domenica 17 febbraio 2013

Il video della canzone di Renzo Rubino Il postino (Amami Uomo) è senza uomo!

Accolta da tutte le mie amiche froce, sprovvedute, naif e provinciali, come canzone stupenda, splendido esempio di cultura gay (cultura che?!?!) a me la canzone che Renzo Rubino ha portato Sanremo nella sezione giovani ha creato la prima sera che l'ho ascoltata un genuino imbarazzo  e poi al secondo ascolto una totale indifferenza.

Non voglio certo annoiarvi con i miei gusti musicali che valgono esattamente quanto i vostri, basisco però quando leggo commenti di perosne intelligenti e politicamente impegnate, non personali (mi piace, è bella, già la canto) ma politici o culturali.
Allora suo malgrado questa canzone diventa strumento per capire la nostra mentalità l'ideologia che si cela dietro il nostro operato. L'operato di tutti. Quello di Rubino che ha scritto (insieme a Rodini) e interpretato la canzone (con un contributo del tenore Falcier), quello di chi la incensa e naturlamente anche quello di chi la critica.

Canzone gay
Così è stata classificata la canzone, dove quest'aggettivo significa almeno due cose:
una canzone che parla di froci e,  anche, una canzone che è rivolta ai froci.

Una discriminazione intollerabile e irricevibile.

Il postino (amami uomo) è una canzone che parla di amore e basta.

Il fatto che un uomo dichiari il suo amore a un altro uomo non la rende gay la rende una canzone d'amore di un uomo per un uomo, esattamente come le canzoni di Mina non sono canzoni etero, ma canzoni.

Non è una questione di maggioranza e minoranza. Del fatto cioè che l'eterosessualità è la norma e l'omosessualità l'eccezione e dunque va specificata.

E' proprio una caratteristica, un difetto che le canzoni gay come questa hanno tutte: nelle canzoni in questione non si dice già Mario ti amo, amore mio mi manchi, la notte sogno i tuoi baci con la barba che mi pizzica.

In queste canzoni non ci si rivolge già direttamente alla persona amata ci si rivolge al suo genere (gender).

Amami uomo
con le mani da uomo
e tu
e toccami fiero fiero
con un soffio leggero


Amami uomo.
Dunque ti amo non perchè sei Mario, cioè questo uomo e non un altro, ma perchè sei uomo e basta. Questo o quello è indifferente.
Basta che sei uomo.
Che è quello che pensano molte persone di noi gay: promiscui e sempre  a pensare al cazzo. Il che magari per qualcuno è anche vero ma non mi sembra che non ci siano etero promiscui e con la fica sempre intesta quando non possono averla altrove.


Comunque cosa fa questo ragazzo che ama un uomo?

ora vado lì a cantare
che io me ne vo
un postino diventerò
e non c’è pericolo
ciao mammà,
ciao papà,
l’uomo senza curve
un altro uomo abbraccerà
sarà la sua felicità.

Ce la vedete Mina, Ornella, Loredana che cantano, ciao mamma me ne vado di casa così posso scopare con chi dico io?

Questo uomo senza curve dà per scontato che per potere amare un uomo se ne deve andare di casa perchè papà vuole che sposi un donnone.
Invece di dire mamma papà questo è l'uomo che amo, fatevene una ragione, dice ciao mamma e papà tolgo il disturbo e me ne vado a fare il frocio altrove.

Ecco perchè la canzone è andata a Sanremo.

Qualcuno mi spieghi cosa ci sia di sorprendente, di politicamente alto e di rappresentante la cultura gay qualunque cosa essa sia.

So invece che l'accenno al fatto che questo uomo senza curve NON sposerà un donnone (?!) piacerà molto a tutti quei froci (maledetti) che per poter affermare la propria frocitudine si sentono in diritto di proclamare il loro odio per la fica (la parte per il tutto) delle donne.

Sarà che  a me non piace il cazzo ma la persona che ci sta attaccata dietro e che trovo la fica altrettanto desiderabile solo che la mia affettività prima ancora che la mia sessualità è rivolta, generalmente, verso gli uomini.

Insomma questa canzone proprio mentre millanta una visibilità gay ne proclama la sua mancanza perchè se sei davvero visibile non dici ma vivi.

E prima di mettervi le mani nei capelli perchè ho osato criticare la canzone che vi ha fatto scendere la lacrimuccia e poi maledirmi perchè vi siete tutte quante distrutte la messinpiega amiche mie carissime froce e provinciali vi invito  vedere il video ufficiale della canzone.



L'UOMO AMATO NEL VIDEO NON C'E'!
Non c'è nemmeno Falcier del quale sentiamo la voce ma non vediamo di chi sia.
Ci sono due ragazze (chissà magari per fare un donnone ce ne vogliono due...) conciate con un volgare abbondante rossetto, c'è la versione macho di Rubino (unica trovata originale del video)  che ascolta la canzone seduto sul divano assieme a un'altra versione di se stesso compassata e frocesca (ma perchè i froci tengono tutti le ginocchia strette che a loro i coglioni non si schiacciano?) ma dell'uomo amato non c'è alcuna presenza, nemmeno come fantasia, sogno, augurio.
La canzone non invita dunque un uomo concreto ad amare chi la canta è solo un solitario proclama di omosessualità.
Mi piacciono gli uomini.
Dico pure amami e apparecchiami.
Però poi nel video resto casto come Maria Goretti.

Rimaniamo dunque dentro l'alveo del personaggi gay tollerati nei mass media.

Può dire di amare un uomo, basta che non agisca questo suo amore.

Questo frocione (per fare rima con donnone) amerà pure un uomo però è solo e senza famiglia.

Così il papa è contento,
le froce squittiscono perchè a Sanremo si è detto amami uomo   e intanto un altro ragazzo se ne va di casa e rimane da solo a dire amami uomo non già direttamente ad amarlo.

Contente voi...