa in altro modo non avendo alcun collegamento col concetto di normalità mentre nel linguaggio popolare il diverso è, tra altre accezioni, sinonimo di handicappato od omosessuale

Quel che non si capisce è l'inversione logica del pregiudizio rispetto l'handicappato e l'omosessuale. 

A nessuno dei due infatti è riconosciuta dignità umana in quanto tale.

All'handicappato è riconosciuto lo statuto di normalità nonostante il suo handicap (il film Forrest Gump insegna).
Anche se sei cieco (sordo, paralitico) sei umano cioè faccio finta che tu sia come i normodotati (=cioè come me) senza riconoscere la tua specificità di sordo, cieco paralitico senza che questa si esplichi sempre e solo negativamente rispetto chi vede sente e cammina.

Nel caso dell'omosessualità invece proprio per la condizione in sé non si riconosce alcuna uguaglianza ma si sussume tutta la differenza possibile ipertrofizzandola nella diversità per eccellenza.

Al di là di ragioni più profonde sul tabù dell'omosessualità forse la differenza di trattamento sta nella differenza delle due condizioni.
Mentre infatti un handicap fisico è normalmente visibile immediatamente (se sei sordo, cieco o paralitico non lo puoi nascondere) l'omosessualità è nella maggior parte dei casa nascondibile.
Quel che dà fastidio allora non è la condizione di per sé (riconosciuta come inalienabile se spesa nell'anonimato della propria vita privata) ma la sua ostentazione, non tanto quella che tradisce l'omosessuale, come un atteggiamento effeminato o comunque considerato poco virile quanto l'autoproclamazione dell'omosessuale per giunta con orgoglio che, magari sconquassando tutti i luoghi comuni, è virile ma si dichiara gay

Quel che dà fastidio è il ruolo sovversivo dell'omosessualità che mette in discussione l'unicità, l'universalità e l'obbligatorietà della norma eterosessista, tant'è che, dal punto di vista di questi assolutisti dognmatici, si arriva a dire che se tutti fossimo omosessuali ci estingueremmo, dimostrando come loro siano incapaci di far entrare nell'alveo delle possibilità anche l'omosessualità senza percepirla portatrice di un irriducibile conflitto che potrebbe determinare la capitolazione dell'eterosessualità. Proiezioni del loro universalismo dogmatico (religioso e cattolico) non certo di chi, come le persone omosessuali, chiedono solo di accedere agli stessi diritti (nona caso da più parti si vuole riconoscere loro diritti speciali proprio in nome della loro, nostra presunta diversità. Motivo, quest'ultimo che induce molti gay pavidi e poco politicizzati a non volersi dichiarare tali perchè aspirando a una normalità ti dicono come posso essere orgoglioso se ho gli occhi blu (=cioè di una cosa che non ho scelto ma mi è capitata)?

Comunque sia le considerazioni di Bruno tutto sono tranne che scientifiche, o psichiatriche. Sono politiche e religiose e andrebbero censurate come avverrebbe in qualunque altro paese dove, per esempio, gli sarebbe stata tolta la cattedra di insegnamento.