sabato 28 settembre 2013

A proposito dei due (so far) furbetti fascisti che scrivono sul Fatto Quotidiano.

Non hanno perso tempo i maschi maschilisti e fascisti (patriarcali, misogini e omofobici) italioti a criticare le reazioni di protesta e il boicottaggio alla pasta Barilla che si sta spargendo in tutto il mondo e non solo in Italia adducendo le spiegazioni più svariate e partendo sempre da semplificazioni di quanto accaduto che dimostrano quanto dell'argomento non solo non freghi loro nulla ma anche che sostanzialmente non ne capiscono nulla.

Mi è capitato di leggere due di questi articoli  su Il fatto quotidiano un giornale che non mi è mai piaciuto proprio perchè ci si trovano articoli come questi e che per questo non compro mai, nei quali due cittadini comuni che non si capisce come mai scrivano su un quotidiano cercano paternalisticamente di spiegare alla massa di persone indignate (che per loro è fatta solo di gay, niente lesbiche, niente persone etero o bisex ugualmente indignate, e, soprattutto, niente donne) dove hanno sbagliato e perchè.

Sono puri esercizi di retorica da regime  scritti con un linguaggio aggressivo e giudicante, discriminatorio e offensivo, che dimostrano davvero quanto l'ignoranza e la mancanza di consapevolezza in questo paese di merda e di merde siano diffusi irrimediabilmente.

I due articoli sono Caso Barilla: cari gay, è il momento di crescere 
di Domenico Naso e Mi dia mezzo chilo di Barilla e il solito anestetico, grazie
di Bruno Ballardini.

E' curioso come in entrambi i casi si additi come errore la scelta di boicottare Barilla o perchè scelta inefficace (Ballardini) o perchè scelta isterica (Naso).

E' strano come nel capitalismo avanzato le cui strategie di marketing nessuno mette più in discussione cercando anzi di ammannire l'omofobia di Barilla spiegandocene la natura inevitabile (Ballardini) a questi due simpatici omofobi sfugga l'idea che l'unico strumento concreto che una consumatrice (non una cittadina, non una persona) ha è quella di non dare i propri soldi.

Prima di qualunque efficacia il boicottaggio è un suo diritto e una sua rivendicazione, etica prima ancora che politica.

Io i soldi a qualcuno che dice o fa cose che non mi piacciono ho tutto il diritto di non darli. E se voglio esorto le altre a fare lo stesso.
Ma, si sa, quando i fascisti non possono menarti o ucciderti, ti fanno la paternale, ironica, sottile e intanto ti offendono e continuano a discriminarti.

Intanto in entrambi gli articoli tutte le affermazioni misogine maschiliste e omofobiche di Barilla vengono proditoriamente riassunte nella decisione di Barilla di non mettere gay nei suoi spot.

Come se alle persone indignate dalle affermazioni di Barilla (che non sono solamente gay come pretendono Naso e Ballardini) importasse qualcosa che non ci sono gay negli spot di Barilla.

Allora dovremmo comperare solamente Ikea e sughi ponti Althea !

Sembra essere tornati ai tempi di Angeli negri di Fausto Leali!

Ricordate la bellissima lettura che ne diede giusto 20 anni fa Pappi Coricato in Libera

E no cari Naso e Ballardini! Tutte le persone che protestano contro Barilla, uomini e donne, etero omo e bisex, per tacere delle persone trans e intersex, non protestano perchè vogliono un angelo gay protestano per le dichiarazioni di Barilla contro le donne  in generale e contro le persone omosessuali (e dunque di nuovo contro le donne visto che esistono pure le lesbiche, sapete?).

Si boicotta Barilla perchè dà della donna una immagine fascista di angelo del focolare, chiusa in cucina a badare ai lavori donneschi, prima, per poi magari andare anche a lavorare fuori casa (come ha ricordato Cruciani dalla sua trasmissione schifosamente discriminatoria di tutte).

Si boicotta Barilla  perchè afferma che lui non è d'accordo con i gay non su un argomento preciso ma in generale. Che vuol dire non essere d'accordo con qualcuno che non dice niente se non io esisto? Io sono. Ci sono anche io. che non è d'accordo con la loro visibilità. Infatti per Barilla i gay non devono disturbare gli altri e sono liberi di fare quello che vogliono, solamente a casa propria perchè fuori possono disturbare qualcuno con le loro rivendicazioni più o meno legittime.

Dov'è la strategia di marketing caro Ballardini?
Fosse strategia di marketing Barilla avrebbe detto non metto i gay nei mie spot perchè temo sarebbe una pubblicità controproducente.
Invece lui ne fa una questione personale.
Lui non è d'accordo con i gay (cioè non li vuole edere fuori casa loro) al punto tale che se ai gay questo non sta bene che comprino pure un'altra pasta.

Pero Ballardini ci vuole davvero fegato nel giustificare l'uso umiliante e maschilista del corpo femminile negli spot di chicchessia dicendo che ci sono delle regole di mercato che i gay non capiscono.

Ballardini ma per chi ci ha preso? Lei sa benissimo che se si parla oggi di omosessualità è perchè i gay sono una nicchia di mercato, perchè i gay comprano, perchè i gay vivendo senza figli (dicono gli esperti di marketing) hanno più soldi da spendere.
E quindi quanto serve anche solo simbolicamente il boicottaggio dei gay? TANTO.

D'altronde basta vedere come Barilla sia subito corso ai ripari per tamponare le dichiarazioni omofobo prima con un comunicato (nel quale ribadisce l'idea di donna del focolare...) e poi con questo video.


Chi difende Barilla o ha comunque da ridire sulla campagna di boicottaggio lo fa perchè la pensa esattamente come lui.
Infatti lei Ballardini che è omofobo quanto Barilla scrive:

[Barilla] Ha riaffermato cioè, in modo sia pure sgradevole, l’immagine di Marca. Ricordate lo slogan “Dove c’è Barilla c’è casa”? Ebbene, Barilla si riferisce da sempre alla “casa degli italiani” e alla “famiglia italiana”.
Il guaio, Ballardini per lei che è un omofobo dei peggiori, perchè lo è senza nemmeno rendersene conto,  è che nella casa degli italiani ci sono anche gay lesbiche e bisex (per tacere delle persone trans) che da quando non sono più al confino vivono nelle case come tutti gli altri italiani.

E che anche quelle gay sono famiglie perdio!

Che lei sia un deficiente (nel senso letterale del termine) lo si capisce quando scrive una corbelleria come la seguente:
Il problema è l’idea sbagliata che la sinistra ancora oggi ha delle funzioni della comunicazione strategica: perché pubblicità e marketing non hanno proprio nessuna capacità di “educare” le masse modificando i loro atteggiamenti.
E da questa sua affermazione si vede che lei e non Boldrini (senza quel maledetto la sessista, altro campo in cui lei è deficiente) non capisce niente di mass media.
Perchè se è vero che gli spot, come il resto dei mass media, non creano immaginario collettivo, però rimaneggiano quello esistente e possono rimaneggiarlo in senso progressista o in senso reazionario.In ogni caso che una strategia di marketing sia neutrale e non implichi anche una scelta politica lo pensano solo le persone naif come lei...

Una pubblicità che conferma lo stereotipo della donna fascista casalinga asservita e serva del maschio non si limita a registrare una ideologia che già c'è ma la sostiene, la diffonde, la alimenta, la legittima.

Se davvero crede quello che ha scritto cambi mestiere o almeno legga un testo di analisi dei mass media di una qualunque delle nostre università.
Anche quelle cattoliche che magari criticano la presenza di perosne gay negli spot proprio perchè la loro presenza ne legittima l'esistenza, la visibilità contribuisce a familiarizzare e a scalfire lo stigma contro l'omosessualità quello che lei non crede gli spot o i mass media in generale possano sostenere ma si limitino a registrare.

Se lei giustifica lo status quo adducendo che l'omofobia è diffusa è perchè in realtà a lei questa situazione sta bene se no protesterebbe con chi boicotta Barilla e non lo giustificherebbe dicendo che lui segue londa.

Eh no Ballardini!

Barilla l'onda la cavalca e ha scelto di cavalcare questa invece di un'altra cosa che si può fare e che per esempio Ikea ha fatto anche se dopo Giovanardi accusò quello spot di essere addirittura anticostituzionale.

Alla faccia dello spot che non cambia una mentalità!

Naso invece lei è ancora più disgustosamente omofobico visto che ci dà delle isteriche che sono impegnate tutto il tempo a sentire Madonna.

Detto ciò, la reazione isterica e incontrollata della comunità gay, o almeno delle sue propaggini sul web, è persino più fastidiosa. È partito il boicottaggio alla pasta più famosa del mondo, con i leader tradizionali del movimento LGBT pronti a mettersi in prima fila (causa ricerca di visibilità narcisistica e tradizionalmente rainbow) e a fomentare gli istinti più bassi di gente che per 364 giorni l’anno se ne infischia della “causa” e dei diritti civili (come biasimarli? Miley Cyrus e Madonna rubano molto tempo) e poi si lanciano in strampalate crociate politically correct per censurare un’opinione, per quanto stupida e insopportabile.
Segno evidente che questo paese è ancora profondamente patriarcale e fascista

Fa tropo comodo rifarsi alla libertà di pensiero per difendere chi dice cose che discriminano certe categorie di persone solo perchè la si pensa nello stesso modo come lei dimostra in questo suo articolo grondante di pregiudizio  e odio omofobico.
E le donne caro Naso?
Le affermazioni maschiliste per le quali anche si è deciso di fare boicottaggio perchè non le prende in considerazione?

Perchè nemmeno le nomina, le cita, ne fa un larvale riferimento?

Perchè lei evidentemente è un uomo maschilista propri come lo è Barilla e nemmeno si accorge di esserlo.

E pensare che c'è chi compra Il fatto diretto dal pupillo di un grande fascistone come Montanelli dopo la sua morte sdoganato anche a sinistra...



Siamo un paese di persone morte. Su alcune dichiarazioni di solidarietà a Guido Barilla

E' tardi, sono stanco e avvilito, eppure ho verificato la fonte. D'altronde le loro affermazioni sono troppo terribili per essere false.

Parlo delle dichiarazioni di solidarietà a Barilla riportate da  Giornalettismo .

Al di là della solidarietà le considerazioni che in questi attestati si fanno mostrano la feccia, il marcio, il medievalismo di un paese che è culturalmente morto, politicamente inesistente, culturalmente azzerato. Un paese che può solo togliersi di mezzo.

Intanto i nomi: CasaPound, Moige, Azone Studentesca, Forza Nuova la feccia della feccia italiana non così minoritaria come la si pretende.

Il politicamente corretto

Intanto tutte compiono un falso ideologico cercando di fare delle dichiarazioni maschiliste e omofobe di Barilla una questione di politicamente corretto.

Il politicamente corretto però riguarda la forma e non il contenuto. Se cioè è meglio dire non deambulante o paralitico. Non riguarda invece se è lecito o meno dire che i paralitici andrebbero uccisi perchè sono un peso per la società.

La pretesa di restare apolitici.

La politica non dovrebbe entrare nella pubblicità o nei beni alimentari si dice.
Naturalmente ogni nostra scelta è politica visto che politica non significa la tifoseria del partito con cui ci si schiera ma le scelte con le quali conduciamo le nostre azioni nella vita della città. Per cui anche dire che la politica dovrebbe rimanere fuori dalla pubblicità è una posizione politica precisa e chiara.


L'odio per le donne oltre che per le persone omosessuali

Le critiche di Boldrini non vengono prese in considerazione da Casapound che liquida tutta la faccenda come
“l’ennesimo specchietto per le allodole, volto a creare vuoto chiacchiericcio mentre l’asse produttivo dell’Italia viene spolpato. Sono armi di distrazione di massa, buone solo a spostare il dibattito politico verso tematiche inconsistenti, banali e conformiste”.
Eugenia Roccella (PDL) gioca sporco e afferma che
“Guido Barilla è un uomo coraggioso, perché ormai ci vuole coraggio a difendere la famiglia formata da un uomo e una donna e magari persino ‘fondata sul matrimonio’, come dice la nostra Costituzione.
E infatti la costituzione dice che il matrimonio è per tutte non solo per le persone di sesso diverso...

Particolarmente disgustosi sono gli attacchi fatti alla Presidente della Camera:
Se poi la presidente Boldrini non apprezza il lavoro di cura e non si e’ mai alzata da tavola, come gesto d’amore nei confronti dei familiari, e’ una sua scelta, che non puo’ pretendere di imporre a tutte le italiane. Le pari opportunita’ non significano rinunciare alla cura materna e al piacere di non calcolare i gesti di affetto”.
Sindrome di Stoccolma? Maschilismo interiorizzato?

Per la foto di Davide Pirillo , segretario regionale della Calabria di Forza Nuova su facebookho solo una parola: LOMBROSO.

Il Moige si accanisce con ferocia contro la donna liberata ed emancipata:

Apprezziamo la scelta di comunicare il prodotto con la famiglia naturale e, come costituzione indica, valorizzando il ruolo della donna-madre in casa.  “Crediamo che la libertà – continua la nota- sia un principio indiscutibile e centrale in ogni comunicazione, e fa piacere che una grande realtà come Barilla, confermi la scelta comunicativa di parlare alla famiglia naturale composta da mamma, papà e bambini".
Quindi per il  Moige nemmeno le famiglie monoparentali sono naturali... 

Azione Universitaria dimostra di non capire niente perchè fa passare il boicottaggio a Barilla come un continuo attacco contro chi si dichiara contrario ai matrimoni omosessuali e questo è inaccettabile in un Paese civile.

Peccato che Barilla si sia dichiarato favorevole...

Anche Andrea Volpi, presidente di Azione universitaria si distingue per la sua ferocia maschilista:
“Ha ragione il dottor Barilla – continua la nota – quando dichiara che la pubblicità è una cosa seria e che la Boldrini dovrebbe astenersi da certe dichiarazioni anche perchè dimostra ogni giorno di essere inadatta al ruolo che gli è stato affidato. Barilla ha detto ciò che pensano la maggioranza degli italiani e noi non possiamo accettare che lo spauracchio dell’omofobia o del razzismo limiti la libertà di pensiero e di espressione, riducendo tra l’altro un dibattito etico serio a una farsa grottesca”.
Lo spauracchio del Razzismo o dell'omofobia...

Barilla è dottore e a Presidente della Camera (quarta carica dello Stato) la Boldrini...

Su una cosa Andrea Volpi ha ragione il fato che le idee di Barilla siano quelle di molte italiane...