venerdì 27 dicembre 2013

Oggi il funerale (cattolico) di Andrea la ragazza trans senza fissa dimora uccisa nei pressi della Stazione Termini la scorsa estate. La buona notizia non c'è invece tutte si lasciano smuovere dalla gioia.

Di Andrea avevo già avuto modo di parlare, purtroppo in occasione del suo omicidio, avvenuto tra il 28 e il 29 luglio 2013, quando il suo cadavere è stato trovato alla Stazione Termini di Roma.

Ne avevo parlato su Pasaniniland e anche qui in due distinte occasioni.

Di Andrea poi si è parlato molto poco.
Le indagini sono a un punto fermo, e la bara col suo corpo rimane al Verano per tutti questi mesi mentre dall'Italia si cercando i suoi parenti in Colombia.

Più che lamentarsi dell'ennesima trans uccisa, ci si lamenta (anche sui social network, anche nelle pagine della militanza di sinistra) del fatto che al corpo di Andrea (cioè al cadavere) non sia ancora stato fatto il rito funebre senza distinguere tra rito civile e rito religioso.

Per tutte, anche per certe compagne mangiapreti, quelle che per criticare la Chiesa ricordano la pedofilia nella curia, poco importa se a officiare il rito funebre ci sia un prete o una persona laica, come prevede il rito laico.
Insomma siamo tutte così cattoliche che anche le comuniste più anticlericali sul funerale cadono con entrambe le scarpe (di Prada).

Il funerale non è stato ancora fatto perchè prima di tumulare la bara si cercava di rintracciare qualche familiare della morta. Molte persone e militanti, non pensando a questo dettaglio, leggevano il ritardo del rito funebre come un indice di mancato rispetto e disinteresse.

Insomma il detto prima di aprire la bocca controllare che il cervello sia collegato è sempre attuale e su facebook diventa un imperativo categorico.

Dopo mesi di attesa leggo oggi sui giornali (ma la notizia è di ieri) che oggi, alle 15 si celebrerà un funerale religioso per Andrea.

Negli articolo, tutti con un linguaggio discriminatorio, alcuni più di altri, si ricorda la morte violenta di Andrea ma non si spiega con sufficienza il perchè dell'attesa e, soprattutto della sua fine, per i funerali.

Maria Gabriella Lanza che fu la prima a dare notizia della sua morte, avendola intervistata solo pochi giorni prima dell'omicidio per il redattore sociale, sullo stesso sito online spiega l'attesa e la sua conclusione così:
Per cinque mesi il suo corpo è rimasto nella camera mortuaria dell’obitorio del Verano: l’ambasciata colombiana stava cercando di rintracciare i familiari, gli amici, qualcuno che la conosceva, ma Andrea era sola al mondo.
Strano, perchè l'articolo scritto da Lanza in occasione dell'omicidio di Andrea  si apre così:
Chissà a cosa pensava Andrea ogni notte prima di addormentarsi sopra il suo cartone davanti alla stazione Termini di Roma. Forse pensava alla famiglia in Colombia, a sua madre e a suo padre lasciati quattro anni fa per trovare fortuna in Italia.
Insomma ci sono un padre e una madre lasciati quattro anni fa per trovare fortuna in Italia (Lanza versione 31 luglio 2013) o Andrea era sola al mondo (Lanza versione 16 dicembre 2013)?

Magari i genitori c'erano quattro anni fa e oggi l'ambasciata colombiana ha scoperto che sono morti, ma se è andata così perchè non dirlo?

Perchè questo vorrebbe dire fare informazione mentre in Italia si deve solo continuare ad alimentare il pregiudizio e il luogo comune.

Così una notizia triste: interrotte le ricerche dei parenti di Andrea che non hanno dato risultato alcuno il cadavere può essere finalmente tumulato si parla di bella notizia:


Dopo 5 mesi funerali per Andrea, la transessuale uccisa a Termini
Era stata ammazzata a bastonate lo scorso 29 luglio, ed era sola al mondo. Esequie celebrate venerdì 27 alle 15 alla chiesa del Gesù da padre Giovanni La Manna del Centro Astalli. Cerimonia offerta dal Cesv e dalla Caritas di Roma
Questo il titolo e il sommario dell'articolo di Lanza.


La cerimonia offerta dal Cesv e dall Caritas naturalmente è una cerimonia religiosa.
A celebrare la cerimonia sarà padre Giovanni La Manna, presidente del centro Astalli
A caval donato non si guarda in bocca...

Mi chiedo però se i soldi offerti da Cesv e Caritas coprano le spese della cerimonia funebre o anche la tumulazione o se quella rimane a carico del Comune di Roma come prevede la legge in caso di povertà del cadavere e di mancanza di parenti, o amiche pronte a pagare...

Insomma altro che informazione... Di cose da dire ce ne sarebbero se solo chi scrive questi articoli facesse davvero dell'informazione. Basterebbe chiamare il Cesv (che però è chiuso fino al 31...) o contattare la Caritas o l'ufficio stampa del Comune.

Potrei farlo io ma io sono un blogger e non un giornalista a me non è detto che rispondano...

Comunque sia, soldi a parte e cerimonia religiosa offerta a nessuna è venuto in mente di cheidersi quale cerimonia funebre avrebbe voluto Andrea, se una religiosa (il che non vuol dire necessariamente cattolica) o laica.
E se è il Comune  a pagare non si capisce perchè la cerimonia deve essere religiosa e non laica.
Soprattutto se non si conosce il desiderio della morta. Altra informazione che non viene data...

Purtroppo c'è ancora altro da dire.

Anche altri siti e i quotidiani hanno riportato la notizia e c'è un giornalista transfobico Rinaldo Frignani che sul Corriere scrive un articolo il cui titolo recita:
Trans ucciso alla stazione I funerali dopo cinque mesi
Ucciso al maschile.

Va beh, direte, i titoli non li fanno i giornalisti. Vero. Ma nell'articolo si legge:

L’avevano trovato morto, ucciso a bastonate, dietro i pannelli di un cantiere sul marciapiede del binario 10 della stazione Termini. Era l’alba del 29 luglio scorso e da allora degli assassini di Andrea Quintero, transessuale colombiano di 30 anni, non è stata trovata traccia. (i corsivi sono miei).

Questo giornalista transfobico oggi non ha più giustificazione alcuna perchè L'Unar (organo governativo) ha pubblicato delle splendide Linee guida  per una informazione rispettosa delle persone lgbt nelle quali si legge che

Per la transessualità vale il principio dell’identità.
Se la persona di cui si parla transita dal maschile al femminile, non importa in che fase della transizione si trovi, né se si sta sottoponendo all’iter della  riassegnazione  chirurgica  del  sesso,  se  lei sente  di  essere  una  donna  va  trattata  come  tale.
Lo stesso vale per la transizione female to male [precedentemente definita].
Come principio, quindi, è corretto utilizzare pronomi, articoli, aggettivi coerenti con l’apparenza della persona e con la sua espressione di genere.
Quando questo risulta difficile al/alla giornalista, la soluzione è denominare la persona nel modo in cui preferisce essere appellata.
E infine, sarebbe bene ricordare sempre che appunto di persone  stiamo  parlando:  piuttosto  che  il/la  trans  o  il/la transessuale, parliamo di PERSONA TRANSESSUALE.
Da ora in poi una giornalista  che non segua queste regole lo fa PER SCELTA e non per ignoranza e dunque non ha più giustificazione alcuna.

Fa discriminazione e va censurata.


Purtroppo, o per fortuna, il male non sta mai solo da una parte, e nonostante gli accordi grammaticali transfobici, Frignan dà nel suo articolo alcune informazioni che Lanza nel suo si guarda bene dal dare.

Intanto ricorda che 
Oltre alle esigenze investigative, a non consentire i funerali in un tempo più breve è stato anche il fatto che i familiari di Andrea non hanno ma chiesto la restituzione della salma alle autorità italiane.
Quindi mia cara Lanza i genitori ci sono eccome!

Il fatto che non abbiano richiesto la salma alle autorità italiane non è detto significhi necessariamente un disinteresse può trattarsi anche di una impossibilità economica visto che il volto speciale transcontinentale di una salma  non deve costare proprio due euro...

Allora, mi chiedo, invece di pagare i preti per fare un funerale religioso qui perchè non si è pagato il volo per far rientrare la salma al suo paese di origine?

Ecco altri dati che non sono stati forniti...

Nell'articolo leggiamo però anche altro:
Per venerdì pomeriggio, dopo cinque mesi, la Caritas diocesana di Roma ha organizzato le esequie di Andrea nella chiesa del Gesù in piazza del Gesù. L’appuntamento è per le 15 ed è prevista la partecipazione del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, del sindaco Ignazio Marino e del presidente della Caritas romana monsignor Enrico Feroci.

Non il funerale tra persone semplici come dice Lanza nel suo di articolo
A darle un ultimo saluto venerdì 27 dicembre ci saranno i suoi compagni di viaggio, senzatetto che dormono alla stazione Termini e che con lei hanno condiviso parte della loro vita, e tutte le persone che vorranno stringersi ad Andrea almeno ora.
Ci saranno anche il sindaco di Roma una Ministra del Governo italiano per tacere di un'altra sottana cattolica.

Insomma nelle poche informazioni date si capisce che

1) dopo 5 mesi di inutile attesa il cadavere di Andrea può finalmente essere seppellito senza che nessno dalla Colombia ne abbia reclamato il corpo.

2) La cerimonia funebre sarà religiosa e non laica.

3) Le autorità che finora si sono disinteressate ad Andrea adesso presenziano al suo funerale, cattolico.



In merito alla mia contrarietà al rito cattolico e non laico non c'è solo il mio anticlericalismo ma il rispetto per Andrea che in quanto trans era discriminata dalla chiesa cattolica che sulle persone trans ha detto nelle parole di Ratzinger che è solo Dio che decide chi è uomo e chi donna.


Alla faccia della buona notizia!