sabato 29 giugno 2013

Contro il criminale e nazista concetto omofobico di Pinkwashing

Mi ricordo quando, decenni fa, al campeggio antinucleare di Montalto di Castro, io e la mia amica Sibilla, compagna naif, ignorante  e piena di slogan e frasi fatte, mi criticava il fatto che mi piacesse il Jazz.

- E' una musica borghese mi rimproverava.

- Beh - le risposi - Magari oggi sarà pure una musica un po' elitaria ma il Jazz nasce dalle canzoni dei neri e delle nere deportati negli Stati Uniti, quindi tanto borghese non mi pare.

- Sì - controbbattè - ma ti piacciono i Manhattan Transfer. Io un gruppo che si chiama Manhattan non potrei mai ascoltarlo

- vedì Sibilla - le feci notare - Veramente Manhattan Transfer è il titolo di un romanzo realista di Dos Passos degli anni venti che parla della vita dei proletari di New York...

Al che, per niente intimidita delle gaffe che stava facendo, Sibilla pensò di giocare la carta vincente: Si ma sono sempre gli Stati Uniti Io non potrei mai andarci. Meglio l'Urss  (all'epoca c'era ancora l'Urss)

Vedi Sibilla - le dissi addolorato - Io in Russia non ci posso andare perchè sono gay e lì mi arrestano. Negli Stati Uniti, tranne due tre stati dove l'omosessualità è reato, sono un cittadino libero... 

Oggi come allora odio visceralmente chi ragiona per slogan, per frasi fatte.

Odio chi, per difendere un partito preso, per stabilire una grossolana linea di confine tra chi è amico e chi è nemico, lo fa a spese della complessità del mondo, cancellando per esempio le origini di lotta di una musica considerata borghese o non prendendo in considerazione il fardello delle oppressioni altrui che non riguardano direttamente te.  

Così  i cari compagni e le care compagne sono disposti a sacrificare la libertà altrui, nella fattispecie quella delle persone omosessuali, pur di andare contro Israele, scrivendo affermazioni che sarebbero ridicole se non fossero criminali come queste, sempre di Enrica, l'autrice del post nazista sui froci marginali che tali deve restare e quini a voi il matrimonio proprio no!
Palestinesi e mondo arabo  (...) verranno fatti apparire come omofobi e incivili da un governo nazionalista che ha strumentalizzato le conquiste delle comunità gltbiq locali trasformandole in omonazionalismo razzista. (Erica su Un altro genere di comunicazione)

Enrica pur di criticare, giustamente, la posizione insostenibile di Israele nei confronti della Palestina è disposta a sacrificare la salvaguardia delle persone omosessuali con una semplificazione criminale e nazista, negando la realtà.

Perchè non è il governo nazionalista di Israele a fare apparire come omofobi e incivili gli Arabi e la Palestina.

Sono gli Arabi e la Palestina a uccidere e incarcerare gay e lesbiche, che infatti appena possono, appena riescono, fuggono dalla Palestina (e non solo) e cercano rifugio in Israele.

E in Israele il governo rifiuta loro asilo politico che garantisce ai rifugiati di altra nazionalità per la loro nazionalità palestinese.


Che a differenza del resto dei paesi del medio oriente Israele non discrimina gli e le omosessuali è un dato di fatto.

Che Israele discrimina i e le palestinesi anche omosessuali è un altro dato di fatto.

C'è un documentario che racconta di come molti Israeliani e Israeliane si prodigano per aiutare questi rifugiati (spesso solo uomini) affinché uno stato terzo dia loro asilo politico: Gvarim Bilti Nir'im presentato l'anno scorso al Gender docu film fest di Roma.

Enrica avrebbe potuto dunque denunciare  la violazione dei diritti umani del governo israeliano nei confronti dei gay che fuggono dal loro paese perchè gay cui nega il diritto di asilo perchè palestinesi, ma preferisce scrivere che la comunità lgbt è strumentalizzata da Israele (e non solo) quando i primi a strumentalizzare è proprio Enrica che da vera nazista omofoba scrive: 

Il termine pinkwashing si è poi allargato a comprendere tutte quelle operazioni che con una “spruzzata di rosa” intendono lavare via i propri “crimini” usando in maniera strumentale le rivendicazioni e le richieste dei soggetti gltbiq. (Erica su Un altro genere di comunicazione i neretti sono nel testo).
Se salvare da sicura morte, incarcerazione, sevizie, tortura, le persone omosessuali vessate dall'Islam è una spruzzata di rosa io vorrei spruzzare di merda Enrica, sì proprio lei, e tutti quelle e quelli che come lei strumentalizzano con fare sadico paternalistico le persone omosessuali usate per dare lustro a paesi democratici giustificandone le politiche estere.
Pur riconoscendo l’importanza e la necessità di manifestazioni come i gaypride è necessario far emergere e far conoscere tutte le contraddizioni.
Chi se ne frega sei gli Stati Uniti salvano i froci da morte sicura. I froci non dovrebbero farsi salvare altrimenti un frocio salvato giustifica la politica estera degli Stati Uniti.

Ma un psichiatra bravo no?

Ci sarebbe da ridere di questo deliri pseudo politici se non si stesse parlando della vita e del benessere delle persone omosessuali.


Mi chiedo perché Enrica non dice lo stesso nei confronti dell'aborto, della difesa delle donne, e di tutti quei diritti che negli Stati Uniti sono riconosciuti a differenza che in Palestina e nei paesi non democratici.

Donne non abortite altrimenti giustificate la politica estera degli Stati uniti!!!

Perchè Enrica è così profondamente omofoba da notare solo i froci come possibile mezzo di strumentalizzazione, froci tutti lustrini e paillettes,  che si accontentano di qualche finanziamento a qualche festival... mica di avere salva la vita...
Per Enrica vedere solo la difesa delle persone omosessuali, che, ricordate? ha già detto che sono marginali, può essere strumentalizzata. La salvaguardia della vita e dl benessere esistenziale  sono ridotti a immagine gay-freindly per distrarre dalle violazioni, violenze e i crimini che compiono.

Queste considerazioni fatte a spese della pelle altrui, perchè a Enrica non capiterà mai di subire quello che subiscono le persone omosessuali in Palestina e nei paesi non democratici (ma chissà, non mettiamo limiti alla divina provvidenza)  io vomito in faccia tutto il mio dissenso politico.

Enrica, che è un dinosauro del comunismo astorico che fa letture politiche con il tatto degli elefanti in un negozio di cristalleria, dovrà rispondere alla comunità democratica internazionale delle sue semplificazioni discriminanti, criminali e deliranti.


Di questo nazismo di sinistra ho più paura di quello di destra. Perchè l'omofobia di destra è apertamente contro le persone omosessuali.

Enrica ha invece la pretesa di voler lottare per la nostra causa.

A Enrica e alla cricca che (s)ragiona come lei dico NO GRAZIE!
TACI E, possibilmente, CREPA.