lunedì 22 ottobre 2012

Non è la Chiesa a non accettare me, sono io a non volere la Chiesa.

Sarà che sono ateo.

Anzi no, nemmeno ateo.

L'ateo risponde no alla domanda dio esiste?

Invece per me la domanda non ha senso.
Per cui rimane senza risposta.

Dio è un prodotto dell'uomo e in quanto tale esiste.

Ma perchè lo abbiamo inventato noi. Non certo perchè lui ha creato noi...

Su questo ha già detto tutto Feuerbach, cui rimando.

Dicevo, sarà perché so che non c'è alcun dio ma non capisco proprio il fervore religioso cattolico di chi, pur rinnegat* nella sua essenza, sente ancora il desiderio di frequentare un consesso che, di per sé, storicamente e nel contemporaneo, è un covo di persone reazionarie, misoneiste, maschiliste, omofobe, fasciste, (filo) naziste, sadiche, paternaliste, autoritarie, criminali, sessuofobe e l'elenco potrebbe continuare a lungo...

Non mi capacito di come le persone possano far parte di una chiesa che considera il darwinismo una bestemmia e lo vorrebbe sostituire col creazionismo, che si lamenta che la donna è troppo autonoma e non ascolta più il maschio, che afferma che nemmeno in Africa i profilattici aiutano a difenderei dal contagio HIV, che cerca di impedire la moratoria contro la pena di morte per le persone omosessuali, che cerca di impedire alle donne di abortire tramite l'obiezione di coscienza, vera e propria abiezione, persone che si rallegrano se un pretino di una parrocchia, lui, accoglie i gay e dà loro l'eucaristia, che, tra l'altro, è un'affermazione sadica della propria volontà di vita eterna, visto che i le persone cattoliche mangiano il corpo e bevono il sangue del figlio del loro dio per guadagnarsi la resurrezione su questa Terra col proprio corpo.

Trovo naif tutte le persone omosessuali che si sentono felici di fare la comunione,confermando così la appartenenza a una chiesa che non solo non le vuole, ma le discrimina, le accusa di essere moralmente disordinate, incapaci di costruire legami sentimentali profondi.

Per cui gli articoli come quello di Repubblica - riportato dal sito giornalettismo - in cui una credente (di che?) dice
Dopo aver vissuto da piccola una fede convinta, dai 15 anni, quando mi sono dichiarata, ho sentito solo condanna (...) ora finalmente faccio di nuovo la comunione, con uno spirito diverso.  
mi fanno vomitare.

A questi e queste naïf ferventi ricordo alcuni passi di quel maschilista misogino e omofobo di San Paolo:

Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali,
10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. (1 Corinzi 6:9-10)
26 Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura, 27 e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. (Romani 1:26-27)

Essere felici di partecipare dell'eucarestia di una religione fra i cui testi sacri sono contenute queste parole di condanna è tipicamente italiano.

Si crede di poter far parte di una congrega anche se non se ne accettano tutte le regole, quelle che paiono scomode, o magari quelle che ci vietano di farne parte.

Magari perchè dio è amore, e intanto si entra nella casa che sparge odio e menzogna.

Ma non è la chiesa a non volare quelli come me sono io che non voglio la chiesa, nessuna chiesa, sono io che vorrei cancellare dalla faccia della terra tutti quei malati di mente che credono di avere più potere perchè hanno un cazzo e (almeno formalmente) non lo usano...

Già disprezzo la scarsa intelligenza della presunzione di chi crede di essere stat* creat* da un dio (maschio, si capisce) ma la vocazione al martirio di chi cerca disperatamente di far parte di una chiesa che le persone omosessuali continua a uccidere ancora oggi, mipare davvero idiota.

Sottrarsi alla richiesta di moratoria per la pena di morte delle persone  omosessuali significa aiutare il boia a stringere il cappio attorno al collo del sodomita,
affermare che l'omosessualità è un disordine morale contribuisce a legittimare la discriminazione e l'odio, ed è dunque un modo sottile e surrettizio di sostenere e perpetrare un crimine contro l'umanità tanto da farmi desiderare che la chiesa venga spazzata via dalla faccia della terra una volta per tutte e per sempre.

Che queste incaute persone desiderose del cattolicesimo nonostante tutto entrino in chiesa e non ne escano più.Un rischi concreto che corrono, molto più di quanto non credono...

A me ammorbano.

E a voi?