martedì 19 giugno 2012

L'articolo sessista e, suo malgrado, omonegativo di Edoardo Sassi sul Corriere della sera a proposito dello spot per il Gay Village 2012 nel quale Dj Francesco bacia un uomo


Non si può negare che le buone intenzioni ci siano, ma si sa cosa dice il proverbio di queste intenzioni.

La notizia di Dj Francesco che si bacia con un altro uomo per lo spot del Gay village 2012 viene descritta dalla penna del giornalista del corsera Edoardo Sassi in maniera sessista e omonegativa a cominciare dal titolo:

Dj Francesco posa per un bacio gay
E' lo spot del village degli omossessuali
Il semplice bacio tra due uomini, diventa un bacio gay.
Cioè si omosessualizza il bacio, come se il bacio tra due uomini sia diverso, nella sua natura di bacio, da quello tra un uomo e una donna o da quello tra due donne.

Lo spot non è degli omosessuali ma è lo spot di una impresa commerciale chiamata Gay Village che si rivolge anche al pubblico omosessuale.

Per Sassi è invece un po' come il lavandino per i neri della legge segregazionista americana in vigore fino al 1964 che, pur mandando la stessa acqua, distingueva un lavandino ad uso e consumo delle persone di colore.
Un bacio omosex tra un idolo della tv, l’eterosessuale Federico Facchinetti, 
Rimane difficile fare capire che il bacio è lo stesso, anche quando cambia l'assortimento della coppia , se quel bacio lo si etichetta come omosex.

E' altresì curioso che si specifichi subito l'orientamento sessuale del testimonial come se l'orientamento sessuale del testimonial cambiasse qualcosa sul valore del sostegno di Dj Francesco alla campagna di sensibilizzazione contro l'omonegatività.

E' un po' come se si fosse specificato che Valerio Mastandrea è sieronegativo quando ha fatto l'ultimo spot di sensibilizzazione contro la campagna hiv.

Se si voleva specificare che Dj Francsco non è parte in causa in quanto etero si poteva spendere qualche parola in più per farlo capire perchè così si rischia di  svilire l'impegno delle persone omosessuali che lottano per una società con meno discriminazioni e quindi migliore per tutte e per tutti.

Sassi non si risparmia nemmeno il sessista la, l'articolo determinativo davanti il cognome di una donna, e così facendo conferma che il cognome per eccellenza, quello il cui sesso non va specificato, è sempre e ancora quello del maschio, pardon, dell'uomo.


DJ FRANCESCO E LA RUSIC
Così come il dettaglio fisico è sempre di pertinenza delle donne (la bionda produttrice). Vi immaginate le perplessità dei lettori e delle lettrici se Sassi avesse scritto il castano Dj Francesco?

Sul significato dello spot, sulle discriminazioni che le persone omosessuali subiscono nemmeno un accenno non ci si allontana dalla mera descrizione narrativa dello spot.

Il video con deejay Francesco, diretto da Gaia Gorrini e Rita Rusic (...) mostra Facchinetti nel ruolo di un «tato» gay che, insieme al suo giovane compagno, cerca di farsi assumere per fare da babysitter ai figli di una coppia etero. Il bacio tra i due suggella l’ottenimento del posto di lavoro.
Tutte distinzioni queste che fanno dell'orientamento sessuale una razza

Il "tato" è gay
bastava dire Facchinetti nel ruolo di un «tato» che, insieme al suo giovane compagno,

E' la coppia a essere omosessuale (cioè formata da due uomini) non ci importa l'orientamento sessuale dei due (potrebbero anche essere bisessuali...) quel che importa è che una coppia formata da due persone dello stesso sesso (omosessuale significa proprio questo "dello stesso sesso") sia percepita con la stessa legittimità e rispetto della coppia di persone di sesso diverso.

nel resto dell'articolo si parla di consumatori, di successo di una impresa commerciale, dei pettegolezzi sulle dichiarazioni di Cassano. Insomma di tutto quello che gira introno il vero scopo dello spot che è quello di ricordare all'Italia tutta che deve recuperare credito democratico e rispettare anche le persone omosessuali, in coppia o meno.

E le donne come Rusic che è la produttrice dello spot e non ci importa certo di che colore abbia i capelli.