sabato 13 giugno 2015

C'è omofobia e omofobia. Le risposte di Massimiliano Fedriga, Lega Nord omofobo medio

Il celeste scolaroLa vicenda ha un'origine editoriale, la pubblicazione del libro Il celeste scolaro di Jona Emilio, cugino di Federico Almansi, lo studente tredicenne del quale Umberto Saba si innamorò facendone la musa della sua ultima produzione poetica.


L'innamoramento di Saba è cosa nota, ma è rimasta tra quelle pagine non dette della storia della nostra letteratura.

L'uscita del romanzo, del quale non so nulla e sul quale dunque non mi esprimo, ha scatenato le ire delle italiani genti che, stimolate dalla parola scolaro hanno bollato Saba di pedofilia.

Pedofilia è l'attrazione sessuale verso bambini e bambine, impuberi o prepuberi, cioè prima (impuberi) o subito prima (prepuberi) dello sviluppo sessuale(1).

Cioè con bambini e bambine fino intorno a circa 10 anni di età.

La parola pedofilia oggi  è attestata con una definzione calzante col reale comportamento delle persone pedofile come deviazione sessuale caratterizzata da attrazione erotica verso i bambini, talora accompagnata da forme di sadismo | (est.) attrazione erotica verso persone giovanissime come la definisce lo Zingarelli online (versione in abbonamento non verificabile da link, ergo dovete fidarmi della mia parola) che usa il maschile plurale come neutro sottintendendo anche bambine che poi, secondo i dati del telefono azzurro, sono le prime vittime ad essere colpite da abuso sessuale.

Lo Zingarelli del 1993 dà della parola pedofilia una definzione completamente diversa, imptando un collegamento con il desiderio omosessuale dei maschi verso bambini e giovani:
 attrazione erotica, spec. omosessuale, verso bambini e giovinetti

Una definizione simile la si trova ancora oggi sul dizionario online di Repubblica 
Attrazione erotica verso bambini e fanciulli, spec. del proprio sesso.

La legge italiana è precisa sulla liceità o meno del sesso con minori ed è legata all'età del consenso
fissata a 14 anni. Per un o una minore di 13 anni
il consenso non viene considerato valido, indipendentemente dalla controparte nel rapporto sessuale. Se il minore ha meno di 10 anni, si applica la circostanza aggravante di cui all'articolo 609-ter, secondo comma del codice penale italiano;

  • tra i 13 e i 14 anni: il consenso non è ancora considerato pienamente valido, ma esiste una causa di non punibilità nel caso in cui gli atti sessuali vengano compiuti consenzientemente con un minore di 18 anni, purché la differenza di età tra i due soggetti non sia superiore a tre anni;
  • tra i 14 e i 16 anni: viene considerato validamente espresso il consenso, salvo che l'autore dei fatti sia l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero conviva con il minore, o che il minore gli sia stato affidato per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza o custodia;
  • tra i 16 e i 18 anni: viene considerato validamente espresso il consenso, salvo che il fatto venga compiuto con abuso di potere relativo alla propria posizione da una delle figure citate nel punto precedente.
Ben diversamente da quanto ritiene il comune sentire che non fa differenza tra una persona di 17 anni e una di 13 usando indifferentemente la paorla minore.

Non  dimentichiamoci tra l'altro di come la sensibilità sociale alla minore età e al sesso sia cambiata negli ultimi 100 anni.

Mia nonna, per esempio si sposò a 15 anni e a 16 fece già il primo figlio...

Insomma se saba si è innamorato di un ragazzino di 13 anni basta per farne un pedofilo?

Secondo lo Zingarelli del 93 (e Repubblica di oggi) sì.

Secondo la legge italiana e lo Zingarelli di oggi un po' meno.

Questo non è bastato per i sessuofobi moralisti di ogni orientamento politico che hanno accusato Saba, che non si può difendere, di pedofilia e. come nostro solito comune, ha fatto fare dichiarazioni inopinate e non sempre qualificate perchè incompetenti e non informate.

Così Klaus Davi nel suo KlausCondicio ha intervistato diversi uomini politici (donne no) sulla questione.


Il viceministro Gabriele Toccafondi, AP, ha dichiarato, sbagliando, che:

"La legge parla chiaro: la relazione con un minorenne è un preciso reato e come tale è condannabile e si chiama pedofilia"


Falso.

La legge italiana parla di Atti sessuali con minorenne e distingue i casi in cui il o la minore abbia prestato il suo consenso da quelli in cui vi è stata vera e propria costrizione.


Il reato di pedofilia (che è un termine improprio) riguarda invece la legge 269/1998 Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù, chiamata informalmente, e con terminologia inesatta, "legge anti-pedofilia" e una ulteriore modifica con inasprimento delle pene e ampliament delle tipologie di reati con a legge n. 38 del 2 marzo 2006 (38/2006), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2006, recante titolo: Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet (legge che modifica la precedente normativa in particolare adeguandola ai recenti accordi internazionali e alla decisione quadro europea).

Questa zona d'ombra che mette sullo stesso piano il sesso fatto con minori prima o dopo dell'età del conenss l dice lunga sull sessuofobia e sulla disinformazione dei nostri (e dele nostre beninteso) governanti.

Solo per questo Toccafondi da viceministro si dovrebbe dimettere per la sua ignoranza (o artata disinformazione che è ancora peggio...) in materia giuridica.


Sullo stesso piano le affermazioni di Massimiliano fedigra (Lega Nord) che considerano a differenza della legge italiana gli atti sessuali coi minori di 18 anni illegali.

E' interessante però la risposta che Fedigra dà ad alcune domande insinuanti di Davi.

1) Davi chiede: due genitori omosessuali posono crescere dei figli gay?

e Fedigra risponde che la considerazione è senza senso altrimenti dai genitori etero dovrebbero uscire solo figli e figlie etero

2) Davi chiede se lo scambio d'affetto tra due persone dello stesso sesso  potrebbero scioccare i bambini e fedigra risponde che non c'è differenza con lo scambio d'affetto tra un uomo e una donna.

Quel che crede Fedigra è che la prole abbia bisogno di una mamma e di un papà e che due uomini o due donne non possano garantire loro questo diritto per default.

Un passo avanati è stato fatto rispetto alle tante persone, anche omosessuali, che pensano che l'omosessualità sia di per sé uno choc per l'infanzia.

Non tutti gli omofobi sono uguali.






1) In psichiatria si definisce “pedofilo” un soggetto che abbia una età minima di 16 anni e che sia di almeno 5 anni maggiore del bambino oggetto di fantasie, impulsi, atti sessuali. Non si può invece parlare di pedofilia se il soggetto è un tardo-adolescente che intrattiene una relazione sessuale perdurante con un bambino di 12-13 anni (American Psychiatric Association (2007). DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali - Text Revision. IV Edizione Edizione italiana a cura di V. Andreoli, G. B. Cassano e R. Rossi.)

Fonte Telefono azzurro



1 commento:

Anonimo ha detto...

Con ogni probabilità, a mio avviso, Fedriga è gay o, al più, bisessuale, ma non lo ha ancora accettato.